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Infortuni sul lavoro. In Veneto 35 morti in 5 mesi

In totale gli incidenti sul lavoro tra gennaio e fine maggio  sono stati 27.177. Toigo (Uil Veneto): “Siamo lieti che la Regione Veneto abbia accolto l'invito dei sindacati a fare il punto. Finché mancherà la cultura della sicurezza, non potremo rinunciare alla cultura del controllo e perché ciò avvenga, serve personale a sufficienza negli Spisal”. Per tenere alta l’attenzione sul tema la Uil ha dedicato la campagna di tesseramento al tema ‘Zero morti sul lavoro’, il 20 luglio manifestazione a Vicenza con gli altri sindacati

di Endrius Salvalaggio
13 LUG - Dal 1 gennaio al 31 maggio gli incidenti sul lavoro sono stati 27.177, di cui 35 mortali. Sono questi numeri i numeri elaborati del centro studi della UIL (su dati Inail) riferiti al Veneto. Il numero di decessi è pressoché simile a quello registrato nel 2019, prima della pandemia di Covid-19, ma la Uil Veneto evidenzia come nei primi mesi del 2021 non tutte le attività siano regolarmente funzionanti. In molti settori si lavora ancora oggi in smart-working. Probabilmente in alcuni casi si tratta di lavoratori, quelli in smartworking, che, anche in condizioni normali, lavorano in ambiti meno esposti ai rischi. Ma per la UIL Veneto resta il fatto che con una platea di lavoratori nei luoghi di lavoro più piccola, l’incidenza degli infortuni è più grande.

“L’inizio del 2021 – dichiara il segretario generale di UIL Veneto Roberto Toigo - è stato segnato dalla seconda ondata del virus, ma non c’è stato il fermo totale. Certamente alcuni comparti hanno lavorato meno, come tutto il settore del turismo, della ricettività e della ristorazione. Ma in generale nella nostra regione non si sono fermate come l’anno precedente. Ed ecco allora che sono, purtroppo, risaliti i numeri degli infortuni e dei decessi”.

Una situazione, che ha portato CGIL CISL UIL Veneto a chiedere alla Regione Veneto di rilanciare il Piano per la Sicurezza sul Lavoro, siglato per la prima volta nel 2018 e adesso da reimpostare per il 2020-2025.

“Siamo lieti – spiega Toigo – che la Regione Veneto abbia accolto il nostro invito a fare il punto sullo stato di attuazione di quel protocollo e rilanciare il Piano. La UIL, a tutti i livelli, sta martellando sul tema della sicurezza, dedicando anche la sua campagna di tesseramento 2021 al tema ‘Zero morti sul lavoro’. Finché mancherà la cultura della sicurezza, non potremo rinunciare alla cultura del controllo e perché ciò avvenga, è necessario che ci sia personale a sufficienza a disposizione degli Spisal. Questo resta uno dei temi sui quali ci sono state più criticità nel triennio di applicazione del Piano”.

Toigo, eletto a settembre 2020, assicura che fra i tanti impegni della Uil c’è quello sulla sicurezza sul lavoro e si impegna di accompagnare con le proprie idee e proposte, il Piano per la Sicurezza sul Lavoro 2020-2025. “Non saremo spettatori – continua il neo segretario generale di UIL Veneto - è proprio la partecipazione di tutte le parti che può portare ad essere più efficaci. Una richiesta che ho già formulato più volte è quella di non farci prendere dalla fretta. Le aziende non pensino di poter recuperare quanto perduto durante la pandemia in pochi mesi. Capisco la necessità di risalire la china, ma questa ansia non può andare a discapito degli investimenti sulla sicurezza, dell’attenzione e del rispetto delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro”.

Intanto, per tenere alta l’attenzione sul tema, è in programma una manifestazione unitaria, martedì 20 luglio alle 18.00 a Vicenza, in Piazza dei Signori, con le altre organizzazioni sindacali. Sul palco ci saranno gli RLS (rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza), che porteranno le testimonianze dall’interno delle fabbriche.

Endrius Salvalaggio

13 luglio 2021
© Riproduzione riservata

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