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Regioni e sindacati stringono sui contratti della dirigenza medica e sanitaria. In mattinata vertice anche sul comparto


E’ in corso l’incontro tra i rappresentati regionali e i sindacati della dirigenza. In mattinata c’è stato invece un incontro con i sindacati confederali sul comparto e sulle prospettive del fondo sanitario con particolare riferimento alle risorse per il personale. Bonaccini: "A passi spediti verso la chiusura dei contratti 2016-18 per la ‘dirigenza medico-sanitaria’".

21 GIU - “A passi spediti verso la chiusura dei contratti 2016-18 per la ‘dirigenza medico-sanitaria’ e delle ‘Funzioni locali’ ”, lo annuncia Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, al termine dell’incontro odierno con le organizzazioni sindacali, al quale hanno partecipato anche il presidente del Comitato di Settore Regioni-Sanità, Sergio Venturi (assessore Emilia-Romagna) e il coordinatore della commissione Salute della Conferenza delle Regioni, Antonio Saitta (assessore Piemonte).
 
“Il comitato di settore ha fatto un ottimo lavoro trovando la massima collaborazione nei sindacati che ha portato alla sottoscrizione definitiva dei due contratti per il personale dei livelli della sanità e delle funzioni locali il 21 maggio e che sono certo consentirà di arrivare rapidamente alla sottoscrizione dei contratti della dirigenza dei due comparti. Infine abbiamo deciso – ha concluso Bonaccini - di aprire un tavolo con i sindacati anche per affrontare i temi legati alla nuova legge di bilancio, non solo sulla parte contrattuale, ma anche sui temi delle politiche della salute, degli investimenti e dello sviluppo”.
 
“È stato un confronto a 360 gradi – ha spiegato Sergio Venturi – durante il quale abbiamo affrontato diversi temi cercando di tracciare un percorso ed un metodo di lavoro comuni per fissare le linee di contrattazione per i due comparti per il prossimo triennio. Sul tavolo anche la questione generale di un adeguato finanziamento del fondo sanitario e in particolare l’esigenza di superare il limite del tetto di spesa per il personale oggi ancorato all’1,4% rispetto alla spesa del 2004. Assolutamente condivisa anche l’idea di riprendere una politica per gli investimenti in sanità che oggi non ha più un riferimento finanziario nazionale. Inoltre ci siamo confrontati anche sulle possibilità di un lavoro comune sul fronte dei fondi integrativi”.
 
“Con le organizzazioni sindacali – ha aggiunto Antonio Saitta abbiamo condiviso la preoccupazione per il tema degli organici rispetto ai fabbisogni della sanità, con particolare riguardo ai medici specialisti, e l’esigenza di una governance delle politiche della salute che abbia l’obiettivo della valorizzazione e del rilancio della sanità pubblica”.
 
In rappresentanza delle Organizzazioni Sindacali hanno partecipato all’incontro di questa mattina: Franco Martini (Segretario Confederale CGIL), Serena Sorrentino (Segretario Generale Funzione Pubblica CGIL), Ignazio Ganga (Segretario Confederale CISL), Maurizio Petriccioli (Segretario Generale Funzione Pubblica CISL), Antonio Foccillo (Segretario Confederale UIL) e Michelangelo Librandi (Segretario Generale Funzione Pubblica UIL).
 
Subito dopo si è avviato invece il confronto con i sindacati della dirigenza medica e sanitaria. E al termine di questo seocndo incontro è ancora Bonaccini a parlare: “Bisogna accelerare per arrivare a chiudere il contratto della dirigenza medica, veterinaria, sanitaria e delle professioni sanitarie. E’ un’esigenza che oggi abbiamo cndiviso con le organizzazioni sindacali di rappresentanza della dirigenza del Ssn”.
 
Presenti sempre anche Venturi e Saitta, stavolta gli interlocutori delle Regioni sono stati i rappresentanti di: Anaao-Assomed, Cimo, Aaroi-Emac, Fp-Cgil medici e dirigenti Ssn, Fvm, Fassid, Cisl medici, Fesmed, Anpo-Ascoti, Uil Fp area medica e veterinaria.
 
“Occorre risolvere – ha spiegato Sergio Venturi - gli ultimi nodi relativi alla parte economica del contratto ed individuare alcune modifiche alla parte normativa che consentano di arrivare rapidamente alla sottoscrizione dell’ipotesi contrattuale e partire da subito con il ragionamento per la tornata contrattuale 2019-21 nella quale risolvere alcune questioni rilevanti come l’indennità di esclusività sulla quale è necessario un ulteriore approfondimento con il Governo, anche alla luce di quanto sarà possibile fare nell’ambito della prossima legge di bilancio. Provvedimento che dovrà comunque prevedere risposte anche ad altre tematiche, pure affrontate nel corso del confronto con le organizzazioni sindacali - legate alla carenza di personale nella sanità ed agli attuali vincoli in materia, non più conciliabili con l’esigenza di garantire i livelli essenziali di assistenza su tutto il territorio”.

21 giugno 2018
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