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Toscana. Progetto "Pronto badante", nel primo mese 2.212 richieste di aiuto

Il progetto per aiutare gli anziani ad avere informazioni sui percorsi socio-assistenziali e ad ottenere un sostegno economico per l'attivazione di un rapporto di assistenza familiare con una badante ha permesso, nel primo mese di sperimentazione, l’attivazione di 306 voucher dell'Inps da 300 euro.

06 APR - “Dati positivi quelli registrati a un mese dall'avvio della sperimentazione del progetto Pronto badante a estensione regionale”. E' il commento dell'assessore a sociale, diritto alla salute e sport Stefania Saccardi, sui i risultati del monitoraggio del mese di marzo 2016, affidato in base al bando di assegnazione all'associazione Esculapio di Firenze.

Sono state 2.212, le chiamate effettuate al numero verde regionale 800-593388 che hanno portato, entro massimo 48 ore dalla telefonata, a ben 507 visite domiciliari da parte dell'operatore autorizzato, che ha il compito di seguire l'anziano e i suoi familiari nelle prima fase di difficoltà in seguito a comparsa di situazioni di fragilità. Nel primo mese sono state 306 le attivazioni effettive di voucher dell'Inps, 300 euro per aprire un rapporto di lavoro temporaneo con un o una assistente familiare, “e anch'esse sono state effettuate in tempi rapidissimi per sollevare e aiutare la famiglia nel momento di maggior bisogno”, evidenzia la Regione in una nota.

Ricordiamo che il progetto, in fase sperimentale, prevede l’attivazione, per i cittadini che si rivolgono al numero verde 800 59 33 88 (attivo da lunedì a venerdì dalle ore 8 alle 18 e il sabato dalle ore 8 alle 13) e che rispondono a determinate caratteristiche, dell’intervento, entro 48 ore, di un operatore autorizzato che si recherà direttamente presso l'abitazione della famiglia della persona anziana, garantendole un unico punto di riferimento per avere informazioni sui percorsi socio-assistenziali e un sostegno economico per l'attivazione di un rapporto di assistenza familiare con una/un badante.

Le persone anziane che vivono sole o in famiglia per poter accedere al servizio devono:
•    avere almeno 65 anni;
•    essere residenti in Toscana;
•    trovarsi per la prima volta in un momento di difficoltà, fragilità o disagio;
•    non avere già in atto un progetto di assistenza personalizzato (PAP) con i servizi territoriali;
•    non aver già stipulato un contratto di assistenza familiare con una/un badante.

Alla persona che ha chiesto aiuto potrà essere erogato un buono lavoro (voucher) di 300 euro, una tantum, per coprire fino a un massimo di 30 ore di lavoro occasionale regolare di un assistente familiare, per le prime necessità.

L'operatore autorizzato assiste l'anziano e la famiglia anche nelle procedure on-line di INPS per quel che riguarda l'attivazione di un rapporto di assistenza familiare ed inoltre fornisce un breve tutoraggio per aiutare la famiglia e l'assistente familiare nelle prime fasi dell'attivazione del rapporto.

Commentando i risultati del primo mese di attività, Saccardi ha definito la risposta ottenuta “notevole, che conferma una esigenza di sostegno concreto da parte degli anziani e dei loro familiari. Un successo che – ha aggiunto Saccardi - ha a che fare anche col ribaltamento che Pronto badante comporta del rapporto tra cittadino e servizi socio-sanitari sul territorio, grazie alla collaborazione stretta tra istituzioni, volontariato e terzo settore. Qui è il cittadino che viene informato e tutorato a domicilio sulle possibilità di servizi disponibili sul territorio e adeguati al singolo caso, non l'anziano o il suo familiare che devono andare a cercare negli uffici queste informazioni. Nel complesso Pronto Badante con le sue azioni si sta rivelando un importante laboratorio di esperienze e spunti di riflessione che verranno presi in attenta considerazione nel proseguo dell'esperienza".

Dall'analisi dei risultati del primo mese emerge che 151 visite a domicilio hanno interessato la fascia di età tra gli 85 e gli 89 anni, 121 per la fascia 80-84 anni, 80 per la fascia 90-94 anni e 69 per la fascia 75-79. A prevalere le richieste di aiuto per donne anziane - 350 a fronte di 157 uomini, “ma bisogna considerare che le donne sono più longeve”, spiega la nota regionale.

Quanto alla distribuzione territoriale delle richieste, ci sono zone come le Colline dell'Albegna e l'Amiata Grossetano o la zona di Firenze che hanno numeri molto elevati, altre zone come Apuane, Mugello, ambiti pisano, grossetano, fiorentino di nord-ovest e pratese con valori medi, mentre in pochi territori delimitati il progetto può radicarsi di più.

"Ma siamo certi - conclude l'assessore Saccardi - che la campagna informativa avviata farà conoscere più capillarmente efficacia e vantaggi del progetto. Peraltro abbiamo aperto anche una pagina facebook per Pronto Badante".

06 aprile 2016
© Riproduzione riservata

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