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Ipasvi Firenze: “Regione mantenga capitale umano di Villa Ragionieri”

Dallo scorso 1° aprile dovevano partire le attività dell’Usl Toscana centro, poi bloccate con il venir meno dell'accordo tra Regione e la proprietà. "Così i cittadini rimangono improvvisamente disorientati e senza punti di riferimento, soprattutto pazienti oncologici. Si corre inoltre il rischio di perdere un’eccellenza accreditata dalla Regione".

09 APR - “Tante alte professionalità e un servizio di eccellenza che rischiano di andare dispersi, con una perdita grave per i cittadini e per la qualità del servizio”. Questo il commento del Collegio Ipasvi di Firenze, ente di diritto pubblico che tutela i cittadini e i professionisti (infermieri, assistenti sanitari e vigilatrici d’infanzia), di fronte alle complesse vicende di Villa Ragionieri, a Sesto Fiorentino.

“Dal 1° aprile 2016 – spiega Abukar Aweis Mohamed, consigliere del Collegio Ipasvi di Firenze - dovevano partire le attività dell’Usl toscana centro, invece sono state bloccate poiché è saltato l'accordo tra Regione e la proprietà. Senza voler entrare nei dettagli degli accordi fra le parti, non possiamo fare a meno di rilevare che, in questo modo, i cittadini rimangono improvvisamente disorientati e senza punti di riferimento, soprattutto pazienti oncologici. Si corre inoltre il rischio di perdere un’eccellenza accreditata dalla Regione Toscana, insieme a tanti professionisti, sanitari e non, che in questi anni di serio lavoro si sono conquistati la fiducia dei cittadini con impegno e dedizione".
 
"Per questo – prosegue - chiediamo alla Regione Toscana di non disperdere il capitale umano di Villa Ragionieri, utilizzando formule giuridiche adeguate, in modo da permettere ai cittadini di proseguire il loro percorso di cura, ampliare l’offerta dei servizi sanitari sfruttando la struttura con relative apparecchiature tecnologicamente avanzate, mantenere il rapporto di fiducia instaurato tra utenti pazienti e le figure multidisciplinari di riferimento. Solo così si può evitare d’incrementare, ancora una volta, l’attesa da parte dei pazienti e l’esodo all’estero da parte dei professionisti infermieri. Un fenomeno, quest’ultimo, che sta aumentando in maniera esponenziale poiché i nostri infermieri neolaureati ed esperti sono costretti a fuggire altrove per scarsa occupazione e presenza di malessere organizzativo. Molti stanno lasciando il loro Paese natale diretti in Nord Europa, con un effetto negativo sulla qualità dell’assistenza erogata, un aumento del livello di demotivazione e rischi sul clima organizzativo. Auspichiamo che la Regione Toscana trovi rapidamente una soluzione per Villa Ragioni anche per non aumentare la lista d’attesa, tutelando i cittadini e, di conseguenza, i professionisti sanitari e non”.

09 aprile 2016
© Riproduzione riservata

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