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Veneto. Fvm: “No a variazione dell’orario per la dirigenza veterinaria”

La maggioranza regionale vuole introdurre nel Pssr un articolo che prevede la modifica unilaterale del contratto collettivo nazionale di lavoro della dirigenza veterinaria. Un atto gravissimo che prelude allo scenario più inquietante dell’autonomia regionale in sanità.

di Aldo Grasselli (Fvm)
21 NOV - Quello di venerdì 23 è uno Sciopero Nazionale che in Veneto ha assunto una particolare valenza regionale.
 
La maggioranza regionale vuole introdurre nel Pssr un articolo che prevede la modifica unilaterale del contratto collettivo nazionale di lavoro della dirigenza veterinaria.
 
Un atto gravissimo che prelude allo scenario più inquietante dell’autonomia regionale in sanità.
Disponendo che l’orario di lavoro dei veterinari delle Ulss sia da espletarsi in sette giorni su sette, nell’arco delle 24 ore, festivi e notturni compresi il Veneto vuole infrangere quanto disposto e sottoscritto anche dal Veneto ( l’articolo 14 del vigente contratto) ovvero che l’orario di lavoro dei dirigenti veterinari pubblici sia articolato nelle 12 ore diurne, su sei giorni.
 
È assolutamente inaccettabile che la Regione Veneto, così come qualsiasi altra Regione, legiferi intendendo in tal modo superare la gerarchia delle fonti per non rispettare una clausola del contratto nazionale.
 
Un’organizzazione del lavoro come prefigurata ora dalla Regione, con gli attuali numeri risicati di personale, metterebbe seriamente a rischio l’efficacia e l’efficienza dei controlli, la sanità e il benessere animale, la tutela della sicurezza alimentare e quindi la stessa qualità dell’agroalimentare veneto con grave danno alle filiere del settore.
 
Se la Regione vuole favorire le attività notturne e festive delle imprese zootecniche e alimentari che devono essere controllate dai Veterinari Ufficiali può farlo rispettando il contratto e utilizzando particolari regole contrattuali sottoscritte proprio a questo scopo.
 
FVM-SIVeMP aggiunge alle motivazioni dello sciopero nazionale anche questa intenzione irrazionale, illegale ed arrogante del Veneto di infrangere le norme contrattuali e preannuncia una reazione proporzionata che si protrarrà e incrementerà sino al ripristino totale della esigibilità del contratto.
 
Le iniziative sindacali di protesta dei veterinari del Veneto contro l’amministrazione regionale saranno sostenute e affiancate da tutto il Sindacato e in particolare dalla Segreteria Nazionale.
 
 
Aldo Grasselli
Presidente FVM
Federazione Veterinari, Medici e Dirigenti Sanitari


21 novembre 2018
© Riproduzione riservata

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