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Piani di rientro. Sbloccati 1,9 mld. Ma aumento Irpef e Irap dietro l’angolo. L'ultima verifica

di Giovanni Rodriquez

Nonostante lo sblocco di risorse (per 6 Regioni su 8) deliberato lo scorso maggio le difficoltà restano. I fondi non cancellano i ritardi e le inadempienze che ancora riguardano quasi tutte le Regioni in deficit tranne l’Abruzzo. Per Calabria e Molise scatteranno gli aumenti delle addizionali. A rischio nuove tasse anche Piemonte e Puglia.

20 GIU - Si sono svolte ad aprile le ultime verifiche trimestrali per le otto Regioni italiane impegnate nei Piani di rientro. Completata l’istruttoria svolta dai Tavoli di verifica degli adempimenti connessi ai Piani di rientro dai deficit sanitari e verificato che sussistono i presupposti previsti dal decreto legge per erogare gli anticipi, il Ministro dell’Economia e delle Finanze ha erogato, nello specifico, per l’Abruzzo 118 milioni di euro, per la Calabria 411 milioni di euro, la Campania 287 milioni di euro, per il Lazio 540 milioni di euro, per il Molise 63 milioni di euro e per la Sicilia 500 milioni di euro. La notizia era già stata data lo scorso 24 maggio dal Governo e aveva creato non pochi attriti con le Regioni del Nord. Ma ora sono state pubblicate le sintesi dei verbali sul sito del Ministero. Risultanze che mostrano come nonostante l’ingente sblocco di risorse la strada per colmare i deficit è ancora lunga. Per Calabria e Molise scatteranno per il 2013 l’aumento delle aliquote addizionali Irpef e Irap. E questa misura potrebbe anche coinvolgere la Puglia e il Piemonte.
 
 
LAZIO. Nonostante i ritardi negli adempimenti e le notevoli criticità sbloccati 540 mln di spettanze residue
Per quanto concerne l’attuazione del Piano di rientro, i Tavoli hanno valutato quanto segue:
-in relazione alla bozza di Programma operativo 2013-2015 presentata dal Commissario pro-tempore hanno rilevato che la stessa presenta alcune criticità, e sono rimasti in attesa di ricevere un documento formalmente condiviso dal nuovo Commissario entro il 10 maggio 2013;
 
-in merito all’organizzazione della rete assistenziale hanno ritenuto non più procrastinabile procedere con la ricognizione dello stato di attuazione del decreto 80/2010, nonché stabilire l’effettivo fabbisogno sulla base del quale procedere alla rimodulazione dell’offerta ospedaliera, tenendo in considerazione le osservazioni ministeriali già espresse, nonché le disposizioni di cui al DL 95/2012, convertito in Legge 135/2012.  Poiché il processo programmatorio per risultare efficace deve essere proceduto da una capillare definizione del fabbisogno di tutte le aree di riferimento, i Tavoli hanno suggerito di definire le reti assistenziali complessivamente, in modo organico e definitivo, senza rinviare alcuni aspetti a successivi provvedimenti (es. post-acuzie).
 
-Hanno rilevato anche l’urgenza di provvedere alla completa attuazione alle reti assistenziali di specialità;
 
-hanno richiesto un aggiornamento sulla situazione degli atti aziendali delle Aziende;
con riferimento al settore del contenzioso, hanno chiesto di conoscere quali iniziative la struttura commissariale voglia intraprendere per governare in maniera adeguata il settore;
 
-in relazione alla rete laboratoristica, hanno ribadito il forte ritardo con cui la struttura commissariale sta procedendo, esortandola a monitorare costantemente quanto programmato e restando in attesa di ricevere il nuovo nomenclatore tariffario;
 
-in relazione alla rete dell’emergenza, sono rimasti in attesa di conoscere le modalità con cui la struttura commissariale intende assicurare la continuità del servizio, in ragione della risoluzione della convenzione tra ARES 118 e Croce Rossa Italiana;
 
-hanno evidenziato la necessità di acquisire un aggiornamento puntuale sullo stato di attuazione delle procedure di autorizzazione e accreditamento, esortando la struttura commissariale ad adoperarsi  affinché il processo venga concluso in tempi rapidi;
 
-in relazione ai rapporti con gli erogatori privati hanno confermato il permanere di criticità nella governance complessiva del settore. Inoltre, ancora una volta, hanno rilevato che il riscontro alle osservazioni ministeriali in modo parcellizzato e con molteplici relazioni non rende agevole la ricostruzione del quadro generale di riferimento. Hanno, altresì, evidenziato come le continue modifiche dei budget degli anni precedenti, intervenute successivamente all’entrata in vigore dei decreti di attuazione della Spending Review, rendono non chiaro il percorso di attuazione del DL 95/2012;
 
-hanno richiamato l’urgenza di procedere al rinnovo dei Protocolli d’Intesa con tutte le università, statali e non statali, nel più breve tempo possibile;
 
-in materia di personale hanno ribadito la necessità di predisporre un atto che indichi i criteri in base ai quali individuare le priorità e il fabbisogno di personale; in relazione alle violazioni causate dall’assunzione di personale in assenza di autorizzazione da parte del Commissario, hanno richiesto informazioni sulle iniziative che la struttura commissariale intende adottare;
 
-in tema di beni e servizi, hanno richiesto di conoscere gli esiti di quanto previsto in materia dal DL 95/2012;
 
-con riferimento alla Tessera sanitaria hanno chiesto il superamento delle criticità emerse;
 
-riguardo alla verifica degli adempimenti per l’anno 2011 hanno evidenziato la persistenza di diverse inadempienze;
 
I conti:
- chiesto al Commissario di attivarsi in merito al trasferimento al SSR delle ingenti risorse trattenute dal bilancio regionale  e hanno valutato che la Regione Lazio al IV trimestre 2012, presenta un disavanzo, comprensivo di rischio, di 660,864 mln di euro. Dopo le coperture fiscali di 808,682 mln di euro, residua un avanzo di 147,818 mln di euro.
 
Nonostante i ritardi e le criticità gestionali suindicate, in considerazione del risultato di gestione positivo dopo le coperture, e per non peggiorare ulteriormente la situazione di cassa già pesantemente gravata dall’ingente somma destinata al SSR trattenuta dal bilancio regionale, in considerazione anche di quanto disposto dal DL 35/2013, Tavolo e Comitato hanno valutato possibile l’erogazione alla Regione delle spettanze residue relative all’anno 2010 e precedenti, pari a 540 mln di euro.
 
CALABRIA. Sbloccati 411 mln di spettanze premiali per ripianare i debiti del passato. Ma per il 2013 aumentano le addizionali Irpef e Irap
I Tavoli  sono rimasti in attesa del Programma operativo 2013-2015, e hanno individuato quale data di scadenza il 10 maggio 2013.
Si è preliminarmente evidenziata la mancata trasmissione del documento complessivo di programmazione di tutte le reti assistenziali, richiesto nella precedente riunione di verifica, ribadito il persistere di ritardi e criticità nella riorganizzazione delle reti assistenziali e si è rinnovata la richiesta di fornire chiarimenti sul protocollo d’intesa con l’Università Magna Graecia.
Nel corso della riunione  è stata anche ribadita la necessità di modificare le Linee Guida sugli atti aziendali, tenendo conto delle indicazioni formulate dai Ministeri affiancanti.
In relazione all’accreditamento i Tavoli hanno chiesto che nel predisponendo programma operativo 2013-2015 vengano declinati gli impegni relativi alle procedure di accreditamento, in modo chiaro e con un cronoprogramma realizzabile, tenendo conto dei pareri ministeriali.
Relativamente ai rapporti con gli erogatori privati Tavoli hanno rilevato che le procedure per la definizione dei tetti e dei contratti con le strutture private accreditate non hanno recepito tutte le osservazioni dei Ministeri affiancanti.
Rispetto invece al Protocollo di intesa con l’Ospedale Bambino Gesù, i Tavoli hanno ritenuto che i DPGR 20/2012 e 32/2012 non possano essere valutati positivamente senza i necessari chiarimenti da parte dell’intera struttura commissariale.
Riguardo alla Fondazione Campanella i Tavoli hanno rilevato la necessità che si individui una posizione univoca da parte dell’intera gestione commissariale e che nel predisponendo programma 2013-2015 si trovi adeguata compatibilità della Fondazione con la programmazione regionale.  
Per l’erogazione  di prestazioni extra LEA si è evidenziato  che la stessa non è consentita se non dopo aver coperto adeguatamente l’erogazione dei livelli essenziali.
 
I conti:
Rispetto al risultato di esercizio 2012 la Regione Calabria a IV trimestre  presenta un disavanzo di 71,948 mln di euro. Dopo il conferimento delle coperture il risultato di gestione evidenzia un avanzo di 42,272 mln di euro.
In ragione, tuttavia, dei disavanzi pregressi di 200,166 mln di euro che non hanno trovato adeguata copertura, si sono realizzate le condizioni per l’applicazione degli automatismi fiscali previsti dalla legislazione vigente, vale a dire l’ulteriore incremento delle aliquote fiscali di IRAP e addizionale regionale all’IRPEF per l’anno d’imposta in corso, l’applicazione del blocco automatico del turn over del personale del servizio sanitario regionale fino al 31 dicembre del secondo anno successivo a quello in corso e l’applicazione del divieto di effettuare spese non obbligatorie per il medesimo periodo.
I Tavoli in considerazione della ormai conclusa ricognizione del debito 2007 e ante e del debito 2008, nonché in relazione ai tempi di pagamento dei fornitori che hanno superato i 950 giorni; dell’avvenuto miglioramento della tenuta delle scritture contabili e dell’attuazione del titolo II del decreto legislativo 118/2011 hanno valutato possibile erogare alla regione risorse premiali per complessivi 411 mln di euro.
Sulla base delle evidenze emerse durante la riunione i Tavoli hanno comunque denunciato il gravissimo ritardo negli interventi connessi all’erogazione delle prestazioni comprese nei livelli essenziali di assistenza ed hanno invitato il Commissario ad attuare tempestivamente ogni utile azione necessaria per garantire l’erogazione dei LEA in maniera uniforme sul territorio regionale.
 
 
MOLISE. Sbloccate spettanze residue per 66 mln e 55 mln di fondi Fas per il ripiano del buco del 2009. I conti però vanno male e per il 2013 scattano gli aumenti di Irpef e Irap.
In ordine allo stato dell’arte di attuazione del Piano di rientro e dei successivi Programmi operativi, si riportano le principali conclusioni:
 
-il progetto di Piano Sanitario Regionale è valutato positivamente;
 
-persistono le criticità  già più volte segnalate nel processo di riorganizzazione delle reti assistenziali;
 
-permane l’estremo ritardo con il quale si procede nella stipulazione dei contratti con le strutture private accreditate per i diversi setting assistenziali e la definizione del fabbisogno che non risulta  sufficientemente articolata in relazione alle diverse caratteristiche delle strutture di offerta né supportata da un’analisi della domanda, da rivedere anche alla luce degli standard e delle disposizioni normative introdotte con D.l.95/2012;
 
-per quanto attiene la sanità veterinaria si riscontrano notevoli margini di miglioramento; permane tuttavia la necessità di ulteriori interventi;
 
-non risultano aggiornamenti sullo stato di attuazione del DL 95/12 in materia di beni e servizi;
 
-è stata definitivamente approvata la direttiva per la redazione dell’atto Aziendale Asrem;
gli interventi contenuti nei quattro punti del mandato conferito al dott. Filippo Basso, Commissario ad acta  ex art. 2, comma 84, L. n. 191/2009 (DPCM 07.06.2012 e 21.03.2013) sono stati adottati.
 
-In relazione alle numerose criticità in essere i Tavoli chiedono alla rinnovata struttura commissariale di   redigere ed adottare il Programma operativo 2013-2015 entro maggio 2013.
 
I conti:
Per quanto concerne il risultato di gestione, sulla base dei dati del IV trimestre 2012, la regione presenta un disavanzo di 33,515 mln di euro. Dopo le coperture a valere sulla leva fiscale, nei termini previsti dal Piano di rientro, residua un disavanzo non coperto di 11,702 mln di euro.  Considerando la perdita 2011 e precedenti, e la distrazione di risorse utilizzate per la copertura del debito, la perdita cui dare copertura è pari a 66,445 mln di euro.
Alla luce di ciò, si sono realizzate le condizioni per l’applicazione degli automatismi fiscali previsti dalla legislazione vigente, vale a dire l’ulteriore incremento delle aliquote fiscali di IRAP e addizionale regionale all’IRPEF per l’anno d’imposta in corso, rispettivamente nelle misure di 0,15 e 0,30 punti, per l’applicazione del blocco automatico del turn over del personale del servizio sanitario regionale fino al 31 dicembre del secondo anno successivo a quello in corso e per l’applicazione del divieto di effettuare spese non obbligatorie per il medesimo periodo;
 
Considerato che il mandato conferito al dott. Filippo Basso si è concluso con l’adozione dei provvedimenti richiesti, pur permanendo le molteplici criticità strutturali, è stato valutato che sussistano i presupposti per erogare alla Regione i Fondi FAS per 55 mln di euro a copertura di tutto il 2009.
I tavoli, tenuto conto del consistente ritardo della regione nel pagamento dei fornitori pari a circa 900 giorni, al fine di non aggravare ulteriormente la situazione di cassa del SSR, anche in considerazione dell’entrata in vigore del DL 35/2013, valutano che sia possibile erogare metà delle spettanze residue fino a tutto il 2010 per un importo pari a 63 mln di euro.
 
 
PUGLIA. Le misure di copertura non sono state sufficientemente documentate. Rischio aumento addizionali
Riguardo alla verifica degli obiettivi di riqualificazione del Piano di rientro, i Tavoli hanno valutato positivamente le azioni programmatorie intraprese per definire la rete ospedaliera pubblica e privata, pur rilevando ancora la presenza di alcune criticità ed hanno ribadito che gli standard emanati del Comitato Lea sulle unità operative complesse e semplici sono da considerarsi quale indicazione di tetto massimo.
 
-Rispetto alla rete territoriale, pur essendo state attuate varie azioni previste dal Piano di rientro, si è riscontrata una permanente carenza di iniziative volte a ricondurre gli indicatori dell’assistenza domiciliare e residenziale ai pazienti non autosufficienti ai parametri di riferimento nazionali ed è stata nuovamente chiesta una relazione riepilogativa delle azioni avviate per potenziare l’assistenza ai pazienti psichiatrici.
 
-In ordine agli accordi con gli erogatori privati, Tavolo e Comitato hanno evidenziato la mancata trasmissione di una relazione riepilogativa dei contratti sottoscritti per gli anni 2011 e 2012, nonché della relazione sull’attuazione del DL 95/2012, nonostante le reiterate richieste.
In materia di beni e servizi, è stata ribadita la necessità di una relazione sull’attuazione del DL 95/2012 e di un report di monitoraggio sull’applicazione della gestione centralizzata degli acquisti degli Enti e delle Aziende sanitarie.
 
-In relazione alla richiesta di deroga al blocco del turn over sono stati  autorizzati i direttori generali a procedere alle assunzioni necessarie, con riferimento all’obiettivo programmato per l’anno 2012, nei limiti di un importo massimo pari a 43,463 mln di euro. Le ulteriori richieste dovranno trovare collocazione nell’ambito del redigendo Programma Operativo 2013-2015.
 
-Con riferimento alla verifica adempimenti Tavolo e Comitato hanno valutato la regione adempiente sull’anno 2010, mentre per l’anno 2011 hanno ritenuto ancora non sufficiente la documentazione trasmessa.
 
I conti:
Per quanto concerne lo stato patrimoniale 2011, i Tavoli hanno riscontrato un disallineamento tra i crediti iscritti dal SSR e i residui passivi presenti nel bilancio per 292 mln di euro.
In merito ai dati del IV trimestre 2012 hanno evidenziato un disavanzo di 41,024 mln di euro. A tale disavanzo è stato inglobata la somma relativa alla distrazione di risorse di competenza del SSR per un importo totale pari a 333,024 mln di euro. Tenuto conto che sulla base di quanto prodotto dalla regione le misure di copertura non sono state sufficientemente documentate, Tavolo e Comitato hanno evidenziato che, in tali termini, si sono verificati i presupposti per l’avvio della procedura della diffida a provvedere di cui al comma 174 della legge 311/2004 e successive modifiche.
I Tavoli sono rimasti in attesa del programma operativo 2013-2015 entro il 10 maggio 2013 e hanno chiesto che lo stesso  contenga un intervento volto a riportare i tempi di pagamento dei fornitori entro i limiti prescritti dalla relativa direttiva europea.
 
ABRUZZO. Bilancio 2012 chiuso in attivo. Sbloccati 118 mln di euro per spettanze residue per l’anno 2010.
Risultano ancora non pervenuti i Programmi operativi per gli anni 2013-2015, i Tavoli invitano la regione a procedere alla loro presentazione entro il 10 maggio 2013.
Per quanto riguarda l’attuazione del Programma Operativo 2010-2012, si riportano di seguito le principali conclusioni:
-risulta  necessario il completamento delle attività finalizzate alla implementazione di strutture dedicate all’assistenza residenziale e semiresidenziale per pazienti non autosufficienti e dei posti letto in hospice;
 
-si valuta positivamente lo stato di avanzamento del progetto di riorganizzazione dei laboratori analisi pubblici secondo le scadenze previste e si chiedono, per completezza, maggiori dettagli per le AUSL di Pescara e Lanciano-Vasto-Chieti;
 
-in materia di emergenza-urgenza si rimane in attesa del superamento delle criticità evidenziate;
 
-si invita la struttura commissariale ad emanare un atto col quale vengano attribuite numericamente le strutture complesse e semplici a ciascuna azienda, in modo da rientrare complessivamente nei parametri standard ex art. 12 del Patto per la salute 2012- 2012;
 
-in relazione ai contratti con gli erogatori privati, pur apprezzando le azioni intraprese, si richiama la necessità che la struttura commissariale garantisca il raggiungimento degli obiettivi previsti dalla normativa nazionale;
 
-si chiede  una  ricognizione analitica ed esaustiva delle strutture interessate dai provvedimenti di accreditamento ed  una puntuale relazione sul  il grado di avanzamento del processo di accreditamento istituzionale;
 
-in merito alla verifica adempimenti regionali si ribadisce la mancata definizione delle compartecipazioni del cittadino/utente alle prestazioni socio-sanitarie così come previsto dal  DPCM di definizione dei LEA del 2001.
 
I conti:
-La Regione Abruzzo al IV trimestre 2012, presenta un avanzo prima delle coperture di 5,001 mln di euro e dopo il conferimento di risorse preordinate a valere sulla massimizzazione delle aliquote fiscali, di 47,041 mln di euro.
 
-In coerenza con l’avvenuto trasferimento da parte della regione di 242 mln di euro di spettanze pregresse al proprio SSR, precedentemente giacenti nel bilancio regionale e costituenti crediti verso regione, in considerazione dei tempi di pagamento superiori ai sei mesi, in considerazione dell’entrata in vigore del DL 35/2013 e in relazione al superamento di alcune delle criticità cui era collegata l’erogazione delle spettanze residue, i Tavoli valutano possibile erogare 118 mln di euro corrispondenti alle spettanze residue a tutto l’anno 2010.
 
SICILIA Rilevato un disavanzo di oltre 54 mln di euro. Erogate risorse per 500 mln a valere sulle spettanze 2010 e precedenti.
In via prioritaria i Tavoli hanno chiesto alla Regione di presentare il Programma operativo 2013-2015 entro il 10 maggio 2013.
 
In ordine all’attuazione del Programma Operativo 2010-2012 si riportano di seguito le principali conclusioni:
 
-in materia di riorganizzazione ospedaliera, si è in attesa da parte della regione di: uno schema aggiornato delle avvenute riconversioni e di quelle previste; un atto programmatorio di riorganizzazione della rete ospedaliera in coerenza con le disposizioni del DL 95/2012; la rimodulazione definitiva della rete dei Punti nascita e delle UTIN;
 
-sulla rete laboratoristica, la regione precisa che è in corso di definizione un decreto per disciplinare le nuove norme regionali di accreditamento, dopo la sospensione del TAR intervenuta al DA 1629/12. I Tavoli restano in attesa del preannunciato decreto e delle azioni regionali che saranno poste in essere sulla base delle decisioni dell’Organo di Giustizia Amministrativa;
 
-sulla rete territoriale, domiciliare e residenziale, pur apprezzando le iniziative volte a risolvere le criticità, i Tavoli hanno chiesto di completare le azioni già in itinere e di prevedere nell’ambito del redigendo Programma operativo 2013-2015, un piano organico di potenziamento del territorio, in tutte le sue componenti, ivi incluse le cure palliative e le attività rivolte all’assistenza alla popolazione anziana non-autosufficiente. 
 
-In materia di  salute mentale, si ribadisce la necessità di ricevere un quadro riassuntivo dell'offerta di posti letto per tutte le tipologie previste, con l'indicazione delle attività assicurate dalle strutture pubbliche e di quelle affidate alle strutture private accreditate. Si chiede inoltre di completare il processo di riconversione dei posti letto ospedalieri pubblici e privati in strutture territoriali dedicate all’assistenza dei pazienti;
 
-in merito alla convenzione con l’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, i Tavoli hanno ribadito le criticità sul Protocollo d’Intesa e sulla convenzione e attendono le decisioni della regione per il proseguo;
 
-sulle sperimentazioni gestionali presenti sul territorio regionale sirimane in attesa della conclusione del procedimento per la messa a regime del nuovo assetto amministrativo istituzionale delle strutture in questione;
 
-in merito alle criticità inerenti i protocolli d’intesa con le Università, nelle more della pronuncia del TAR, si auspica una rapida soluzione nel confronto extragiudiziale tra le parti interessate;
relativamente ai risultati del monitoraggio della spesa farmaceutica e dei tetti di spesa si  evidenziano ampi spazi di miglioramento;
 
-in materia di rapporti con gli erogatori privati si riscontrano difformità tra i contratti inviati e sottoscritti nel dicembre 2012 con le indicazioni formulate dagli organismi di monitoraggio. Tali difformità sono relative al computo delle tariffe per le prestazioni ai pazienti extra regionali. Non sono chiaramente definite le modalità di applicazione dell’art. 15 comma 14 del DL 95/12. Si rimane in attesa di conoscere se tutti i contratti con gli erogatori privati siano stati sottoscritti o restino ancora situazioni da definire e, nel caso, quali iniziative la regione intenderà intraprendere  e di confermare la compatibilità dei budget complessivi assegnati con i valori programmati nel Programma Operativo 2010-2012;
 
-sull’accreditamento istituzionale, il documento per la revisione dei requisiti di accreditamento istituzionale della regione, è stato positivamente valutato dalla Consulta Regionale della Sanità.  Si resta in attesa del decreto assessorile di adozione del documento inviato, che tenga conto delle osservazioni ministeriali;
 
-in materia di attuazione del sistema Tessera Sanitaria si invita la regione a superare le criticità più volte evidenziate.
 
I conti:
Sul risultato d’esercizio, la Regione presenta al IV trimestre 2012 un disavanzo di 14,836 mln di euro. Considerando l’effetto sulle contabilizzazioni derivanti dalla tenuta della contabilità parallela coerente con il decreto legislativo 118/2011 nonché l’effetto di quanto disposto dall’articolo 30 del medesimo decreto legislativo, il disavanzo da coprire è rideterminato in 54,055 mln di euro.
 
Sulla base di quanto valutato e, in relazione all’esigenza di garantire il pagamento dei debiti verso i fornitori che evidenziano un ritardo di 9 mesi, al fine di non aggravare ulteriormente la situazione di cassa del SSR, anche tenuto conto dell’entrata in vigore del DL 35/2013, i tavoli ritengono che possano essere erogate alla regione risorse, a valere sulle spettanze 2010 e precedenti, per 500 milioni di euro.
 
PIEMONTE Rilevato un disavanzo da coprire di 864,045 mln di euro. Rischio aumento tasse
In ordine alla verifica di attuazione del Piano di rientro, i Tavoli:
con riferimento al PSSR “2012-2015” sono rimasti in attesa dei chiarimenti sullo status della costituenda Azienda “Città della Salute e della Scienza di Torino”;
sulle Federazioni Sovrazonali hanno confermato i rilievi espressi a partire dal verbale del 19 luglio 2012;
 
-in merito alla rete ospedaliera, pur apprezzando le attività svolte, hanno chiesto di completare il provvedimento con l’articolazione dei posti letto per acuti e post acuti, suddivisi per disciplina, denominazione e tipologia di ente erogatore, afferente a ciascuna Area Sovrazonale, con l’indicazione della specificità della Fondazione del Piemonte per l’Oncologia di Candiolo (TO);
-per quanto riguarda la rete territoriale hanno valutato non più procrastinabile un programma organico dell’offerta residenziale territoriale, articolato per livelli di intensità, con particolare attenzione all’assistenza domiciliare che necessita di essere implementata;
 
-a causa del mancato invio di documentazione da parte della regione hanno espresso una valutazione negativa sui rapporti con gli erogatori privati e hanno chiesto di conoscere nel dettaglio: la procedura utilizzata nel quantificare la riduzione dettata dalle previsioni di cui all’art. 15, comma 14, del D.L. n. 95-2012, nonché un report sullo stato dell’arte sulla sottoscrizione degli accordi e dei contratti per tutte le tipologie assistenziali;
 
-con riferimento ai beni e servizi, hanno chiesto di ricevere un aggiornamento sull’attuazione di quanto specificatamente disposto dal D.L. n. 95-12;
 
-sull’attuazione del progetto Tessera Sanitaria hanno ribadito il permanere delle criticità, già segnalate, inerenti la mancata attuazione del progetto di ricetta elettronica;
 
-hanno chiesto che la trattazione delle Federazioni Sovrazonali fosse inserita nel redigendo Programma Operativo “2013-2015” e che la Regione si impegnasse a superare per via legislativa le criticità segnalate, con particolare riferimento a  quelle sul personale;
 
-hanno chiesto di inserire specifica trattazione nel Programma operativo “2013-2015” in ordine al piano dei pagamenti dei fornitori al fine di ricondurre i tempi di pagamento a quelli previsti dalla direttiva europea;
 
-hanno valutato ancora non sufficiente la documentazione trasmessa ai fini dell’istruttoria della verifica adempimenti per l’anno 2010 e 2011.
 
I conti:
Sullo stato patrimoniale, i Tavoli sono rimasti in attesa delle informazioni richieste nelle precedenti riunioni e hanno preso atto della relazione redatta dalla società Deloitte, dalla quale è emerso che il mancato conferimento di risorse correnti al SSR - pari a 883 mln di euro - viene riportato sul risultato di gestione 2012.
Inoltre, in ragione del disavanzo emerso in relazione ai crediti ridotti e non re-impegnati nel bilancio regionale per 883 mln di euro, hanno rilevato un disavanzo da coprire di 864,045 mln di euro.
Pertanto si sono verificati i presupposti per l’avvio della procedura della diffida a provvedere di cui al comma 174 della L. 311/2004 e s.m.i..
 
CAMPANIA Rilevato un disavanzo di 76,889 mln di euro. Erogate risorse per 287 mln di euro, pari a tutte le spettanze residue relative all’anno 2010.
La regione ha presentato i Programmi Operativi per gli anni 2013-2015 che appaiono per grandi linee coerenti con le linee di indirizzo emanate dai Ministeri affiancanti ancorché necessitino di integrazione con una ricognizione organica sullo stato dell’arte delle riorganizzazione delle reti assistenziali, nonché con tabelle ricognitive, idonee a sintetizzare gli obiettivi programmati/realizzati, gli interventi e i prodotti inclusivi degli strumenti di attuazione.
Con riferimento allo stato di attuazione del Piano di rientro e dei Programmi Operativi di prosecuzione dello stesso i tavoli hanno evidenziato quanto segue:
-la regione, durante la precedente verifica, non risultava ancora in linea con quanto programmato rispetto alle dismissioni dei presidi ospedalieri, né risultava aver completato il processo di riconversione dei piccoli ospedali in RSA, in Hospice, in Ospedali di comunità. I tavolo chiedono di conoscere lo stato dell’arte rispetto alla tempistica prevista dal PO 2012, che prevedeva, entro il 31.12.2012, l’ultimazione delle riconversioni ed evidenziano il ritardo;
 
-relativamente alla rete territoriale si evince il persistere di criticità soprattutto relativamente alla attivazione di posti residenziali per malati terminali  per gli Hospice, per gli “stati vegetativi” e di “minima coscienza”, i tossicodipendenti, e per i cittadini ultrasessantacinquenni non autosufficienti e affetti da demenza senile;
 
-si apprezzano le iniziative adottate in merito al riallineamento avvenuto tra Ambiti e Distretti che vede il superamento delle discrasie di accesso ai servizi sociale e sanitario, favorendo un reale processo di integrazione tra servizi assistenziali ed una presa in carico globale della persona fragile, e l’adozione di strumenti di valutazione multidimensionale e rispetto alle “Linee operative per l’accesso unitario ai servizi socio sanitari – Porta unica di accesso P.U.A.”, attendono che le stesse siano formalmente adottate;
 
-in relazione alla rete dell’emergenza-urgenza rilevano il ritardo rispetto all’avvio e al completamento delle azioni previste per la riorganizzazione del sistema , ribadiscono l’urgenza dell’attivazione dei DIE (Dipartimenti Integrati per l’Emergenza) e sollecitano l’avvio concreto delle attività del Coordinamento regionale del sistema integrato dell’emergenza;
 
-relativamente alla riorganizzazione della rete laboratoristica evidenziano la necessità che producano le opportune revisioni, garantendo la coerenza dei criteri di riorganizzazione con quanto indicato nell’Accordo Stato-Regioni del 23 marzo 2011;
 
-in materia di accreditamento Tavolo e Comitato restano in attesa di un atto normativo idoneo a superare i rilievi della Corte Costituzionale;
 
-relativamente ai protocolli d’intesa con la SUN e la Federico II chiedono di chiarire se vi sia stato il passaggio delle aziende al modello di cui all’articolo 2, comma 2, lettera b) del decreto legislativo 517/99 e, in tal caso, di modificare quelle parti dei Protocolli 2012-2013 che sono in contrasto con quanto disposto a regime dal Dlgs 517 e dal relativo DPCM 2011.
 
I conti:
La Regione Campania presenta a consuntivo 2011 un disavanzo di 245,476 mln di euro che incrementato della perdita 2010 non coperta, viene rideterminato in 317,698 mln di euro. Considerando le coperture derivanti dalla massimizzazione delle aliquote fiscali il risultato di gestione viene rideterminato, in avanzo di 60,012 mln di euro.
La Regione Campania a IV trimestre 2012 presenta un disavanzo di 156,089 mln di euro, che dopo le coperture a valere sulla leva fiscale massimizzata porta ad un avanzo di gestione di 76,889 mln di euro.
I tavoli evidenziano il ritardo nell’attuazione puntuale di quanto previsto dal decreto legislativo 118/2011.
In conclusione i Tavoli valutano che, in considerazione della grave situazione finanziaria che vede il bilancio regionale non corrispondere al SSR le risorse ad esso destinate, in considerazione dei tempi di pagamento dei fornitori che superano i 760 giorni e al fine di non compromettere le positive azioni intraprese con il piano dei pagamenti, possano essere erogate alla regione 287 milioni di euro, pari a tutte le spettanze residue relative all’anno 2010.
 
Giovanni Rodriquez

20 giugno 2013
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