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L’allarme Enpam: dal 2016 quasi un milione d’italiani resteranno senza medico di famiglia


Queste le stime dell'ente di previdenza dei medici basate sul fatto che ogni medico oggi può assistere fino a 1.500 cittadini. Tra tre anni 1.499 medici di medicina generale andranno in pensione. Ma saranno rimpiazzati da meno di 900 giovani colleghi. E negli anni a venire andrà ancora peggio.

09 GIU - Fino ad ora si è sempre parlato di un futuro con meno medici. Ma questo futuro sta sempre più diventando il presente. E a fotografare questa realtà è l’Enpam, l’ente previdenziale dei medici e dei dentisti. Nel 2016,  secondo uno studio presentato dal'Ente in occasione della seconda edizione del Fimmg Progetto Giovani in corso a Gualdo Tadino, infatti, 1.499 iscritti al fondo di previdenza della medicina generale compiranno l’età del pensionamento (68 anni).  Nello  stesso  anno,  dalle  scuole  di  formazione  in medicina generale è prevista l’uscita di meno di 900 nuovi medici di famiglia (per il triennio 2013-2016 sono stati messi a bando 924 posti nelle scuole di formazione inmedicina generale. Non tutti i medici in formazione arrivano alla fine del percorso di studi).
 
“Nei  prossimi anni potremmo essere costretti a  chiamare specialisti e medici di  famiglia dall’estero  -  ha  dichiarato  il  presidente  della  Fondazione Enpam Alberto Oliveti  -.  Allo stesso  tempo  in  Italia migliaia di  laureati  in medicina  rischiano di non  avere  accesso ai percorsi di post  lauream perché, a causa dei tagli alle borse di studio, non viene messo a bando un numero sufficiente di posti nelle scuole di specializzazione e di formazione”.

Ma anche dopo il 2016 la forbice continuerà ad allargarsi. L’Enpam  sottolinea  che  il  numero  dei medici  di medicina  di  famiglia  che  andranno in pensione ogni anno continuerà a crescere anche dopo il 2016 e raggiungerà un picco nel 2022 (quando saranno quasi 4.900 gli iscritti al fondo della medicina generale a compiere l’età di 68 anni).

“Il nostro Paese avrebbe il dovere morale e civile di programmare la qualità e il numero dei professionisti  che  devono  assicurare  ai  cittadini  il  loro diritto  alla  salute  -  ha  dichiarato ancora  Oliveti  -.  Per  affrontare  questi  problemi  abbiamo  costituito  un  osservatorio  sul mercato del lavoro delle professioni sanitarie che si riunirà il 25 giugno prossimo”.

Alla  riunione,  che  terrà nella  sede  dell’Enpam a Roma, è prevista  la partecipazione dei rappresentanti  delle  professioni  e  delle  massime  autorità nel  campo  delle  politiche sanitarie, del lavoro e dell’università.
 

09 giugno 2013
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