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Spesa farmaceutica convenzionata. In Puglia nuove misure di contenimento e tetti di spesa per le singole Asl


La Regione chiede ai Dg di adottare misure per il rispetto dei tetti e di potenziare le attività di controllo nei confronti dei medici prescrittori. Le misure rese necessarie perché, nonostante i “significativi miglioramenti della spesa per l’assistenza farmaceutica convenzionata, che nel biennio 2017/2018 si è ridotta di circa 74 milioni di euro, sussiste uno scostamento dal tetto di spesa pari a 11,7 milioni”. I TETTI

04 APR - La Giunta della Puglia ha approvato le Misure Urgenti per il contenimento della spesa per l’assistenza farmaceutica convenzionata. Determinazione dei tetti di spesa per singola Azienda Sanitaria Locale per l’anno 2019 ed individuazione delle categorie farmaceutiche prioritarie ai fini dell’adozione di misure finalizzate ad incrementare l’appropriatezza prescrittiva.

Secondo la legge di stabilità 2017 – spiega infatti la Regione in una nota - , il tetto della spesa farmaceutica convenzionata è stato rideterminato nella misura del 7,96%. Con riferimento all’anno 2017, l’AIFA ha certificato il mancato rispetto da parte della Regione Puglia dei tetti di spesa farmaceutica programmata. Sulla base del valore del fondo il tetto del 7,96% per la spesa farmaceutica convenzionata per l’anno 2019 della Regione Puglia è pari a € 596.216.616 (inclusivo della spesa netta, sottratta di tutti i payback, e del ticket fisso a carico del cittadino)”.
 
Dai dati estratti dal sistema informativo regionale edotto sulla spesa farmaceutica (disponibili fino a dicembre 2018) si evidenzia un andamento della spesa netta su base annua pari a € 581.494.866, a cui deve aggiungersi il valore del ticket fisso a carico del cittadino stimato in € 46.359.429, per un totale di € 627.854.295 che, al netto della somma dei payback rilevata per la Regione Puglia dai dati del Monitoraggio AIFA Gen-Ott 2018 in proiezione a 12 mesi, risulta pari a € 607.945.609.

“Sulla base di questi dati – evidenzia la Regione - è possibile apprezzare i significativi miglioramenti della spesa per l’assistenza farmaceutica convenzionata che nel biennio 2017/2018 si è ridotta di circa 74 milioni di euro. Ciò nonostante però sussiste a livello regionale ancora la presenza di uno scostamento dal tetto di spesa, sebbene diminuito sensibilmente rispetto agli anni precedenti, pari a € 11.728.993,00”.

Per quanto riguarda infine l’individuazione delle categorie farmaceutiche prioritarie ai fini dell’adozione di misure finalizzate ad incrementare l’appropriatezza prescrittiva, “il disallineamento con la media nazionale risulta sensibilmente più marcato con particolare riferimento ad alcune categorie di medicinali” quali:

a)    Antibatterici per uso sistemico - ATC J01 - ed in particolar modo i farmaci riconducibili alla categoria di:
•    CEFALOSPORINE DI TERZA GENERAZIONE (+38% rispetto alla media nazionale) quali ad es. i p.a. CEFTRIAXONE e CEFIXIMA;
•    FLUOROCHINOLONI (+ 34% rispetto alla media nazionale) quali ad es. i p.a. LEVOFLOXACINA e CIPROFLOXACINA;

b)    Vitamina D ed Analoghi - ATC A11CA - ed in particolar modo al principio attivo COLECALCIFEROLO (+38% rispetto alla media nazionale);

c)    Inibitori della Pompa Protonica - ATC A02BC - (+22% rispetto alla media nazionale) ed in particolar modo ai principi attivo LANSOPRAZOLO e PANTOPRAZOLO;

d)    Eparinici - ATC B01AB - (+70% rispetto alla media nazionale) ed in particolar modo al principi attivo ENOXAPARINA;

e)    Preparati inibenti la formazione di Acido Urico - ATC M04AA - (+90% rispetto alla media nazionale) ed in particolar modo al principi attivo FEBUXOSTAT.

La Giunta regionale comunica quindi di avere dato disposizione ai Direttori Generali delle Aziende Sanitarie Locali di adottare “adeguate misure per il rispetto dei tetti di spesa per la farmaceutica convenzionata, dando loro anche mandato di potenziare le attività di controllo nei confronti dei medici prescrittori che non rispettino le linee guida regionali ed aziendali in materia di appropriatezza prescrittiva di farmaci, determinando un utilizzo inappropriato delle risorse pubbliche ed il superamento dei tetti di spesa previsti dalla normativa vigente”.

04 aprile 2019
© Riproduzione riservata

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