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Calabria. Caos in Regione su ricorsi contro decreto Scura. Oliverio fa pulizia tra dirigenti e avvocatura

L’avvocatura della Regione avrebbe deciso di difendere davanti al Tar il decreto sul riordino ospedaliero nonostante la decisione della Giunta opporsi allo stesso decreto. L'ira di Oliverio, che dispone l'immediata rotazione dei dirigenti regionali all'interno del Dipartimento Salute e la sostituzione del coordinatore dell'Avvocatura.

31 MAG - Tensione alle stelle in Regione Calabria, a causa del caos creato intorno al ricorso contro il Decreto n.30 del Commissario per il Piano di rientro nella sanità, Massimo Scura. Dopo che il presidente della Regione, Mario Oliverio, aveva annunciato la volontà della Giunta di dare mandato all’avvocatura regionale di presentare davanti al Tar un ricorso avverso al decreto, così come già fatto da diversi Comuni, arriva la notizia che la stessa avvocatura si è costituita davanti al Tar in difesa dello stesso decreto e, nei fatti, contro la Regione.

Secondo quanto riferito dal Corriere della Calabria, infatti, l’Avvocatura regionale riterrebbe che il ricorso presentato dai Comuni contro il decreto di riordino della rete ospedaliera deve essere rigettato “perché assolutamente inammissibile nonché infondato” e la richiesta di sospensiva respinta “per carenza dei presupposti di legge”. Nella motivazione citata dal Corriere della Calabria l'avvocatura regionale evidenzierebbe, peraltro, come il decreto di Scura sia “un atto non definitivo ma di carattere programmatorio e, per espressa previsione dello stesso, suscettibile di continuo aggiornamento”.

Un caos totale per risolvere il quale la Regione ha diffuso domenica una nota a nome dell'Avvocatura regionale in cui si spiegava che, “nel rispetto delle decisioni assunte dalla Giunta, presenterà, nei prossimi giorni, il ricorso della Regione, davanti al Tar, avverso il Decreto n. 30 di riordino della rete ospedaliera emesso dal Commissario per il Piano di rientro nella sanità” e chiariva che “per quanto riguarda i ricorsi che vengono proposti contro i provvedimenti del Commissario, essi sono, normalmente, notificati anche alla Regione. In tali casi, l'Avvocatura regionale, salvo che il Dipartimento regionale ‘Tutela della salute’ non chieda una difesa del provvedimento impugnato, si costituisce con una memoria meramente formale, al solo fine di ricevere le comunicazioni della cancelleria, relativamente alla fissazione delle udienze. Infatti, la difesa dei provvedimenti del Commissario ‘ad acta’ spetta, per legge, all'Avvocatura dello Stato che lo rappresenta e difende in giudizio, essendo il Commissario un Organo statale e non regionale”.

Ma evidentemente la questione va ben oltre quanto descritto nella nota, già che nel pomeriggio di ieri la Giunta regionale ha diramato una nuova nota in cui si afferma che “quanto verificatosi per alcune costituzioni in giudizio è il risultato di una serie di eventi e circostanze che evidenziano il maldestro tentativo di ribaltare la chiara e manifesta volontà del governo regionale, utilizzando, allo scopo, documenti né sottoscritti, né condivisi dal Dirigente generale del Dipartimento, impropriamente, da parte dell'Ufficio del Commissario a sostegno della legittimità del Dca (Decreto commissariale ad acta) n.30. Tali eventi, che saranno rappresentati all'Autorità giudiziaria, per ogni eventuale iniziativa, non modificano la volontà del Presidente Oliverio e della Giunta regionale di contestare, in ogni sede, la legittimità del Decreto n. 30 che sarà ribadita, a partire dall'udienza di domani, davanti al Tar Calabria”.

La nota della Giunta spiega inoltre che “alla luce di tutto ciò, è stata disposta l'immediata rotazione dei dirigenti regionali all'interno del Dipartimento ‘Tutela della salute’, nonché la sostituzione del coordinatore dell'Avvocatura regionale” e ribadisce che “la Regione, in coerenza con quanto affermato dal Presidente Mario Oliverio, aderirà, formalmente e processualmente, alla richiesta di annullamento del Decreto del Commissario ‘ad acta’ per il ‘Piano di rientro’ dal debito sanitario n.30 di approvazione della rete ospedaliera, avanzata davanti al Tar Calabria da numerosi comuni calabresi”.

31 maggio 2016
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