Toscana. Infemieri e Coop Agorà trovano l’intesa su stipendi e organici
Reintegro degli organici, regolarizzazione degli stipendi per tutte e quattro le strutture sanitarie sul territorio aretino gestite dalla Cooperativa Agorà, seppur con tempistiche diverse, e riassunzione di personale cessato o dimesso già a partire dal giugno. Questi i punti principali dell’intesa trovata tra il Nursind e Coop Agorà.
20 MAG - L’incontro di martedì scorso con il Prefetto ha dato i suoi frutti: il sindacato autonomo degli infermieri Nursind e Coop Agorà hanno raggiunto un accordo per far fronte alle
problematiche denunciate dagli infermieri dipendenti delle quattro strutture sanitarie sul territorio aretino gestite dalla Cooperativa Agorà. Reintegro degli organici, regolarizzazione degli stipendi per tutte e quattro le strutture, seppur con tempistiche diverse, e riassunzione di personale cessato o dimesso già a partire dal prossimo mese di giugno. Questi i punti principali dell’intesa trovata dopo “tre ore di incontro di fronte alla Vice Prefetto
Rosalba Guarino che hanno prodotto un verbale di intesa da sottoporre adesso al vaglio dei lavoratori coinvolti”., spiega il segretario provinciale Nursind
Claudio Cullurà.
“Per quanto riguarda l’Rsa Maestrini – entra nel merito Cullurà – la direzione di Agorà ha assicurato di aver liquidato tutte le mensilità fino al mese di aprile e di essere in grado di regolarizzare le competenze contrattuali entro il prossimo giugno. Per le altre tre strutture (Villa Mimosa, Santa Rita e Podere Modello) si procederà per gradi, riducendo la forbice dei pagamenti, fino ad arrivare alla completa regolarizzazione degli stipendi entro marzo 2017”.
Rassicurazioni sono giunte anche sul piano della carenza di organico. “Agorà afferma che sono in corso assunzioni per il reintegro delle posizioni mancanti – dichiara il segretario provinciale Nursind – su tutte le strutture. Sulla Rsa Maestrini siamo un passo avanti: qui è già stato entrato in servizio un altro infermiere per coprire i turni che potevano risultare scoperti a causa di dimissioni e malattie”.
“Sul fronte Terontola – continua – Agorà ha dichiarato che i licenziamenti erano un atto dovuto a causa della restituzione del ramo d’azienda, ma i posti di lavoro dovrebbero essere comunque tutelati: gli infermieri cessati dal servizio – conclude Cullurà - dovrebbero dunque transitare da Agorà alla eventuale struttura subentrante. Non possiamo comunque negare che questo aspetto rappresenta ancora una forte incognita ed è fonte di preoccupazione. In questo senso già dalla prossima settimana cercheremo di prendere contatti con la proprietà del Santa Rita per avere maggiori dettagli circa l'operazione di passaggio".
20 maggio 2016
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