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Puglia. Piano ospedaliero. Emiliano va diritto: “È definitivo, divenga realtà effettiva”


Il parere contrario della commissione sulla delibera che recepisce il decreto ministeriale non è vincolante. E il presidente della Giunta decide che è il momento di andare avanti: “Terminato il lungo lavoro di approvazione del Piano. In alcuni casi le scelte che abbiamo fatto sono state dolorose. Ma dovevamo decidere e ci siamo presi la nostra responsabilità”.

23 GEN - Il parere contrario della commissione sulla delibera che recepisce il decreto ministeriale non è vincolante. E per il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, è arrivata l’ora di andare avanti, con o senza l’approvazione della Commissione Sanità.

“Il piano di riordino ospedaliero è diventato finalmente definitivo”, annuncia infatti in una nota. “Dopo un’analisi collettiva e partecipata durata esattamente un anno abbiamo finalmente terminato il lungo lavoro di approvazione del Piano che riconvertirà ospedali inutili, pericolosi, che consentivano il sottoutilizzo del personale, in moderne strutture di lungodegenza per malati cronici, in ambulatori diagnostici territoriali e in ospedali di comunità”, dichiara.

Per Emiliano “gli ospedali riconvertiti erano il frutto di scelte sbagliate del passato che avevano fatto aprire ospedali in molti comuni consentendo il moltiplicarsi inutile dei primari e dei reparti. Gli ospedali piccoli disperdono il personale che così viene sprecato, lasciando l'organico degli ospedali più efficienti senza adeguato rinforzo. Si aggiunga che solo grandi numeri per ricoveri ed interventi fanno l'efficienza di una struttura ospedaliera. Un punto nascita sotto 1000 parti all'anno (poco più di tre parti al giorno) non giustifica strutture aperte 24ore su 24 e mette a rischio le puerpere perché il personale non ha sufficiente esperienza dei casi più difficili. Analogamente avere punti nascita e pronto soccorso senza terapia intensiva e sala rianimazione era un rischio troppo grande per la salute dei pazienti. Anche queste strutture aperte 24 ore su 24 consentivano il sottoutilizzo di personale (anche dei preziosissimi ed introvabili anestesisti) a scapito dei pronto soccorso dei grandi ospedali, gli unici dotati dei reparti per gestire codici gialli e rossi, gli unici che giustificano davvero l'esistenza di un pronto soccorso”.

“Alcuni ospedali poi – prosegue Emiliano - sono stati classificati come ospedali di base. Sono ospedali essenziali con pochi reparti dotati di pronto soccorso. In alcuni casi le scelte che abbiamo fatto sono state dolorose. Stabilito che due ospedali vicini non possono essere entrambi di primo livello, è stato drammatico scegliere alle volte tra due strutture eccellenti decidendo se dovessero diventare di base o di primo livello. Condivido dunque il rammarico dei sindaci e dei sanitari i cui ospedali potevano aspirare ad una classificazione superiore. Ma dovevamo decidere e ci siamo presi la nostra responsabilità”.

Il presidente della Giunta rivolge quindi un ringraziamento “di cuore il Presidente della Commissione Salute Pino Romano per il lavoro eccellente svolto in questo anno. Mi auguro che revochi le sue dimissioni. Non è certo colpa sua se un paio di consiglieri di maggioranza hanno ceduto alla tentazione di fare battaglie a difesa dei loro ospedali. Non sempre si ha la forza di resistere alle provocazioni ed alle pressioni campanilistiche. E soprattutto ringrazio tutto il centrosinistra che compatto ha approvato il Piano di Riordino e lo ha difeso persino da questi incidenti di percorso. Siamo stati davvero bravi a chiudere con tante delicatezza ed attenzione un percorso così accidentato lasciatoci in eredità da un passato purtroppo tutt'altro che brillante. Andiamo avanti. Adesso il Piano divenga realtà effettiva. Buon lavoro a tutti!”, conclude Emiliano.
 
Emiliano è poi intervenuto di nuovo dopo il dibattito in commissione. Recuperare risorse finanziarie dalla spesa farmaceutica, spostare le risorse professionali dagli ospedali dove non servono in quelli dove sono necessarie. Sono questi i due punti richiamati dal presidente. Preannunciando controlli serrati il presidente ha detto che non è possibile per la Regione attingere ogni anno 50- 60 milioni dal bilancio autonomo per sopperire al disavanzo derivante dagli sprechi della spesa farmaceutica. Quindi controlli e sanzioni. Le risorse recuperate serviranno per finanziare innanzitutto le nuove assunzioni .

Emiliano ha poi evidenziato che per realizzare il riordino serve la solidarietà e la compattezza della maggioranza. Emiliano ha invitato i consiglieri a “guidare” i sindaci nei processi di riconversione previsti. “I passaggi successivi - ha precisato – vorrei che li facessimo insieme, giunta regionale e commissione sanità, meglio di come lo è stato fatto fino ad ora, garantendo anche il supporto di tutta la documentazione necessaria”.

23 gennaio 2017
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