Decreto vaccini. Resta l'obbligo per 10 vaccinazioni. “Consigliate”, invece, anti-meningococco B, anti-meningococco C, anti-pneumococcica e anti-rotavirus. Ecco il nuovo emendamento PD in commissione Sanità
di G.R.
Il testo 2 dell'emendamento della relatrice Patrizia Manassero (Pd) è il frutto di una mediazione che ha chiamato in causa lo stesso Istituto superiore di sanità. Nel testo si spiega inoltre che, entro 10 giorni dall'entrata in vigore del decreto, e successivamente ogni sei mesi, il ministero della Salute dovrà fornire indicazioni operative per l'attuazione della misura in base alla quale le Regioni "assicurano l'offerta attiva e gratuita" delle 4 vaccinazioni "consigliate". IL TESTO
04 LUG - Resta fermo l'obbligo per 10 vaccinazioni, ma a queste ora se ne aggiungono 4 "consigliate": anti-meningococco B, anti-meningococco C, anti-pneumococcica e anti-rotavirus. Il loro inserimento, seppur come "consigliate", ha l'intento di rafforzare con norma di legge la raccomandazione già contenuta nel Nuovo Piano nazionale vaccini. Anche se in questo caso non sono previste sanzioni, le Asl saranno in ogni caso obbligate a fare promozione attiva per questi 4 vaccini vaccini È quanto previsto dal testo 2 dell'emendamento al decreto vaccini presentato poco fa in commissione Sanità al Senato dalla relatrice
Patrizia Manassero (Pd).
Ricordiamo che le vaccinazioni obbligatorie resterebbero queste:
- anti-poliomielitica;
- anti-difterica;
- anti-tetanica;
- anti-epatite B;
- anti-pertosse;
- anti-Haemophilus influenzae tipo b;
- anti-morbillo;
- anti-rosolia;
- anti-parotite;
- anti-varicella.
Il nuovo testo è il frutto di una medizione che ha chiamato in causa lo stesso Istituto superiore di sanità. Nell'emendamento si spiega inoltre che,
entro 10 giorni dall'entrata in vigore del decreto, e successivamente ogni sei mesi, il ministero della Salute, sentito l'istituto superiore di sanità, "fornisce indicazioni operative per l'attuazione" della misura in base alla quale le Regioni "assicurano l'offerta attiva e gratuita" dei vaccini "consigliati" anti-meningococcica B e C, anti-pneumococcica e anti-rotavirus.
Le indicazioni del ministero dovranno anche tener conto della verifica dei dati epidemiologici e delle coperture vaccinali raggiunte, effettuta dalla commissione per il monitoraggio dell'attuazione del decreto vaccini.
Confermata, infine, la misura per la quale, sulla base della verifica dei dati epidemiologici e delle coperture vaccinali raggiunte, il Ministero della Salute, con decreto da adottare decorsi tre anni dalla data di entrata in vigore della legge, e successivamente
con cadenza triennale, potrà disporre la cessazione dell'obbligatorietà per una o più delle vaccinazioni per morbillo, rosolia, parotite e varicella.
Tutte le vaccinazioni previste dal decreto sono già contenute dal Nuovo Piano nazionale vaccini
pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 18 febbraio.
Giovanni Rodriquez
04 luglio 2017
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