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Anaao: “Ora non ci sono più scuse. Subito i contratti per medici e dirigenti sanitari del Ssn”


24 GIU - "Da oggi il governo è fuori dal perimetro della legittimità costituzionale. Come volevasi dimostrare - ha commentato il Segretario Nazionale Anaao Assomed, Costantino Troise - la Corte Costituzionale ha sancito la illegittimità di un blocco della contrattazione collettiva per il lavoro pubblico lungo 6 anni fino ad assumere le caratteristiche di un provvedimento strutturale. Altro che provvisorio, di proroga in proroga, governi di vario colore, non hanno evitato la coazione a ripetere una scelta politica che fa pagare al costo del lavoro pubblico il prezzo più alto sull’altare del risanamento dei conti. Otto miliardi di euro che fanno fatto dei medici e dirigenti sanitari gli unici cittadini che hanno saldato il proprio conto del debito pubblico".
 
"Una scelta - prosegiue la nota - che ha travolto destino e mission del servizio sanitario, abbandonato nelle spirali di un federalismo di abbandono, avviato ad una privatizzazione strisciante che prelude ad un sistema duale destinato ad essere povero per i poveri. Il taglio dei posti letto e delle piante organiche che hanno fatto crescere le liste di attesa e provocato la crescita della spesa privata di 1 miliardo in un anno, fino alla cifra record dei 33 miliardi, l’attacco alle stesse prospettive di carriera dei medici e dirigenti sanitari, lo scippo extra legem dei loro fondi contrattuali, hanno costituito una miscela che manda un messaggio devastante ai lavoratori pubblici, la assenza di gratificazione professionale ed economica dentro i confini pubblici, per il presente e per il futuro".
 
"Lo abbiamo detto fino alla noia. Il Governo - sottolinea Troise - può decidere la entità del finanziamento dei contratti pubblici ma non di fuggire dalla contrattazione, rinunciando anche alla possibilità di usarla come strumento di controllo della spesa e di riduzione degli sprechi. Una scelta sciagurata che non ha pagato nemmeno dal punto di vista elettorale, figlia di una demonizzazione dei lavoratori pubblici, contro i quali si sono prodotti molti provvedimenti legislativi, che ha fatto di ogni erba un fascio, alimentando luoghi comuni sul numero dei dipendenti e sul loro costo. Era proprio necessario che intervenisse la Corte?".
 
"Finiti gli alibi, Medici e dirigenti sanitari dipendenti del SSN - conclude l'Anaao - si aspettano una celere volontà riformatrice che riammetta la parola contratto, nazionale e decentrato, nella agenda e nel linguaggio della azione di governo. Ne va anche del futuro della sanità pubblica".

24 giugno 2015
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