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Veneto. In Commissione Sanità al via discussione sulla “nuova sanità”

Prevista l'istituzione di una Azienda Sero per il governo della sanità, che tra l’altro gli acquisti, la formazione del personale, l’accreditamento delle strutture, il monitoraggio dei costi standard. Le Ulss provinciali saranno ridotte da 21 a 7. Sul tavolo della commissione anche la legge per la riduzione delle liste d’attesa.


29 LUG - Prende il via, in Commissione Sanità del Consiglio Regionale, la discussione sulla “nuova sanità” del Veneto. Gli obiettivi erano in parte già stati annunciati nel corso della campagna elettorale dal presidente Luca Zaia, a partire dall'Istituzione dell’Ente di governance della Sanità regionale veneta denominato Azienda zero per il governo della sanità. “La decisione dì creare un nuovo ente denominato Azienda Zero  - ha spiegato l'assessore alla Sanità, Luca Coletto, illustrando il progetto di legge n. 23 alla commissione - risponde alla volontà di unificare e centralizzare in capo ad un solo soggetto le funzioni dì programmazione, di attuazione sanitaria e socio-sanitaria, nonché di coordinamento e governance del SSR, riconducendo a esso le attività di gestione tecnico-amministrativa su scala regionale”.

Nel progetto si prevede un’azienda che gestisca tra l’altro la governance degli acquisti, la formazione del personale, l’accreditamento delle strutture, il monitoraggio dei costi standard attraverso un accentramento che secondo Coletto “significa risparmio e velocità, lasciando le Ulss libere di occuparsi al meglio dell’organizzazione delle prestazioni e dei servizi ai cittadini”.
 
Proprio in questa visione si innesta la riduzione dalle attuali 21 Aziende Ulss a solo 7 Aziende Ulss (articolo 16 del Pdl), mentre “in considerazione delle loro peculiari caratteristiche restano confermate eccellenze della nostra Regione quali l'Azienda Ospedaliera di Padova, l'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona e l'Istituto Oncologico Veneto”. “La nuova suddivisione territoriale - ha aggiunto l’assessore - individua 7 Ulss, quale risultato dell'accorpamento delle 21 Aziende oggi vigenti, cui è stata attribuita una nuova denominazione che stacca completamente dalle precedenti proprio per far emergere la volontà che da oggi tutto deve cambiare: Dolomitica, Marca Trevigiana, Serenissima, Polesana, Euganea, Berica, Scaligera: denominazioni che ricordano la specificità di tutto il territorio veneto”.

Sul tavolo della Commissione anche la legge sul governo delle liste d’attesa, il Pdl n. 24. L’obiettivo, ha spiegato Coletto, è garantire “una riduzione dei tempi massimi previsti per le diverse classi di priorità dal Piano Nazionale di governo delle liste d'attesa, assicurando nel contempo trasparenza ed equità a tutti gli assistiti nel territorio regionale”. In particolare il Pdl prevede all’art.3 l’introduzione di classi di prestazioni a cui afferiscono tempi precisi per l’erogazione delle prestazioni stesse: classe U entro 24 ore dalla presentazione; classe B entro 10 giorni dalla prenotazione; classe D entro 30 giorni dalla prenotazione; classe P entro 60/90 giorni dalla prenotazione secondo indicazione del medico prescrittore. Il Pdl, ritiene poi “inammissibile” la chiusura delle agende di prenotazione, definisce le caratteristiche e le funzioni minime essenziali del Centro Unico di Prenotazione (CUP) e prevede, all’art.10, che sia assicurato un livello sempre maggiore di attività dei servizi ambulatoriali, stabilendo l'apertura delle strutture fino alle ore 23.00, per almeno tre giorni alla settimana e dalle ore 8.00 alle 12.00 la domenica ed i giorni festivi.

Infine, la 5° Commissione ha affrontato ieri il tema dei disabili sensoriali, alla presenza dei rappresentanti dei lavoratori e delle famiglie di un mondo che coinvolge circa 1000 utenti e 570 lavoratori qualificati. Alle domande poste dagli operatori e dai cittadini, l’assessore al Sociale, Manuela Lanzarin ha risposto assicurando la continuità dei servizi odierni fino al 31 dicembre (“garantiremo la copertura dei 6milioni”) e informando che già è stata avviata l’azione della Giunta per analizzare l’insieme dei servizi svolti dalle province a favore dei disabili sensoriali, in modo tale da esprimere già a settembre un piano progettuale che possa avviarsi dal 1 gennaio e coprire tutto il 2016.

29 luglio 2015
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