“Un minore su sette in Europa con disturbi mentali”. In 15 anni casi aumentati del 30%

“Un minore su sette in Europa con disturbi mentali”. In 15 anni casi aumentati del 30%

“Un minore su sette in Europa con disturbi mentali”. In 15 anni casi aumentati del 30%
Un nuovo rapporto di OMS Europa fotografa una situazione allarmante: un bambino o adolescente su sette nella Regione europea convive con un disturbo mentale. In 15 anni i casi sono aumentati di oltre un terzo, ma i servizi non hanno tenuto il passo. L’OMS indica nove azioni prioritarie per colmare i divari e migliorare la qualità delle cure. IL REPORT

Un bambino o adolescente su sette nella Regione Europea dell’OMS vive con un disturbo mentale. È quanto emerge dal nuovo rapporto “Child and youth mental health in the WHO European Region. Status and actions to strengthen quality of care”, pubblicato a novembre da OMS Europa attraverso il suo Ufficio per la Qualità dell’Assistenza e la Sicurezza dei Pazienti di Atene e il team per la salute mentale e il benessere.

Si tratta della prima analisi sistematica sullo stato di salute mentale di bambini e adolescenti nei 53 Paesi della Regione, e i risultati delineano un quadro preoccupante: i disturbi mentali sono in aumento, mentre i servizi restano frammentati, ineguali e sottofinanziati.

Secondo il report, la prevalenza delle patologie mentali tra 0 e 19 anni è cresciuta di oltre il 30% negli ultimi 15 anni. Oggi, il 25% dei Paesi europei non dispone di servizi comunitari dedicati a minori e giovani, e uno su cinque non ha una politica nazionale in materia. In media, nell’area si conta appena uno psichiatra infantile ogni 76 mila bambini e adolescenti.

Il dato più allarmante riguarda le ragazze: una su quattro tra i 15 e i 19 anni convive con un disturbo mentale. E il suicidio continua a rappresentare la principale causa di morte tra i giovani di età compresa tra 15 e 29 anni.

Le priorità dell’OMS: investire nella qualità e nel personale

Il rapporto elenca nove azioni chiave che i governi sono chiamati ad adottare con urgenza:

  1. sviluppare piani e legislazioni nazionali coordinati;
  2. introdurre incentivi e finanziamenti per migliorare la qualità dei servizi;
  3. fissare standard, protocolli e linee guida cliniche comuni;
  4. promuovere un miglioramento continuo della qualità;
  5. ridisegnare i modelli di servizio attorno ai bisogni di bambini, giovani e caregiver;
  6. coinvolgere famiglie e comunità nei processi decisionali;
  7. potenziare e formare il personale sanitario;
  8. misurare gli esiti clinici e sociali;
  9. condividere esperienze e buone pratiche tra Paesi.

“Questo rapporto è una sveglia per l’intera Regione,” sottolinea João Breda, responsabile dell’Ufficio OMS di Atene. “Ogni bambino e ogni giovane ha diritto a ricevere sostegno e cure di qualità. Agendo ora, possiamo costruire sistemi capaci di far prosperare le prossime generazioni.”

Dello stesso avviso è Ledia Lazëri, consulente regionale per la salute mentale di OMS/Europa: “Per la prima volta abbiamo raccolto dati completi sulla salute mentale di bambini e adolescenti. È uno strumento prezioso per governi e operatori, utile a pianificare interventi basati su evidenze e a monitorare i progressi nel tempo”.

Una sfida di salute pubblica e sociale
Il documento fa parte delle iniziative del Pan-European Mental Health Coalition, con cui OMS Europa invita gli Stati membri a trasformare radicalmente i modelli di assistenza, spostando l’attenzione dagli interventi ospedalieri a quelli territoriali e integrati, capaci di prevenire e intercettare precocemente i disturbi.

13 Novembre 2025

© Riproduzione riservata

Migliorano screening e territorio, ma tempi di attesa per interventi e Pronto soccorso restano critici. Ecco le performance di Asl e Ospedali
Migliorano screening e territorio, ma tempi di attesa per interventi e Pronto soccorso restano critici. Ecco le performance di Asl e Ospedali

Dalle Asl, che mostrano un significativo recupero soprattutto negli screening oncologici e nei servizi territoriali, alle Aziende ospedaliere, dove invece permangono criticità importanti sui tempi di attesa e nei Pronto...

Ssn. Il pubblico arretra, i privati occupano gli spazi vuoti. Spesa a carico delle famiglie oltre i 41 mld dal 2022 al 2024. Il rapporto Gimbe
Ssn. Il pubblico arretra, i privati occupano gli spazi vuoti. Spesa a carico delle famiglie oltre i 41 mld dal 2022 al 2024. Il rapporto Gimbe

"Non serve cercare un piano occulto di smantellamento del Servizio Sanitario Nazionale (Ssn): basta leggere i numeri per capire che la privatizzazione della sanità pubblica è già una triste realtà"....

Processo penale, ora il medico può chiamare in causa l’assicurazione
Processo penale, ora il medico può chiamare in causa l’assicurazione

L’assicurazione per responsabilità civile verso terzi della struttura sanitaria, sia pubblica che privata, deve godere dello stesso trattamento riservato alle altre assicurazioni obbligatorie. È quanto sancito dalla sentenza della Corte...

Violenza sulle donne: 19.518 accessi in PS nel 2024 (+15,2%). I dati Istat e le indicazioni del Ministero della Salute per chiedere aiuto
Violenza sulle donne: 19.518 accessi in PS nel 2024 (+15,2%). I dati Istat e le indicazioni del Ministero della Salute per chiedere aiuto

La violenza contro le donne non si ferma, anzi, i dati pubblicati oggi dall’Istat, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, mostrano un trend molto...