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Responsabilità professionale. Orfini (PD): “Teniamo molto a legge. Il Partito Democratico garantirà iter di approvazione”


L'impegno assunto oggi dal presidente Dem durante la conferenza stampa di presentazione del ddl Gelli, già approvato dalla Commissione Affari Sociali della Camsera e che ora, dopo il nulla di fatto per il suo inserimento in Stabilità, riprenderà il cammino parlamentare.  Il relatore Gelli (Pd): “C'è condivisione dell'impianto da parte del Pd e del Governo”

14 DIC - “Teniamo molto a questa legge e garantisco l'impegno del Pd nel portare avanti il percorso legislativo e affinché l'approvazione del testo avvenga in tempi ragionevoli". Queste le parole del presidente del Partito Democratico Matteo Orfini in merito all'iter parlamentare della Pdl sulla responsabilità professionale del personale sanitario, il cui testo è stato presentato oggi a Palazzo Valentini davanti ad una platea di operatori sanitari della Capitale.
 
Questa legge "è un primo punto di equilibrio importante" tra i vari interessi in campo, quelli dei medici, dei pazienti e delle strutture, ha aggiunto Orfini. “Dopo tanti anni una risposta sulla responsabilità era tra le più attese – ha detto Giuseppina Maturani, vice Presidente del gruppo Pd al Senato. Non solo dai professionisti ma credo che una norma equilibrata riuscisse a riannodare dialogo tra sanità e cittadini fosse un obiettivo importante, attesa da tutto il Paese”. Impegno a portare avanti il Ddl anche da Luigi Zanda, presidente del gruppo Pd Senato che ha manifestato "l'impegno a facilitare anche in Senato il percorso della legge".
 
Tornando poi alla proposta di legge sulla responsabilità del personale sanitario “c'è condivisione dell'impianto da parte del Pd e del Governo” e “speriamo di approvarla entro primavera”. Ha assicurato Federico Gelli, relatore della pdl approvata in Commissione Affari Sociali della Camera. "Ho parlato col ministro Boschi delle tempistica - aggiunge - avendo rassicurazioni della volontà a procedere celermente. C'era l'ipotesi dell'emendamento in legge di Stabilità. Anche se non ci sarà, ho chiesto garanzia che il progetto vada avanti".

Il Ddl specifica il responsabile sanità del Pd, "è iscritta all'ordine del giorno nell'Aula della Camera per domani ma probabilmente la discussione non inizierà prima di gennaio". Con questa Legge "il cittadino non perde nessun diritto" e "non è un salvacondotto per i medici" ma ha l'obiettivo di "agevolare l'iter di risarcimento e arginare il contenzioso". Prima di avviare il contenzioso per un danno subito durante le cure, il paziente danneggiato avrà due possibilità per avere risposte in tempi rapidi. "La prima è tentare la conciliazione tramite la nomina di un perito. La seconda è l'azione diretta sulla compagnia di assicurazioni che assicura la struttura in cui si è verificato il danno. Infine, ci sarà sempre la possibilità di intentare una causa legale". Introduce inoltre una copertura assicurativa obbligatoria, cosa che sembrerebbe scontata ma "ci sono strutture, pubbliche e private, che ancora non la hanno".
In ogni caso ha garantito Gelli la “proposta approvata non è quella definitiva” e ha poi precisato che la norma sugli audit. “Non sono stato contento. Gli audit per poter funzionare devono essere secretati e speriamo di riuscire a modificare il testo”. Altra modifica annunciata è quella sulla rivalsa.
 
Gelli ha poi fatto anche un cenno all’emendamento sulle assunzioni. ”Stiamo riformulando l'emendamento per garantire la possibilità che, con l'inizio dell'anno, le regioni possano avviare campagne di assunzioni di personale” e per il quale stanno “cercando le risorse”.
L'emendamento a cui il Governo sta lavorando prevede “che le regioni pianifichino entro febbraio il fabbisogno di assunzioni rispetto alla copertura h24 dei servizi. Quindi, entro la data che verrà definita, avranno la possibilità di indire concorsi che dovrebbero essere espletati entro fine 2016”, aggiunge. Per coprire le esigenze nel range di tempo che intercorre da ora al momento delle vere e proprie assunzioni, "sono previsti contratti a tempo determinato o precario".
 
Le previsioni sono ottimistiche ma "finche non lo vedo approvato non sono sicuro", aggiunge, "stanno cercando le risorse", spiega. Salterà, infatti, per motivi tecnici, l'emendamento che avrebbe dovuto garantire i fondi, recependo parte della proposta di legge sulla responsabilità del personale sanitario e generando così risparmi dalla riduzione della medicina difensiva generata dal contenzioso medico legale. "La materia - spiega Gelli - era troppo specifica per essere e inserita in una legge di Stabilità. Inoltre "era difficile quantificare i risparmi che ne sarebbero derivati".
 
Tornando al Ddl sulla Responsabilità è intervenuto il vicepresidente dell’Ordine dei medici di Roma Giuseppe Lavra che ha “apprezzato il Ddl” anche se ha evidenziato criticità sugli audit auspicando che essi siano secretati all’autorità giudiziaria. Occorre poi definire meglio “il concetto di colpa grave”. E poi sulle linee guida: “Non si possono applicare acriticamente”.
 
Anche Ausilia Pulimeno, presidente Collegio Ipasvi Roma ha commentato positivamente il provvedimento evidenziando criticità sugli audit e sul fatto che l’attività di gestione del rischio sanitario non sia solo prerogativa dei camici bianchi: “Ci sono esperti anche non medici”.
 
Il senatore del Pd Amedeo Bianco ha poi precisato che il Ddl è “una proposta equilibrata il cui punto di partenza è la sicurezza delle cure. Una proposta necessaria dovuta all’ipertrofico contenzioso medico esploso nell’ultimo decennio”.
 
“È una proposta equilibrata, ma migliorabile”, ha affermato la senatrice del Pd Annalisa Silvestro che ha evidenziato come occorre lavorare in sinergia”.

14 dicembre 2015
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