Abruzzo. Febbo (FI) su cliniche private: “Paolucci continua a ingannare l’opinione pubblica”

Abruzzo. Febbo (FI) su cliniche private: “Paolucci continua a ingannare l’opinione pubblica”

Abruzzo. Febbo (FI) su cliniche private: “Paolucci continua a ingannare l’opinione pubblica”
È ripreso con l’inizio di una nuova settimana il botta e risposta tra il Consigliere abruzzese e l’assessore alla Salute sul decreto che trasferisce l’attività della clinica Villa Pini di Chieti. “Se tutto era ed è regolare perché non si spiegato il progetto magari in Quinta Commissione?”, chiede il consigliere all’assessore.

“L'assessore alla Sanità continua a ingannare l'opinione pubblica circa l'attuazione dello stesso decreto” n. 4 del 2016 che “non è ordinatorio ma indica delle linee guida a cui le Regioni possono o non possono adeguarsi, magari specificando le motivazioni della mancata applicazione e comunque garantendo l'invarianza finanziaria, cioè senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Chiariti questi aspetti politici e tecnici, Paolucci non spiega il perché tutto è stato fatto in sordina e tenendo all'oscuro amministratori, maestranze, malati e cittadinanza. Se tutto era ed è regolare perché non si spiegato il progetto magari in Quinta Commissione?”. A domandarlo è il Presidente della Commissione di Vigilanza del Consiglio dell’Abruzzo, Mauro Febbo, replicando alle dichiarazioni dell’assessore regionale alla Salute Silvio Paolucci, sul decreto che trasferisce l’attività della clinica Villa Pini di Chieti.

"Sono sconcertato dalla risposta e dalle presunte rassicurazioni dell'assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci. Infatti, dopo giorni di polemica ritiene di intervenire collegando il mio ruolo di assessore (peraltro all'Agricoltura) terminato nel maggio 2014, con il decreto Lorenzin n. 70 del 02.04.2015 (pubblicato G.U. n. 127 del 04.06.2015) e già questo basterebbe per etichettare la sua malafede politica”, afferma Febbo, che conclude la nota ponendo all'assessore Paolucci una serie di domande chiedendone all'assessore una risposta: "il trasferimento di ben 142 posti dalla provincia di Chieti a quella di Pescara non produce squilibrio territoriale in termini di assistenza? Lo squilibrio nel trasferimento di posti letto nel privato ha ripercussioni sulla sanità pubblica? Come faceva una clinica a conoscere in maniera così dettagliata e particolare il decreto ben 7 giorni prima della sua emanazione? E ancor prima, cioè nel mese di novembre 2015, vista la sua richiesta di inizio lavori, che iniziasse tutto l'iter che ha portato al decreto dell'11 gennaio 2016? E' legittimo che i trasferimenti di reparti, personale e (forse) dei malati sia iniziato prima della firma del decreto? E' legittimo che si dia attuazione al decreto prima del rilascio delle autorizzazioni comunali di cui all'art. 4 della L.R. 32/2007?".

25 Gennaio 2016

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