Approvata in Commissione Sanità del Consiglio regionale della Toscana una proposta di legge per prevenire la morte cardiaca improvvisa giovanile. Una proposta che nasce dalla spinta della Fondazione Monasterio che, insieme alla Scuola Superiore di San’Anna, ha realizzato un’esperienza pilota in alcune zone della Toscana. E dal progetto “Torsade”, esperienza fatta da Careggi e coordinata dal professor Olivotto. Un fenomeno, quello della morte cardiaca improvvisa, raro ma drammatico, che colpisce soprattutto giovani apparentemente sani, spesso durante l’attività sportiva, lasciando famiglie e comunità in un dolore improvviso e profondo. La Regione Toscana decide di affrontarlo con un approccio sistemico, innovativo e scientificamente fondato. “E vogliamo dedicare questo lavoro ai giovani atleti che hanno perso la vita improvvisamente, come i calciatori Davide Astori (calciatore rinvenuto esanime nell’albergo di Udine, che ospitava la Fiorentina prima della partita contro l’Udinese, ndr) e Mattia Giani (deceduto nel 2024 all’ospedale di Careggi dopo il malore accusato sul campo, ndr)”. Ad annunciarlo è Enrico Sostegni, consigliere regionale del Partito Democratico e presidente della commissione Sanità, commentando l’approvazione della proposta di legge, di cui è primo firmatario, che introduce una serie di misure integrate per la prevenzione della morte cardiaca improvvisa nei giovani.
La proposta, sottoscritta da tutti i componenti della commissione, votata all’unanimità e che andrà in aula per l’approvazione definitiva a fine mese, prevede l’adozione di strategie efficaci di prevenzione non è solo una necessità sanitaria, ma anche una priorità sociale. È prevista l’istituzione di un registro regionale sulla MCI. Parallelamente, la proposta di legge prevede l’attivazione di programmi di screening cardiologico nelle scuole superiori, con l’obiettivo di identificare precocemente i giovani a rischio di patologie ereditarie o altre condizioni predisponenti alla MCI. Gli screening includeranno la somministrazione di questionari mirati e l’esecuzione di elettrocardiogrammi, con indirizzo verso esami clinici di secondo e terzo livello nei casi sospetti. Questi programmi saranno integrati con campagne di sensibilizzazione al fine di educare studenti e famiglie circa l’importanza della prevenzione cardiovascolare e la gestione dei fattori di rischio
“Il cuore della legge – spiega più nel dettaglio Sostegni in una nota – è l’attivazione di programmi di screening cardiologico nelle scuole superiori, con questionari e ECG digitali per individuare condizioni predisponenti, e corsi di rianimazione cardiopolmonare (BLS-D) per studenti e personale scolastico, con rilascio di certificazioni regionali. Inoltre, si prevede l’istituzione di un Registro regionale della MCI, strumento fondamentale per raccogliere dati, individuare i fattori di rischio, promuovere la ricerca scientifica e orientare le politiche sanitarie. Il progetto si basa sull’esperienza già avviata con il Progetto JUST, realizzato a Pisa grazie al contributo della Scuola Superiore Sant’Anna, della Fondazione Monasterio e dell’Università di Pisa, e poi esteso con i programmi JUST-REMOTE e JUST-COAST in Garfagnana e all’Elba”.
“Vogliamo formare una nuova generazione consapevole e pronta a intervenire – continua Sostegni – e per questo investiamo anche nell’educazione alla salute cardiovascolare, nelle scuole e nelle famiglie”.
Un altro capitolo centrale della legge riguarda la diffusione e corretta gestione dei defibrillatori automatici esterni (DAE), con mappatura, installazione obbligatoria in luoghi strategici e protocolli di manutenzione.
“Secondo le stime, la diffusione dei defibrillatori e la formazione adeguata possono prevenire fino a un quarto delle morti cardiache giovanili. È un dato che non possiamo ignorare”, sottolinea il presidente della commissione Sanità.
La legge prevede inoltre l’istituzione di una Commissione tecnica regionale per il monitoraggio e la valutazione delle politiche attuate e l’invio di una relazione annuale al Consiglio regionale.
“Con questa legge la Toscana si dota di un modello avanzato e integrato di prevenzione, che potrà salvare vite umane e rafforzare la cultura della salute pubblica. Ringrazio tutti gli esperti, i ricercatori e i professionisti che hanno contribuito a costruire questo percorso. Ora – conclude Sostegni – avanti verso l’approvazione definitiva in aula”.