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La proposta Fnco per i Corsi di Laurea in Ostetricia


19 MAG - Ecco la proposta per la riforma dei Corsi di Laurea in Ostetricia presentata dalla Federazione dei Collegi ostetrici (Fnco) in occasione del 32° Congresso nazionale Fnco, svolto dal 19 al 21 maggio a Bologna.
 

 

Art.1

Denominazione del corso e classe di laurea di appartenenza
È istituito il corso di laurea in Ostetricia. Il corso appartiene alla classe delle lauree in “Professioni sanitarie infermieristiche e professione sanitaria ostetrica/o” (classe L/STN/1) e si svolge nella Facoltà di Medicina e Chirurgia.
Il laureato in Ostetriciaè il professionista sanitario cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanità 14 settembre 1994, n. 740 e successive modificazioni ed integrazioni e dal Codice Deontologico della Fnco del 2010.

 

Art. 2

Obiettivi formativi qualificanti
Il laureato in Ostetriciaè responsabile dell’assistenza ostetrica, ginecologica e neonatologica, preventiva, curativa, palliativa e riabilitativa, di natura tecnica, relazionale ed educativa.
Le sue funzioni sono promozione, educazione, tutela della salute della donna, della coppia, del bambino e della collettività; assistenza, educazione terapeutica, gestione, formazione, ricerca e consulenza. In specifico, promuove e diffonde la cultura della salute globale, sessuale e riproduttiva nella collettività, progetta e realizza, in collaborazione con altri professionisti, interventi formativi ed educativi rivolti al singolo, alla sua famiglia ed alla collettività; identifica i bisogni di salute della donna, della madre, del bambino e della famiglia e formula obiettivi di assistenza pertinenti e condivisi; pianifica, gestisce e valuta gli interventi assistenziali avvalendosi, ove necessario, del personale di supporto; garantisce la corretta applicazione delle prescrizioni diagnostico-terapeutiche; svolge attività di autoformazione e di formazione nei confronti di studenti, personale di supporto e neo assunti; sviluppa attività di ricerca finalizzate alla produzione di nuove conoscenze per il miglioramento continuo della qualità delle cure; favorisce azioni di integrazione professionale e partecipa ai gruppi di lavoro interdisciplinari per l’assistenza del cittadino; fornisce consulenza per lo sviluppo dei servizi cura, riabilitazione e salvaguardia della salute della donna e della collettività , espletando le funzioni individuate dalle norme istitutive del relativo profilo professionale nonché dello specifico codice deontologico, utilizzando metodologie di pianificazione per obiettivi dell'assistenza alla donna nelle diverse fasi del ciclo vitale, della coppia, del bambino e dell’intera collettività. 
 

Art. 3
Il Corso di Laurea in Ostetricia si propone il conseguimento degli obiettivi formativi specifici di seguito definiti:

  1. fornire informazioni e dare consigli alla gestante, alla coppia nel percorso nascita (aver partecipato attivamente alla preparazione di donne/coppie ad almeno 4 incontri sull’accompagnamento alla nascita) anche nei confronti dell’utenza straniera nel rispetto delle specificità culturali;
  2. identificare i bisogni socio-sanitari della donna gravida fornendo ogni supporto informativo-educativo che miri a rimuovere situazioni di disagio di fragilità in presenza di tossicodipendenza, stato di povertà, disabilità, etc;
  3. valutare i processi biologici/fisiologici di adattamento materno/fetale alla gravidanza attraverso l’applicazione delle semeiotica e della clinica ostetrica avvalendosi anche delle metodiche e degli strumenti di diagnostica clinica e strumentale (esami di laboratorio ed  ecografia office); identificare attraverso il bilancio di salute, i fattori di rischio ostetrico e le manifestazioni cliniche materno/fetali (visite a gestanti con almeno 100 esami prenatali);
  4. monitorare e valutare il benessere materno/fetale nella gravidanza fisiologica e a termine e nel travaglio di parto utilizzando le metodiche appropriate alle situazioni cliniche (auscultazione intermittente del BCF, cardiotocografia, ecc) e collaborando con lo specialista nella sorveglianza del benessere materno-fetale in corso di situazioni patologiche della gravidanza e del parto (sorveglianza e cura di almeno 40 partorienti sane e sorveglianza ed assistenza di almeno 40 gestanti, partorienti o puerpere in gravidanze patologiche o parti difficili;
  5. contribuire ad individuare, definire e organizzare l’assistenza ostetrica e ginecologica in regime ordinario ed in regime di emergenza ed urgenza secondo il criterio delle priorità garantendo la continuità assistenziale, attraverso l’ottimizzazione delle risorse umane e materiali;
  6. realizzare interventi assistenziali pianificati secondo l’adozione di Linee Guida e verificabili sulla base di evidenze scientifiche;
  7. praticare il parto normale quando si tratta di presentazione di vertex compresa se necessario, l’episiotomia; (aver svolto parte attiva in almeno 40 parti fisiologici o in almeno 30 a condizione che si partecipi ad altri 20 parti; aver partecipato attivamente ad almeno 5 parti con pratica di episiotomia e di sutura, o in assenza di casi, aver svolto opportune esercitazioni in forma simulata);
  8. praticare, in caso di urgenza, il parto nella presentazione podalica (aver partecipato attivamente ad almeno 2 parti podalici, o in assenza di casi, aver svolto opportune esercitazioni in forma simulata);
  9. valutare le manifestazioni cliniche connesse al puerperio fisiologico in regime di ricovero, nonché di assistenza domiciliare compresa la valutazione di neonati senza rilevanti patologie (aver partecipato attivamente all’esame di almeno 100 puerpere e neonati senza rilevanti patologie);
  10. valutare le manifestazioni cliniche connesse al puerperio patologico in regime di ricovero compresa la valutazione delle manifestazioni cliniche dei neonati pre e post termine di peso inferiore alla norma o con patologie varie (aver partecipato, durante il tirocinio, all’assistenza e cura di puerpere e neonati, compresi quelli pre e post-termine, di peso inferiore alla norma o con patologie varie);
  11. individuare precocemente le situazioni cliniche materne e fetali che necessitano il ricorso al parto operativo e/o cesareo e collaborare all’esecuzione dei parti operativi e del taglio cesareo conoscendone le tecniche e le indicazioni;
  12. collaborare alla pianificazione e all’esecuzione degli interventi relativi alla diagnostica prenatale invasiva e non;
  13. esaminare il neonato ed averne cura, prendere ogni iniziativa che s’imponga in caso di necessità ed, eventualmente, praticare la rianimazione immediata (aver partecipato durante il tirocinio in strutture di III livello alla sorveglianza e cura di almeno 25 neonati ricoverati in Terapia Intensiva Neonatale –Tin);
  14. pianificare interventi di informazione/formazione alla madre e alla famiglia relativamente alle sorveglianza della salute neonatale;
  15. rilevare, registrare e documentare le prestazioni diagnostico terapeutiche adottate secondo le modalità organizzative applicabili al contesto di riferimento;
  16. dimostrare di possedere competenze nell’ambito della comunicazione con la madre/coppia/famiglia, anche in caso di patologie e/o lutto neonatale;
  17. assicurare la corretta applicazione delle prestazioni diagnostico-terapeutiche, nel rispetto dei principi scientifici adattandole alla persona assistita, in relazione ai diversi problemi prioritari di salute in area preconcezionale, perinatale e neonatale;
  18. applicare il metodo scientifico nella ricerca e nella raccolta dei dati assistenziali e della letteratura scientifica per l’elaborazione di ricerche nei settori dell’assistenza ostetrica, ginecologica e neonatale;       
  19. dimostrare capacità di progettare, realizzare e valutare interventi formativi del personale di supporto, nonché di concorrere direttamente alla formazione e all’aggiornamento relativo al proprio profilo professionale, anche in riferimento al tirocinio clinico guidato degli studenti dei corsi universitari in ambito specifico;
  20. conoscere ed applicare i principi e le norme di ordine etico-deontologico e medico-legale e valutare il loro rispetto in ambito ginecologico-ostetrico-neonatale;
  21. riconoscere e rispettare il ruolo e le competenze proprie e degli altri operatori del team assistenziale, ai sensi della normativa vigente in materia di responsabilità e campi di azione propri dell’ostetrica/o, in autonomia e in collaborazione con altri operatori sanitari;
  22. dimostrare di conoscere e saper utilizzare almeno una lingua dell’Unione Europea, oltre l’italiano, nell’ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali;
  23. dimostrare di possedere abilità di counseling nei vari contesti professionali dell’area ostetrica, ginecologica e neonatale che permetta di sostenere una comunicazione efficace sia con gli utenti che con i collaboratori anche di fronte  a situazioni di disagio e fragilità;
  24. valutare il bilancio di salute della donna in relazione alle fasi della vita ed identificare le manifestazioni cliniche connesse al ciclo riproduttivo (es. menarca, telarca, menopausa e climaterio, ciclo mestruale ecc);
  25. identificare i bisogni fisici, psicologici e sociali della donna, per fornire risposte tecnico-scientifiche di competenza ed adeguate ai livelli di necessità, anche nei confronti dell’utenza straniera e nel caso di mutilazioni genitali e violenza sessuale;
  26. pianificare e realizzare l’assistenza ginecologica, sia in ambito chirurgico,con particolare riferimento alla patologia mammaria e dell’apparato riproduttivo nonché alla onco-ginecologia, alle alterazioni della statica pelvica, alla sterilità, all’infertilità, procreazione medicalmente assistita, alle malattie metaboliche ed alle malattie infettive ed attuare interventi di natura preventiva, curativa, riabilitativa e palliativa;
  27. pianificare e realizzare interventi di informazione/educazione/consulenza pre-concezionale, inerenti la pianificazione familiare, le malattie sessualmente trasmesse, il periodo della menopausa e la prevenzione delle patologie neoplastiche;
  28. collaborare alle indagini diagnostiche per le patologie benigne dell’apparato urogenitale femminile procedure chirurgiche tradizionali (anche nei contesti di emergenza-urgenza) ed innovative (mininvasiva e robotica) in area ginecologica.

 
Il corso formula i propri obiettivi formativi specifici in relazione ai “cinque descrittori di Dublino” in base ai quali sono anche definite le modalità e gli strumenti didattici per la verifica dei risultati attesi.
 
 

 
Proposta Fnco di 17 insegnamenti in applicazione del D.M. 270/2004

1

Counseling e la relazione di aiuto

2

Ostetricia basata sulla medicina dell’evidenza

3

Scienze ostetrico-ginecologiche applicate e alla prevenzione, alla educazione/promozione della salute nella famiglia e nella comunità

4

Organizzazione e gestione dei processi assistenziali

5

Assistenza neonatale, pediatrica e sostegno all’allattamento

6

Scienze morfologiche funzionali

7

Promozione della salute e della sicurezza

8

Assistenza al parto e al puerperio

9

Scienze biomolecolari

10

Medicina materno fetale

11

Emergenze ostetriche-ginecologiche

12

Scienze ostetriche-ginecologiche di base e legislazione e deontologia professionale

13

Assistenza alla gravidanza e sorveglianza materno-fetale

14

Anestesia e analgesia ostetrica, farmacologia e tossicologia

15

Scienze medico-chirurgiche

16

Assistenza chirurgica ostetrico-ginecologica

17

Ginecologia, oncoginecologia e patologia mammaria

 

 

19 maggio 2011
© Riproduzione riservata

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