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Piano straordinario assunzioni. Nieddu: “Rimediamo agli sfasci dell’Ats”. L’ex assessore Arru replica: “Parlano di concorsi già programmati dall’Ats”

di Elisabetta Caredda

Il governatore Solinas annuncia entro l’anno 60-70 concorsi per circa 1.200 assunzioni, ma solo 150 andranno a rimpolpare gli organici. Per il resto si tratta di turnover e  stabilizzazioni. Poi il ricorso alla mobilità per “una migliore ridistribuzione del personale su tutti i presidi”. Nieddu:  "Poniamo rimedio agli sfasci del precedente sistema con l’Ats, perché il grosso dei risparmi vantati dall’ex dg deriva dalla mancanza di assunzioni”. Ma Arru non ci sta: “Sono concorsi che erano programmati e resi possibili grazie alle risorse liberate razionalizzando la spesa farmaceutica”.

27 SET - La Regione Sardegna ha presentato un Piano straordinario per i concorsi e il percorso che verrà attivato per la mobilità del personale, nel sistema sanitario regionale sardo. “Purtroppo in questi anni il blocco del turnover, la mancata attivazione dei concorsi, ha progressivamente depauperato il numero di operatori nel comparto sanitario. E ogni giorno, ogni cittadino sa, quanto si soffra questa carenza di organico. Abbiamo quindi deciso di avviare un piano di assunzioni straordinario, sbloccando tanti concorsi che erano stati previsti nel passato ma mai attivati. Arriveremo quindi a 1200 unità che riguarderanno i diversi profili del comparto e che rappresentano una forte iniezione per un miglioramento concreto, sensibile, delle prestazioni sanitarie su tutto il territorio regionale”, ha detto il Presidente della Regione, Christian Solinas, durante la conferenza stampa tenutasi nella giornata di ieri, giovedì 26 settembre, a Villa Devoto, con l’Assessore regionale della sanità, Mario Nieddu.

Sulla modalità dei concorsi, Solinas annuncia: “Abbiamo deciso di premiare il merito, ci saranno graduatorie meritocratiche che consentiranno a chi si distinguerà negli esiti di scegliere le sedi, e sopratutto poniamo margine a quel fenomeno purtroppo ben noto di tanti vincitori di concorso che assegnati alle sedi più disagiate e periferiche, rifiutavano la destinazione in attesa di un’opportunità in altre sedi od anche, con la mobilità, sceglievano di andar via lasciando sempre scoperti quei presidi. Abbiamo avviato infatti un percorso di mobilità che consentirà una migliore ridistribuzione del personale. Chi verrà assegnato ad una sede periferica dovrà dedicarsi a quell’ospedale e spendersi professionalmente per la sanità in quel territorio, con la consapevolezza di poter fare affidamento su un sistema di mobilità che finalmente potrà funzionare. Se dovesse invece rifiutare di andare in quell’assegnazione, decadrà dalla graduatoria”.

“Un cambio di passo nella sanità regionale – sottolinea il Presidente -, che sono convinto sia una esigenza per i sardi e non tanto un avvezzo di questo presidente e della sua maggioranza, abbiamo perso fin troppo tempo negli anni passati, i cittadini pretendono una sanità all’altezza delle loro aspettative e un sistema di qualità che noi vogliamo affermare con questa riforma”.

L’Assessore per la sanità, Mario Nieddu, approfondisce: “E’ un piano straordinario di concorsi in vista delle assunzioni che dovremo fare per ripristinare la piena efficienza del sistema sanitario regionale. I numeri non sono ancora definitivi, si parla in media tra i 60 e 70 concorsi, per un totale tra le 1000 e le 1200 assunzioni, per le quali saranno interessate le categorie della dirigenza sanitaria: medici, veterinari, farmacisti, infermieri, personale tecnico e amministrativo”. Non saranno invece previsti in questo piano straordinario gli O.S.S., per i quali ci sono ancora delle situazioni di graduatorie aperte, che dovranno essere verificate.

Tra questi concorsi, gestiti da tutte le aziende sanitarie eccetto l'Areus, la maggior parte riguarda il turnover conseguente ai pensionamenti e le stabilizzazioni di precari aventi un contratto a tempo determinato; le assunzioni nuove saranno 150. “Stiamo ponendo rimedio agli sfasci del precedente sistema con l’Ats che ha avuto un crollo – afferma l’esponente di Giunta -, stiamo cominciando a verificare nella produzione delle prestazioni, e nella qualità dei servizi erogati, che i risparmi, e quindi i tagli, si sono rivelati purtroppo un danno per il nostro sistema sanitario. A fronte infatti dei 27 milioni vantati da Moirano dei risparmi di Ats, abbiamo verificato che il grosso di questi è stato generato proprio per la mancanza di assunzioni finalizzate a garantire l’attività delle strutture di Ats”.

Per l’avvio del piano straordinario delle assunzioni la Giunta ha approvato nuove linee di indirizzo per l’accentramento delle procedure concorsuali e della mobilità. L’Assessore precisa: “Le nuove regole prevedono l’accentramento delle procedure concorsuali in capo a un’azienda capofila individuata di volta in volta dalla Regione e non saranno quindi più in mano alla sola Ats. Le aziende comunicheranno alla capofila le sedi di destinazione solo dopo aver concluso le procedure di mobilità e tenendo conto dei posti coperti dalla mobilità stessa. I vincitori del concorso inseriti in graduatoria potranno indicare la sede di destinazione secondo il criterio per cui le preferenze terranno conto della posizione in graduatoria: chi avrà ottenuto i risultati migliori avrà maggiori possibilità di vedersi assegnare i posti a disposizione nelle destinazioni desiderate”.

“Le mobilità – continua Nieddu - saranno dunque attivate ogni 12 mesi e seguiranno le procedure concorsuali, questo permetterà di garantire una migliore allocazione delle risorse umane e superare le distorsioni a cui abbiamo assistito negli ultimi anni, per cui i lavoratori ritenuti idonei alla mobilità si vedevano negare poi il nulla osta dall’Ats. Abbiamo deliberato il 19 di questo settembre le linee guida sulla mobilità e sui concorsi nuovi che dovremo fare, quindi a breve partiranno i bandi. Entro l’anno sicuramente”.

A Quotidiano Sanità, che chiedeva come si possa intervenire ulteriormente per compensare l’assenza nei reparti di chi ha diritto alla richiesta dell’esonero dei turni notturni e dei giorni previsti dalla legge 104, l’Assessore alla sanità risponde che si potrebbe pensare eventualmente ad un’ aumento del fabbisogno di personale, con riserva.

A conclusione della conferenza stampa, abbiamo raccolto le dichiarazioni dell’ex assessore alla Sanità, Luigi Arru, su quando affermato da Solinas e Nieddu: “La risposta in merito a quanto appreso dalla conferenza stampa della Giunta sta nelle deliberazioni dell’ Ats n.367 del 7.05.2019 e n.491 del 25.06.2019. I concorsi cui fa riferimento l'attuale Assessorato sono i concorsi programmati da Ats. Si tratta di concorsi che sono stati resi possibili grazie alle risorse liberate sulle azioni di razionalizzazione della spesa farmaceutica”.

“L’Azienda per la tutela della salute – puntualizza Arru -, prima di effettuare i concorsi ha dovuto procedere alla stabilizzazione del personale e alle procedure di mobilità che hanno consentito a numerose persone di avere un posto stabile e a numerosi Sardi di ritornare nella propria terra”.

Precisazioni, quelle espresse da Arru, che Stefano Lorusso, ex direttore amministrativo Ats, e Fulvio Moirano, ex Direttore Ats, avevano illustrato anche nel gennaio 2019 durante il ciclo d’incontri Camineras De Saludea.

Infine, conclude l’ex Assessore, “sul presunto peggioramento della qualità assistenziale vorrei sapere quali indicatori, metodi e misuratori, sono stati presi di riferimento. Basta con la propaganda costruita sul lavoro della Giunta Pigliaru”.

Elisabetta Caredda

27 settembre 2019
© Riproduzione riservata

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