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Coronavirus. Lockdown fino al 3 maggio, poi si vedrà. Conte firma Dpcm: “Le misure di contenimento stanno funzionando. Sarebbe un pericolo cedere adesso”. E sul Mes: “Non ho cambiato idea, Italia insiste su Eurobond”


"Se cedessimo ora, potremmo perdere tutti i risultati positivi ottenuti. Sarebbe una grande frustrazione per tutti e saremmo costretti a ricominciare da capo". Rispetto al testo precedente è stata inserita qualche apertura: dal 14 aprile riapriranno cartolibrerie, librerie e negozi per neonati. Lo stesso avverrà per qualche altra attività produttiva come la silvicoltura e varie attività forestali. Annunciata attivazione di una nuova task force che affiancherà il Cts e che sarà guidata dall'ex AD di Vodafone Vittorio Colao. IL TESTO DEL DPCM

10 APR - "Proroghiamo le misure restrittive fino al 3 maggio. È stata una decisione difficile ma necessaria per la quale mi assumo tutta la responsabilità politica. I risultati della curva dei contagi sono incorraggianti. Ci sono evidenze che dimostrano come le misure di contenimento attuate stanno funzionando. Proprio per questo non possiamo vanificare gli sforzi fin qui compiuti. Se noi cedessimo ora, potremmo perdere tutti i risultati positivi ottenuti. Sarebbe una grande frustrazione per tutti e saremmo costretti a ricominciare da capo".
 
Così il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in conferenza stampa a Palazzo Chigi annunciando il nuovo dpcm che estende il lockdown fino al prossimo 3 maggio.
 
"Dovremo mantenere le misure di distanziamento sociale per Pasqua, per il 25 aprile così come per il 1 maggio. Siamo tutti impazienti di ripartire. L'auspicio è che dopo il 3 maggio lo si possa fare con cautela e con qualche gradualità - ha spiegato il premier -. Dipenderà tutto dal nostro comportamento".
 
"La proroga che disponiamo con questo nuovo Dpcm vale anche per le attività produttive - ha aggiunto Conte -. Continuiamo a mettere la tutela della salute al primo posto, ma proviamo a ponderare tutti gli interessi in campo. Ci sta infatti molto a cuore anche la tenuta del nostro tessuto produttivo. L'obiettivo è allenatare il prima possibile le misure restrittive per le attività produttive in modo da far ripartire il motore del Paese. Ma non possiamo farlo già ora. Se anche prima del 3 maggio si verificassero le condizioni, cercheremo di provvedere di conseguenza".
 
"Rispetto al testo precedente abbiamo inserito ora qualche piccola variazione: dal 14 aprile riapriranno cartolibrerie, librerie e negozi per neonati. Qualche altra attività produttiva come la silvicoltura e varie attività forestali. Il lavoro per la Fase 2 è già partito, non possiamo aspettare che virus scompaia del tutto dal nostro territorio. Superata la fase acuta, dovendo convivere con il virus. Stiamo lavorando a un programma che poggia sud ue pilastri: un protocollo di sicurezza per i luoghi di lavoro e la costituzione di un gruppo di esperti che si avvarrà di varie professionalità. Questo gruppo dialogherà con il CTS in modo da avere possibilità di modificare anche logiche dell'organizzazione del lavoro. Dobbiamo inventarci e proporre nuovi modelli organizzativi lavorativi che tengano nella dovuta considerazione anche la qualità della vita. Questo nuovo gruppo (vedi elenco) sarà presieduto da Vittorio Colao".
 
Sarà dunque l'ex amministratore delegato di Vodafone a guidare la task force composta da giuristi, economisti ed altri esperti, incaricata dal Governo di studiare le ricette per uscire dalla crisi determinata dall’emergenza Coronavirus.
 
"Già lo scorso marzo abbiamo siglato un Protocollo per sicurezza luogo, quella è la nostra Bibbia da cui ripartire. I nostri tecnici lo stanno rafforzando in modo da consentire appena possibile una ripresa in tutta sicurezza delle attività produttive. Dipenderà dal comportamento di tutti noi, dai datori di lavoro come dai comportamenti dei lavoratori, se sistema produttivo potrà riavviarsi a pieno regime in condizione di siurezza. Dobbiamo contenere R0 al di sotto del valore 1. Non possiamo permetterci una ricrescita della curva di contagio. Dobbiamo capire anche come incentivare gli spostamenti evitando mezzi che possano creare affollamenti pericolosi", ha proseguito il premier.
 
Poi sulla questione europea ha spiegato: "Saranno necessari 1500 miliardi per affrontare questa emergenza europea. Il nostro strumento privilegiato è l’Eurobond. Il Mes è uno strumento inadeguato per affrontare l'attuale situazione di emergenza". Poi una stoccata a Salvini e Meloni: "Sul Mes si è avviato dibattito importante. Vi assicuro che il Governo troverà l'opportunità per interloquire tempestivamente con il Parlamento. Altrettanto importante, però, è che questo dibattito si sviluppi con chiarezza e senza falsità. Il Mes, esiste dal 2012, non è stato istituito o attivato ieri come falsamente e irresponsabilmente è stato dichiarato da Matteo Salvini e Giorgia Meloni". 
 

 
Le fabbriche e negozi che potranno aprire secondo il nuovo Dpcm:
 
NEGOZI
Commercio di carta, cartone e articoli di cartoleria
Commercio al dettaglio di libri
Commercio al dettaglio di vestiti per bambini e neonati
 
FABBRICHE:
Silvicoltura ed utilizzo aree forestali
Fabbricazione di radiatori e contenitori in metallo per caldaie per il riscaldamento centrale
Fabbricazione di utensileria ad azionamento manuale; parti intercambiabili per macchine utensili
Fabbricazione di imballaggi leggeri in metallo
Fabbricazione di batterie di pile e di accumulatori elettrici 
Commercio all’ingrosso di carta, cartone e articoli di cartoleria
Attività delle agenzie di lavoro temporaneo (interinale) nei limiti in cui siano espletate in relazione alle attività di cui agli allegati 1, 2 e 3 del presente decreto
Cura e manutenzione del paesaggio, con esclusione delle attività di realizzazione
Altri servizi di sostegno alle imprese limitatamente all’attività relativa alle consegne a domicilio di prodotti 

10 aprile 2020
© Riproduzione riservata

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