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Sedentarietà. In Veneto al via super campagna per contrastarla

I dato regionali parlano di 500mila veneti tecnicamente considerati “sedentari”, circa il 15,5% della popolazione tra i 18 e i 69 anni. Nella fascia di età 11-13 anni 7 su 10 non raggiungono i livelli raccomandati di attività motoria, il rapporto sale a 8 su 10 tra i 15 e i 17 anni. Lanzarin: “Muoversi è salute, lavoriamo incessantemente sugli stili di vita salutari”. I DATI e IL DOCUMENTO


18 MAG - I cittadini veneti sono tra i meno sedentari d’Italia (al terzo posto dopo Bolzano e Trento). Ciò nonostante, ancora 500 mila di loro sono tecnicamente considerati “sedentari”, circa il 15,5% della popolazione tra i 18 e i 69 anni. I giovani presentano performances peggiori: 7 su 10 tra undicenni e tredicenni non raggiungono i livelli raccomandati di attività motoria (per l’OMS, un’ora al giorno); il rapporto sale a 8 su 10 tra quindicenni e diciassettenni, complici almeno 2 ore al giorno di attività con telefonini, tablet e internet. Sono questi i dati salienti del rapporto su Attività Motoria e Sedentarietà in Veneto, che ha fatto da sfondo alla presentazione, avvenuta oggi a cura dell’assessore alla Sanità della Regione, Manuela Lanzarin, e della Dirigente della Direzione Prevenzione Francesca Russo, di una vasta campagna di sensibilizzazione sulla salubrità del fare moto quotidianamente, prevenendo così il rischio dell’insorgere di malattie, anche croniche, legate alla sedentarietà.

La campagna, dal titolo “Campioni tutti i giorni”, poggerà sui social network regionali e delle Aziende Sanitarie, sui canali di comunicazione tradizionali di stampa, su affissioni in vari spazi pubblici e affissioni dinamiche sugli autobus nei capoluoghi di provincia del Veneto.

“Il tutto – le parole di Lanzarin rilanciate anche in una nota diramata dalla Regione – si inquadra nell’ambito della sezione Vivo Bene Veneto prevista dal Piano regionale di Prevenzione del Veneto. Siamo ad esempio al lavoro sugli aspetti dell’alimentazione, del movimento come in questo caso, degli abusi in generale e puntiamo ad affermare in ogni modo possibile la cultura legata ai sani stili di vita, coinvolgendo il territorio (Comuni e Ulss in primis) e spingendo le persone, a cominciare dai giovani, a convincersi che uno stile di vita sano salvaguarda la salute, impedisce il nascere di tante malattie, garantisce una qualità di vita migliore e diminuisce la necessità di accedere a cure e terapie farmacologiche che, oltre a non fare di certo piacere, costituiscono anche un elevato costo sanitario e sociale”.

“Per questo lavoro – ha tenuto a rilevare Lanzarin – ringrazio la dottoressa Russo e tutto il suo staff che, nonostante anni terribili causati dal Covid, trovano l’entusiasmo e il tempo per creare anche azioni preziose come questa presentata oggi. E il lavoro paga, perché la percentuale di sedentari, rispetto al periodo della pandemia è scesa dal 23 al 15,5%”.

La Regione del Veneto da diversi anni ha delineato un'articolata strategia per il contrasto della sedentarietà volta a incrementare uno stile di vita attivo in tutte le età ed in ogni contesto di vita. La strategia, parte integrante del Piano regionale Prevenzione 2020-2025, ha la finalità di promuovere l’attività motoria, sviluppando le progettualità già in essere nel territorio della Regione, nell’ottica della trasversalità e della multisettorialità.
La strategia si articola nello sviluppo delle seguenti aree:

-interventi sulla popolazione sedentaria sana, promuovendo in setting specifici - quali quello scolastico, lavorativo e di comunità - il movimento, sia nella quotidianità che in occasioni organizzate (PEDIBUS per le scuole primarie, 1 KM al giorno per le scuole secondarie, GRUPPI DI CAMMINO, ATTIVITA’ in PALESTRA per anziani, ATTIVITA’ NEI PARCHI; ecc)

-interventi sulla popolazione con presenza di uno o più fattori di rischio o con patologie specifiche che possono trarre beneficio dal movimento, anche predisponendo percorsi di esercizio fisico strutturato in apposite strutture private (PRESCRIZIONE DELL’ESERCIZIO FISICO e PALESTRE DELLA SALUTE L.R. 8/2015);

-interventi finalizzati alla creazione di contesti specifici idonei alla promozione dell’attività motoria con interventi strutturali e ambientali (RETE dei COMUNI ATTIVI, PROMOZIONE DI PERCORSI CICLO_PEDONALI; Promozione di azioni nell’ottica dellUrban Health);

-azioni di comunicazione, informazione e formazione, rivolte sia alla popolazione che agli operatori sanitari.

18 maggio 2023
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