Mancano 140 medici di Pronto Soccorso. Da Simeu 10 proposte per rispondere all’emergenza

Mancano 140 medici di Pronto Soccorso. Da Simeu 10 proposte per rispondere all’emergenza

Mancano 140 medici di Pronto Soccorso. Da Simeu 10 proposte per rispondere all’emergenza
La Società Italiana Medici ed Infermieri dell’Emergenza-Urgenza avverte: “Senza immediati interventi si va verso il collasso del sistema. Già oggi mancano medici, ma in futuro la situazione rischia di peggiorare: dalle scuole di specializzazione non escono abbastanza medici e i concorsi indetti da Regione e Aziende spesso vanno deserti

Programmazione delle piante organiche in base alle effettive necessità di servizio; stabilizzazione delle forme di lavoro convenzionato; creazione di percorsi di formazione-lavoro, ai fini dell’assunzione a tempo indeterminato; riconoscimento di indennità economiche per il disagio dei professionisti in prima linea; valorizzazione del merito con possibilità di progressione di carriera e la tesaurizzazione dell’esperienza di servizio, da impiegare in attività didattiche ed ottimizzazione di percorsi diagnostico-terapeutici.

Sono alcune delle proposte avanzate dalla Società Italiana Medici ed Infermieri dell’Emergenza-Urgenza (Simeu) dell’Emilia Romagna per ovviare alla carenza degli organici di Pronto Soccorso.

Le proposte sono contenute in un documento condiviso con i direttori di tutti i Pronto Soccorso regionali e con le principali sigle sindacali (Anaao-Cgil-Cisl-Anpo-Cimo-Fimmg ES).

La situazione dei Pronto Soccorso dell’Emilia Romagna, avverte Simeu, è grave.

Ogni anno si registrano circa 1.800.000 accessi su 4.000.000 di abitanti; da una rilevazione effettuata dalla Regione nel 2018, sono 824 i medici che fanno fronte a questa enorme mole di lavoro; di essi risultano sottoposti a forme di contratto “precario” circa il 30%. Inoltre, allo stato attuale, per coprire i turni necessari nelle strutture di Emergenza Urgenza risulterebbe ancora una carenza di 140 medici.

Questa situazione, già fonte di notevole difficoltà e sovraccarico di lavoro per i professionisti del settore, prosegue Simeu, appare in rapido peggioramento con il rischio che si renda necessaria la riduzione dei servizi offerti ai pazienti.

La Regione e le Aziende, in risposta a queste problematiche hanno aumentato recentemente il numero di concorsi per assunzione ed incrementato il numero regionale di borse di studio disponibili per la Scuola di Specialità in Medicina d’Emergenza-Urgenza. Ma il numero di neo-specializzati risulta ancora troppo basso rispetto alle necessità, soprattutto nel confronto con altre scuole specialistiche. E spesso i concorsi per assunzione incontrano scarso interesse.
In tal modo, il sistema va incontro a un concreto rischio di non essere in grado di rispondere al fabbisogno della popolazione.
 
“Con le proposte avanzate – conclude la società scientifica – intese come base di confronto tra gli organismi preposti e le rappresentanze sindacali, Simeu ha inteso offrire un contributo tecnico per arginare gravi problemi che, se non adeguatamente affrontati, rischiano di compromettere a breve servizi indispensabili per i cittadini e corretto utilizzo delle risorse sia del territorio che delle aziende ospedaliere”.
 

17 Aprile 2018

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