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Covid. Noce (FROMCeO Veneto): “Da no vax nuove pressioni sui medici di famiglia”

I pazienti no vax, riferisce il presidente del coordinamento degli Omceo Veneti, Francesco Noce, “chiedono ai medici di assumersi le responsabilità sulla vaccinazioni mediante una lettera già predisposta dagli avvocati”. Oppure pretendono di sottoporsi a un grandissimo numero di analisi ed esami “sperando che escano fuori possibili controindicazioni al vaccino"

di Endrius Salvalaggio
28 FEB - Il 31 marzo terminerà lo stato di emergenza per Covid 19 e questo, forse, metterà fine anche alle proteste dei no vax, consentendo anche un allentamento delle tensioni attualmente esistenti tra medici e pazienti contrari al vaccino. Intanto, però, i problemi continuano e, in Veneto, oltre alle minacce e ai tentativi di ottenere il green pass in modo irregolare, arrivano ora le lettere degli avvocati e le pressioni per analisi ed esami inappropriate, alla ricerca di un problemino di salute che possa rivelarsi una controindicazione al vaccino. Lo racconta al nostro giornale Francesco Noce, presidente FROMCeO, il coordinamento degli Omceo del Veneto.

“In questi due anni abbiamo subito di tutto – spiega il presidente FROMCeO del Veneto, Francesco Noce – e non mi riferisco solo alle minacce verbali, fisiche o di morte, come già successo anche al sottoscritto, ma anche a quelle pressioni che tutti i giorni siamo chiamati ad affrontare. Ultimamente i nostri pazienti no vax chiedono a noi medici di medicina generale di assumerci le responsabilità sulla vaccinazioni mediante una lettera già predisposta da un loro avvocato, che ci viene consegnata a mani in studio o inviata tramite Pec”.

Una situazione che Noce definisce “difficile da gestire, anzi persino peggiorata rispetto ai mesi scorsi oltreché demoralizzante sotto il profilo umano”. In moltissimi casi il medico di famiglia è chiamato a curare il genitore o parenti del no vax, andando settimanalmente a visitarlo nella propria abitazione, “per poi trovarsi davanti, magari il figlio, con delle richieste del tutto bizzarre, prive di un riscontro né giuridico né medico”.

Ultimamente, chi non vuole vaccinati sempre più spesso chiede (o esige) un gran numero di esami e analisi che, con la vaccinazione, spiega il presidente FROMCeO del Veneto “non ha nulla a che vedere ma che, secondo il paziente, potrebbe far emergere potenziali controindicazioni al vaccino. Di fatto, invece, le uniche vere controindicazioni al vaccino sono l’allergia ad uno dei componenti oppure le reazioni allergiche gravi che il paziente ha già avuto dopo la prima vaccinazione anti SARS-COV2. Al netto di queste, controindicazioni vere non ve ne sono. Piuttosto va sottolineato e senza giri di parole che chi non vuole vaccinarsi, cerca a volte in modo truffaldino di aggirare la norma come ad esempio dichiarare di essersi autosomministrato dieci giorni prima un tampone (acquistato e non effettuato in farmacia, senza quindi l’inserimento nel portale predisposto ed il relativo provvedimento di quarantena) e risultato positivo con la pretesa di ottenere un certificato di guarigione valido per il green-pass”.

“Da parte nostra nessuna denuncia e nessuna polemica - afferma Noce - ma solo la volontà di mettere al corrente cosa sta accadendo. Anche perché, a causa di questi episodi, ci sono persone e pazienti che non riescono ad accedere in ambulatorio per una visita o per una banale ricetta, perché il dibattito fra un paziente no vax ed il medico curante porta via molto tempo facendo saltare molti appuntamenti”.

“Come Medici, anche se non le condividiamo, rispettiamo le altrui volontà. Tuttavia chi si comporta in questo modo ed è contrario al vaccino, dovrà assumersi le proprie responsabilità e le relative conseguenze, compresa quella di non poter accedere ai luoghi di lavoro e di non percepire lo stipendio come stabilito dalla normativa vigente”, conclude Noce che evidenzia inoltre: “Anche se con l’avvio della bella stagione la situazione migliorerà, attualmente il virus continua a circolare e quindi è ancora bene continuare ad adottare le modalità precauzionali atte a proteggerci dall’infezione. Come sistema dovremo anche essere pronti ed attrezzati per eventuali altre pandemie, senza più farci cogliere di sorpresa, dal momento che, come è noto, ci sono migliaia di specie di pipistrelli con centinaia di coronavirus con la possibilità di fare il salto animale-uomo”.

Endrius Salvalaggio

28 febbraio 2022
© Riproduzione riservata

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