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Sicilia. Stretta sui gastroprotettori. Ma i medici non ci stanno e avviano una campagna sull’appropriatezza

Lo scopo è dimostrare che per controllare la spesa farmaceutica bisogna puntare sulla cultura dell’appropriatezza, tra diffondere sia tra i medici che tra i cittadini, e non su rigidi sistemi di sorveglianza. La Fimmg ha predisposto locandine e guide. E avrà tempo un mese per convincere Gucciardi a fare un passo indietro sul decreto che, dal 1° novembre, introdurrà schede di monitoraggio per la prescrizione dei medicinali soggetti alle note AIFA 1 e 48.

21 SET - Un decreto pubblicato in piena estate introduce schede di monitoraggio per la prescrizione dei medicinali soggetti alle note Aifa 1 e 48. Ma i medici contestano come la novità arrivi a poca distanza dall’abbassamento del prezzo della classe dei PPI, senza aspettare di poterne valutare degli effetti del precedente provvedimento. E poi ci sarebbe un carico di lavoro “non compatibile con la nostra attività”, contesta la Fimmg. Che ad agosto convince l'assessore alla Salute Baldo Gucciardi a posticipare l’entrata in vigore del decreto al 31 ottobre. Ora i medici avranno tempo un mese per dimostrare che il contenimento della spesa non si ottiene con rigidi sistemi di monitoraggio, ma con la diffusione della cultura dell’appropriatezza, da far crescere sia tra i cittadini che tra i medici.

E così la Fimmg ha pensato a una serie di strumenti a questo scopo. “Abbiamo predisposto una presentazione in power point tale che possa essere di supporto ai colleghi sulle decisioni da prendere per deprescrivere gli IPP ove necessario”, spiega il segretario regionale del sindacato dei medici di famiglia, Luigi Galvano. Che evidenzia come “dai racconti dei colleghi si evince che le riduzioni di dosaggio o la sospensione della terapia on-demand, anche momentanea, è molto accettata dai pazienti purché sia presentata come una misura a tutela della loro salute in base agli studi recenti usciti in questo anno 2017”.

Per questo, secondo il leader della Fimmg Sicilia, “il counselling dovrebbe essere impostato in modo che i pazienti siano partecipi delle scelte e che alla fine debbono essere loro a scegliere il miglior trattamento  sulla scorta, dei dosaggi, del tempo di somministrazione, sui periodi di trattamento”.

La Fimmg Sicilia ha inoltre preparato un avviso da appendere negli studi dei medici, che sarà inviato anche alle ASP e alla Regione perché sia affisso nei luoghi più frequentati dai cittadini: “Gastroprotettori? Rischi nell'uso prolungato e ad alti dosi. L’uso a lungo termine e non appropriato dei comuni farmaci gastroprotettori è collegato a un aumento dei 25% degli effetti collaterali. Si è diffusa l’idea che siano molto sicuri, ma si è visto recentemente (2017) che l’assumere questi farmaci può causare: danno renale, frattura ossea, turbe della memoria, ridotto assorbimento intestinale di alcune sostanze. Parlane con il tuo medico”. Questo il messaggio contenuto della locandina.

Inoltre, la Fimmg ha chiesto e riferisce di avere ottenuto dall’Assessorato che le ricette dei farmaci fino al 31 ottobre 2017 contengano il seguente messaggio di sanità pubblica: “L’uso non appropriato dei gastroprotettori può nuocere alla salute. Parlane con il tuo medico”.

L’Assessorato invierà inoltre un’apposita circolare a tutti gli specialisti, mentre la Fimmg ha sollecitato gli iscritti a segnalare al sindacato “tutte le inappropriatezze che dovreste ricevere rispetto alle note 1 e 48”.

Ma cosa è che la Fimmg contestava del decreto Schede di monitoraggio per la prescrizione dei medicinali soggetti alle note AIFA 1 e 48? “Non si condivide sotto diversi profili”, spiega Galvano in una nota diffusa in occasione della pubblicazione del decreto. “L’onere che tale decreto comporta per i Mng – proseguiva - non è compatibile con l’attività degli stessi, inoltre anche nella tempistica tale decreto è inopportuno, considerando che la Giunta Regionale soltanto un mese fa, ha abbassato il prezzo di riferimento della classe dei PPI e che le case farmaceutiche interessate non lo hanno adeguato al minimo, prova ne sia che anche gli esenti ticket per reddito e per invalidità debbono pagare la differenza. Non si capisce pertanto come mai senza vedere gli effetti del recentissimo succitato decreto sul prezzo di riferimento della categoria PPI si è provveduto ad emetterne un altro che si accavalla e si affastella con il primo”.

Vedremo, a fine mese, come andrà a finire. L’assessore regionale alla Salute, Baldo Gucciardi, ha in realtà manifestato già disponibilità nei confronti dei medici, accettando la ‘sospensione’ del decreto nota 1 e 48 fino al 31 ottobre 2017. Anche se “vi assicuro che non è stato semplice”, ha precisato Galvano.

21 settembre 2017
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