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Rinnovo convenzioni. La Fimp dichiara lo stato di agitazione


Le perplessità delle Regioni sulla bozza per il rinnovo dell’Acn rischiano di mettere in discussione quanto concordato e aprire una fase di conflittualità. Chiamenti: "Ribadiamo la validità del documento firmato, contiene principi fondamentali per una rapida apertura del tavolo tecnico per il rinnovo dell’Acn.

30 MAR - L’acceso dibattito interno alle Regioni tuttora in corso, sviluppatosi in seguito alla firma del documento di indirizzo politico, siglato il 4 marzo scorso, rischia di mettere in discussione quanto concordato ed aprire una fase di conflittualità che non permetterebbe la ripresa della trattativa per il rinnovo della Convenzione.
Per questo la Federazione italiana medici pediatri dichiara lo stato di agitazione della categoria a supporto e difesa dei principi concordati nell’accordo siglato tra le organizzazioni sindacali della medicina convenzionata e il Presidente del Comitato Settore Claudio Montaldo. Una decisione maturata con una mozione approvata all’unanimità al termine del 42° Congresso Nazionale Fimp, svoltosi a Roma il 28-29 marzo 2015.
 
Un testo importante - ha dichiarato Giampietro Chiamenti Presidente Nazionale Fimp - a proposito dei contenuti del Documento firmato, che riconosce:
- l'Accordo Collettivo Nazionale come fonte legislativa che declina diritti e doveri delle parti, costituendo la cornice uniforme per perseguire l'omogeneizzazione su tutto il territorio nazionale della risposta ai bisogni di salute di bambini ed adolescenti;
- che l'Acn deve prevedere l'espletamento dell'attività convenzionata con modalità in forma singola e associata;
- le peculiarità dell'assistenza alla popolazione pediatrica e dei professionisti pediatri, nonché il valore del mantenimento della capillarità e degli attuali livelli organizzativi esistenti;
- la necessità per la Pediatria di principi organizzativi diversi da quelli previsti per la medicina generale;
- che l'Acn individui le quote da riferire ai fattori di produzione del singolo medico e del finanziamento di standard organizzativi più complessi, nel rispetto degli attuali livelli retributivi.
 
La Fimp ribadisce  quindi la validità del documento politico firmato e ritiene fondamentali i principi concordati per una rapida apertura del tavolo tecnico per il rinnovo dell’Accordo Collettivo Nazionale.
 

30 marzo 2015
© Riproduzione riservata

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