Danni da trasfusioni: Regione anticipa 13,4 milioni di indennizzi
Coletto: “Queste persone si sono giustamente viste riconoscere un diritto dallo Stato, ma poi quello stesso Stato finisce ogni anno per pagare in ritardo. Non è giusto”.
23 GEN - La Regione Veneto, tramite l’Ulss 6 Euganea, corrisponderà 13,414 milioni di euro a titolo di indennizzo a 1.363 cittadini veneti danneggiati da complicanze irreversibili a seguito di trasfusioni e somministrazioni di emoderivati.
Gli indennizzi, previsti dalla legge nazionale 210 del 1992 e di competenza del ministero della Salute, sono anticipati dalla Regione in attesa del versamento delle istituzioni centrali.
“Queste persone si sono giustamente viste riconoscere un diritto dallo Stato, ma poi quello stesso Stato finisce ogni anno per pagare in ritardo”, ha affermato l’assessore alla Sanità
Luca Coletto. “Non è giusto: ed è per questo che, come Regione, abbiamo da tempo deciso di anticipare le somme dovute ai nostri cittadini. Per farlo abbiamo persino dovuto litigare, per fortuna vincendo, con i burocrati romani che ritenevano illegittimo che la Regione utilizzasse fondi sanitari per non far pesare sulla gente l’inefficienza statale”.
Lo stanziamento è stato disposto con delibera del direttore Generale dell’Ulss 6 in data 19 gennaio ed è relativo agli indennizzi per il 2017.
Già a giugno del 2016 erano stati pagati altri 14 milioni di euro, dei quali più di 10 milioni anche allora anticipati dalla Regione attraverso gli uffici amministrativi dell’Ulss Euganea.
23 gennaio 2018
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