Salute mentale. In Toscana costituito il Pur: gestirà i pazienti con misure di sicurezza
La Giunta ha recepito l’accordo della Conferenza Stato-Regioni del 2022 sulla sanità penitenziaria. Il Punto Unico Regionale si occuperà dei percorsi di cura, delle modalità di assegnazione nelle Rems toscane, della gestione delle liste di attesa per entrare in una Rems e del monitoraggio dei dati. Bezzini: “La presenza di un’equipe multidisciplinare consentirà maggior appropriatezza nelle diagnosi e nella progettazione dei percorsi assistenziali”.
07 LUG - Nasce e si costituisce in Toscana il Punto unico regionale, Pur in acrononimo, per la gestione di pazienti con problemi psichici con misure di sicurezza. La giunta regionale, su proposta dell’assessore al diritto alla salute
Simone Bezzini, ha recepito l’accordo della Conferenza unificata Stato-Regioni del 30 novembre 2022 sulla sanità penitenziaria.
Il Pur si occuperà dei percorsi di cura, delle modalità di assegnazione nelle Rems toscane (ovvero delle residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza che hanno sostituito gli ospedali psichiatrici giudiziari. come previsto dalla legge 81 del 2014), della gestione delle liste di attesa per entrare in una Rems e del monitoraggio dei dati.
Il Punto unico regionale è costituito presso l’azienda Usl Toscana Centro e ne fanno parte i direttori dei dipartimenti di salute mentale della Regione, i direttori dei servizi sociali, i direttori delle Rems di Volterra ed Empoli e un rappresentante della direzione sanità della Regione Umbria.
“Con questa delibera si struttura ufficialmente il Punto unico regionale per la gestione dei pazienti con misure di sicurezza – commenta in una nota l’assessore
Simone Bezzini – La Toscana è tra le prime regioni a dare attuazione concreta all’accordo approvato dalla Conferenza unificata Stato-Regioni, che permetterà di migliorare a livello regionale la presa in carico e la cura dei pazienti sottoposti a tali misure".
"La presenza di un’equipe multidisciplinare presso la struttura – aggiunge Bezzini - consentirà maggior appropriatezza nelle diagnosi e nella progettazione dei percorsi assistenziali con l’obiettivo di ridurre il ricorso alle misure detentive in Rems, privilegiando percorsi di libertà vigilata, finalizzati al reinserimento sociale e contemperando il diritto alla salute della persona con la tutela della sicurezza per la collettività".
"Tra le attività del Pur - conclude l’assessore - rientra anche la garanzia e la formalizzazione di accordi interistituzionali, ossia la cura dei rapporti e della collaborazione tra i servizi sanitari e le autorità giudiziarie, e l’importante compito di gestire le assegnazioni in Rems con un occhio attento sulle liste d’attesa. Prossimo passo è l’approvazione del piano degli interventi, la cui elaborazione è stata affidata ai professionisti individuati”.
07 luglio 2023
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