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Selezioni Dg. La Lombardia cancella il “quizzone”. Per il Pd “un pericoloso passo indietro”

“Dobbiamo applicare la norma nazionale che prevede la selezione esclusivamente per titoli e colloqui”, spiega l’assessore Gallera, annunciando la nomina di una commissione di valutazione esterna “assolutamente indipendente”. Per il consigliere Pizzul l’introduzione del “quizzone”, nel 2015, portò “per la prima volta a una scrematura importante dei candidati in base alle competenze dimostrate, con la bocciatura di diversi dirigenti rimasti in carica per anni”.

04 OTT - È polemica, in Lombardia, per la modifica della legge regionale quadro sulla sanità, licenziata lunedì dalla giunta Fontana, con cui la Regione si appresta a cancellare le procedure di selezione scritta e anonima degli ammessi al ruolo di direttori generali di ospedali e ATS, il cosiddetto “quizzone”.

“La Regione Lombardia ha deciso di mettere in discussione la selezione indipendente dei direttori generali delle strutture sanitarie lombarde. Non vorremmo si tornasse al metodo della spartizione pura, cancellando l'unico argine alla discrezionalità politica”, commenta in una nota il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Fabio Pizzul.

Per Pizzul l’introduzione del “quizzone”, nel 2015, “portò per la prima volta a una scrematura importante dei candidati alla direzione generale di ospedali e Asl in base alle competenze dimostrate, con la bocciatura di diversi dirigenti rimasti in carica per anni. Se il progetto di legge sarà approvato, la Regione avrà una discrezionalità molto ampia”, afferma Pizzu, che promette battaglia: “Ricordiamo ancora quando l'allora assessore leghista Bresciani rivendicava la nomina politica dei direttori generali. Fontana compie un passo nella direzione sbagliata e noi contrasteremo in commissione in Aula questa modifica. La terzietà e indipendenza della scelta, a partire dai componenti della commissione che dovrà selezionare i candidati, è un principio a cui non si può derogare”.

L'assessore al Welfare Giulio Gallera spiega, però, che per la selezione è necessario applicare la legge nazionale. “La legge Madia - replica Gallera - prevede espressamente ed esclusivamente che la nomina dei dg avvenga solo per titoli e colloqui. Il quizzone non è più previsto dalle leggi nazionali e non è quindi più legittimo prevederlo”.

“In questi giorni – ha quindi spiegato Gallera - stiamo nominando una commissione esterna, composta da professori universitari, che in maniera assolutamente indipendente valuterà i profili e gli esiti dei colloqui dei candidati. La trasparenza è assolutamente garantita”.

04 ottobre 2018
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