Non autosufficienze. Riparto 2021,  stanziati 832 milioni di euro

Non autosufficienze. Riparto 2021,  stanziati 832 milioni di euro

Non autosufficienze. Riparto 2021,  stanziati 832 milioni di euro
Un incremento di 11 milioni rispetto al 2020. Garantita la continuità del servizio di telesoccorso/telecontrollo (5,5 milioni di euro), i ricoveri temporanei di sollievo a sostegno delle famiglie dei malati di SLA (832 mila euro) ed il concorso all’assistenza ai degenti degli ex ospedali psichiatrici (1,95 milioni di euro). Lanzarin: “Incrementate le risorse per centri anziani, domiciliarità e semiresidenzialità”.

Su proposta dell’assessore alla Sanità e alle Politiche sociali, Manuela Lanzarin, la Giunta regionale del Veneto ha approvato la delibera con cui si richiede il parere alla 5° Commissione consiliare sulla programmazione e attribuzione alle Aziende Ulss delle risorse per la non autosufficienza per il riparto dell’anno 2021.

Il riparto, che ammonta a complessivi 832 milioni di euro, rispetto all’anno 2020 è stato incrementato complessivamente di 11 milioni, salvaguardando i cambiamenti demografici in atto, nel perseguimento dell’omogeneità dell’offerta di strutture oltre che i posti e le prese in carico delle persone non autosufficienti e con disabilità sul territorio regionale. Nel contempo viene garantita la continuità del servizio di telesoccorso/telecontrollo (5,5 milioni di euro), i ricoveri temporanei di sollievo a sostegno delle famiglie dei malati di SLA (832 mila euro) ed il concorso all’assistenza ai degenti degli ex ospedali psichiatrici (1,95 milioni di euro).

“Il quadro di offerta – spiega Lanzarin – riferito alla residenzialità e semi residenzialità per persone non autosufficienti si caratterizza per l’ordine di grandezza di 34.000 posti distribuiti nelle 353 strutture accreditate del territorio e per la dimensione finanziaria, riferita a 30.000 quote di rilievo sanitario che vengono aumentate con una dotazione ulteriore di 250 in un'ottica di incremento degli accessi alle strutture nell’ambito dello scorrimento delle graduatorie di priorità. L’istituzione della nuova quota di accesso, il cui finanziamento viene confermato per l’anno 2021 e l’aumento delle risorse per il livello di assistenza consolidano ed incrementano i sostegni finalizzati attraverso rette con contributo regionale. Si tratta di risposte qualificate ad una popolazione sempre più anziana ed ai familiari coinvolti nei processi di presa in carico. Il riparto per il 2021, in continuità con il processo di potenziamento del livello assistenziale intrapreso negli ultimi anni, destina il 63,6 % di risorse alla residenzialità e semi residenzialità anziani con l’attribuzione di 529,4 milioni di euro; 7,1 milioni in più rispetto all’anno precedente”.

“Il fondo, inoltre, salvaguarda l’implementazione delle risorse incrementali pari a 8 milioni rispetto al 2019, destinate al processo di riqualificazione della residenzialità per persone con disabilità – continua l’assessore -. Processo avviato nell’anno 2019, valorizzando il ruolo dei centri diurni per persone con disabilità e incrementando le progettualità orientate all’occupabilità. Con riferimento al potenziamento di risorse si evidenzia che per l’assistenza semiresidenziale quelle destinate per l’anno 2021, rispetto all’annualità precedente, vengono aumentate di 1,5 milioni. Il contesto operativo del quadro dell’offerta inerente le persone con disabilità riguarda 500 strutture residenziali e semiresidenziali per un totale di prese in carico di 10 mila persone con disabilità”.

“La dotazione finanziaria per la domiciliarità, pari a 109,05 milioni, per persone non autosufficienti e con disabilità, viene valorizzata, privilegiando l'assistenza indiretta a favore di circa 36 mila persone – conclude Lanzarin -. Il 2021 ha visto l’istituzione di una nuova impegnativa di cura domiciliare rivolta alle persone con malattie neurodegenerative incrementando di oltre 2,6 milioni di euro il potenziale a favore di questa particolare tipologia di utenza particolarmente grave”.

05 Novembre 2021

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