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Toscana. Più di 10 milioni di euro a progetti di accompagnamento al lavoro per persone svantaggiate

Saccardi: “Sono misure che abbiamo progettato e sviluppato per dare una risposta immediata a una vasta platea di destinatari: persone svantaggiate che hanno bisogno di orientamento, formazione ed accompagnamento verso il mondo del lavoro, primo vero passo verso l'inserimento e l'inclusione sociale. Rispondono a un'idea di welfare, la nostra, di inclusione e integrazione e non mero assistenzialismo”.

21 MAR - La Regione Toscana ha approvato du bandi che mettono a disposizione circa 10,4 milioni di euro (7,8 per il primo e 2,6 per il secondo) per la realizzazione di servizi di accompagnamento al lavoro per persone svantaggiate e di inclusione socio-lavorativa e accompagnamento al lavoro per persone sottoposte a provvedimenti dell'autorità giudiziaria di limitazione o restrizione della libertà individuale.

“Sono due misure che abbiamo progettato e sviluppato per dare una risposta immediata a una vasta platea di destinatari: persone svantaggiate che hanno bisogno di orientamento, formazione ed accompagnamento verso il mondo del lavoro, primo vero passo verso l'inserimento e l'inclusione sociale”, ha spiegato l'assessore regionale al diritto alla Salute e al Welfare Stefania Saccardi. “Misure che prevedono l'adozione di percorsi integrati e multidimensionali di lotta alla povertà, secondo un'idea di welfare, la nostra, di inclusione e integrazione e non mero assistenzialismo”.

L'intento del primo bando è accrescere le possibilità, per le persone vulnerabili, di trovare un'occupazione e di rafforzare il sistema territoriale di accompagnamento al lavoro di soggetti svantaggiati in carico ai servizi sociali territoriali.  I progetti si dovranno rivolgere dunque a persone disoccupate o inoccupate, in particolare condizione di svantaggio socio-economico e in carico ai servizi sociali territoriali, con particolare attenzione alle donne sole con figli a carico, ai disoccupati che vivono in famiglie multiproblematiche, a persone appartenenti a nuclei familiari monoreddito, a persone inserite in strutture di accoglienza o in programmi di intervento in emergenza alloggiativa, a persone inserite nei programmi di assistenza a favore di vittime di tratta, a persone inserite nei programmi di intervento e servizi a favore di vittime di violenza nelle relazioni familiari e/o di genere.

I progetti dovranno essere presentati e realizzati da una ATS, Associazione Temporanea di Scopo (costituita o da costituire a progetto approvato), della quale potranno far parte i soggetti pubblici e privati che operano nel recupero socio-lavorativo di soggetti svantaggiati. La dotazione finanziaria è di 7,8 milioni di euro.  L'obiettivo è attivare circa 1.500 progetti individualizzati di accompagnamento al lavoro.

Con il secondo avviso si vuol creare a livello regionale un sistema per l'erogazione di sostegni individualizzati a persone sottoposte a provvedimenti dell'Autorità giudiziaria di limitazione o restrizione della libertà individuale, anche attraverso processi di progettazione partecipata rivolti sia al sistema dei servizi pubblici che del privato sociale, fondati sull'integrazione fra politiche sociali, del lavoro e lotta alla povertà. Vari i soggetti coinvolti: Amministrazione Penitenziaria, Istituti di pena, Uffici di Esecuzione Penale Esterna, Servizi pubblici per il lavoro, Società della Salute, enti pubblici e privati impegnati sul tema.

Potranno presentare progetti imprese e cooperative sociali, soggetti pubblici e privati che operano nel recupero socio-lavorativo di soggetti svantaggiati.

In entrambi i casi progetto e domanda di finanziamento dovranno pervenire al Settore 'Innovazione Sociale' entro e non oltre le ore 24 del 14 maggio 2018.

 

21 marzo 2018
© Riproduzione riservata

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