Al Policlinico Abano di Abano Terme (PD) è stato confermato un Bollino Rosa per l’offerta di attività dedicate alla salute femminile. Stamattina, a Roma, Fondazione Onda ETS, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, ha assegnato i Bollini Rosa per il biennio 2026-2028 agli ospedali che offrono servizi di prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie che riguardano la donna ma anche quelli che riguardano trasversalmente uomini e donne in un’ottica di genere.
Gli ospedali che si iscrivono al bando vengono valutati attraverso un questionario che contiene più di 500 domande. Le risposte vengono valutate da un advisory board, presieduto da Walter Ricciardi, professore di Igiene e Sanità Pubblica all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, che valida l’assegnazione tenendo in considerazione anche elementi qualitativi di particolare rilevanza (servizi e percorsi speciali, iniziative e progetti particolari ecc..).
Tra i criteri di valutazione tenuti in considerazione dal board scientifico, la presenza di specialità cliniche che trattano problematiche di salute che necessitano di percorsi differenziati e personalizzati, tipologia e appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e servizi clinico-assistenziali in ottica multidisciplinare gender-oriented, l’offerta di servizi per l’accoglienza delle utenti e, infine, il livello di preparazione dell’ospedale per la gestione di vittime di violenza fisica e verbale.
Il Policlinico Abano, presidio ospedaliero della Regione Veneto e clinica di punta di GOL – Gruppo Ospedaliero Leonardo, fa parte del network di Onda che è arrivato a contare con quest’ultima rilevazione 370 strutture sanitarie in tutta Italia.
Le novità 2025 per la salute al femminile
La Casa di Cura di piazza Cristoforo Colombo si è sempre distinta nel tempo per gli investimenti, i servizi e le tecnologie per la presa in carico delle problematiche femminili. Nel 2025, ad esempio, ha potenziato la diagnostica senologica per la diagnosi precoce dei tumori della mammella con l’agobiopsia stereotassica, un sistema con il quale si può effettuare un prelievo di cellule in un’area sospetta ma talmente piccola che è visibile esclusivamente in mammografia, ma non è né palpabile né rilevabile con l’ecografia. E’ ora possibile nella struttura aponense sottoporsi a questa procedura minimamente invasiva per verificare aree sospette di dimensioni millimetriche. Tra queste rientrano le microcalcificazioni, che possono essere benigne o rappresentare una fase molto preliminare di un tumore.
Nell’ottobre scorso, inoltre, è stato aperto il Centro di Isteroscopia Digitale e di Ecografia 3D avanzata (I.D.E.A), un nuovo servizio in ambito ginecologico per la diagnosi e la cura delle patologie della cavità uterina congenite, infiammatorie, benigne e maligne grazie a tecnologie di ultima generazione, competenze specialistiche di alto profilo e percorsi organizzativo-gestionali per la presa in carico della salute della donna.
Il Centro I.D.E.A. si occuperà anche di ricerca e didattica in sinergia con la Scuola di Specializzazione in Ginecologia dell’Università UniCamillus di Roma, appena attivata nel presidio aponense.
Il Policlinico ha tra i suoi servizi anche un Punto Nascita da quasi mille parti l’anno, l’Ostetricia, la Neonatologia h. 24, la Ginecologia, il Centro per l’Endometriosi, la Senologia, l’Urologia e la Riabilitazione Funzionale. Inoltre, il personale del Pronto Soccorso è formato per la presa in carico e la cura delle donne vittime di violenza.