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Scandalo sanità umbra: quanto influisce sullo svolgimento del lavoro dei sanitari e sull’utenza?

di Valeria Caso

15 APR - Gentile Direttore,
 il 12 aprile scorso, un giorno di normale amministrazione per un medico ospedaliero alle prese con guardie, posti letto, ambulatorio e lettere di dimissione, sono uscite le prime notizie sulla “Concorsopoli Perugia”. La mia lettera non vuole aggiungere niente in termini di fatti, giudizi sulla colpevolezza oppure innocenza degli indagati perché il mio lavoro è fare il medico cercando di fare il meglio in termini di cura, ricerca ed assistenza globale ai miei pazienti.
 
Cerco di guardare gli eventi recenti con la fragilità dei miei pazienti che sono quelli colpiti da ictus e passano da una condizione di abilità ad una condizioni di disabilità che, se non viene trattata immediatamente, risulta essere irreversibile.
 
Il/lapaziente colpito(a)  ictus è quello che beneficia più di tutti di una sanità pubblica, con percorsi strutturati e personale medico e infermieristico competente perché non ha tempo di cercare alternative. Ogni minuto è prezioso per salvare il suo cervello.
 
Uso il modello ictus, ma potrei utilizzare altre patologie per indicare quanto i nostri malati hanno bisogno di sentirsi accolti e affidati nelle strutture migliori. Il rapporto medico paziente deve essere basato sulla fiducia. Il/la paziente nella sua fragilità deve avere la certezza che il/la sanitario(a) che la/lo cura sia stato selezionato in base ai suoi meriti professionali ed umani.
 
Il/la paziente non si deve chiedere se la politica locale, regionale e nazionale possano  aver influito sulle selezioni, ma che sia prevalso il merito. Questo richiederà delle riforme strutturali sulla selezione del personale sanitario che esula dalla mia competenza. Va anche considerato che  in futuro con la carenza dei medici ed i migliori  giovani che stanno lasciando questo paese la selezione sarà ancora più obbligata per cui il possibile ruolo della politica decade in quanto i pochi concorsi andranno sempre più deserti.
 
Serviranno delle figure ai vertici della sanità che abbiano la visione di creare poli di eccellenza, con le migliori cure per un paese che fin adesso vantava  il primato di longevità. Sappiamo già, dopo la crisi del 2008 e con la spending review del 2012,  che le risorse per la sanità sono state ridotte e mai più ripristinate.
 
Questo richiede che la selezione delle figure dirigenziali sia basata sulle loro  capacità di pianificare risorse  al di là del loro mandato rispettando nelle loro scelte la sostenibilità  umana, ecologica e finanziaria.
 
Tornando al ruolo del dirigente medico in tutta questa faccenda,  io personalmente, inizierò la mia guardia come ogni lunedì.
 
Come sempre sono qui per offrire la mia migliore scienza e conoscenza ai miei pazienti che sicuramente non hanno scelto di stare male, e necessitano del nostro aiuto.
 
Valeria Caso
Dirigente Medico I livello
Santa Maria della Misericordia, Perugia
 

15 aprile 2019
© Riproduzione riservata

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