Mascherine. In Veneto resta obbligo in tutti i locali interni delle strutture sanitarie ed ospedaliere

Mascherine. In Veneto resta obbligo in tutti i locali interni delle strutture sanitarie ed ospedaliere

Mascherine. In Veneto resta obbligo in tutti i locali interni delle strutture sanitarie ed ospedaliere
Lo prevede una circolare regionale che adotta alcune prescrizioni ulteriori rispetto a quella ministeriale. In particolare fino al 31 maggio resta in vigore l’obbligo di utilizzo della mascherina in tutti i locali interni delle strutture sanitarie ed ospedaliere, anche se non adibiti espressamente all’attività sanitaria e assistenziale, ed anche nelle strutture socio-assistenziali anche non residenziali anche se limitatamente agli operatori. LA CIRCOLARE DEL VENETO.

L’ordinanza ministeriale sulle mascherine porta con sé un altro passo verso la normalità. Il Veneto la adotterà con alcune prescrizioni ulteriori, almeno per un mese. Ma, guardando anche al futuro, è bene che la memoria della pandemia non diventi un semplice ricordo: alcune buone prassi devono restare parte della cultura del rispetto e della prevenzione. L’uso della mascherina, al di là della normativa, è anche una forma di protezione di chi è più fragile. È bene quindi che nei reparti ospedalieri e nelle strutture sanitarie si possa conservare anche un domani questo gesto volontario; un semplice raffreddore, cosa di poco conto per un visitatore, per un malato può essere qualcosa di estremamente serio. Accolgo quindi con favore le nuove e meno vincolanti prescrizioni sul tema, ma raccomando nel contempo che l’uso volontario e consapevole della mascherina possa diventare consuetudine per proteggere le persone anziane o chi è in cura. Un piccolo gesto dal significato importante: spero possa divenire prassi al dì là di ogni normativa”.

Così il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia commenta la situazione del primo giorno lavorativo in cui, in ottemperanza all’ordinanza del ministro della Salute, viene meno l’obbligo diffuso dei dispositivi di protezione individuale nelle strutture sanitarie.

Ma il Veneto è andato oltre e almeno fino al 31 maggio ha deciso di mantenere sostanzialmente in vigore l’obbligo della mascherina in tutte le strutture sanitarie.

In particolare, si legge infatti nella circolare diramata oggi, “valutato lo scenario epidemiologico attuale regionale, fino al variare dello scenario epidemiologico e comunque fino a nuova comunicazione, ad integrazione di quanto previsto della citata Ordinanza, si raccomanda ai Responsabili delle Strutture di mantenere l‘obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie con le modalità già in essere nei seguenti contesti:
1. tutti gli ambienti al chiuso delle Strutture Sanitarie (es. tutti i reparti di degenza, gli spazi ambulatoriali e le sale d’attesa);
2. tutti gli spazi comuni sanitari con accesso al pubblico delle Strutture Sanitarie, anche se non adibiti espressamente all’attività sanitaria e assistenziale (es. corridoi, ascensori, sportelli dedicati all’utenza);
3. nelle strutture socio-assistenziali anche non residenziali (es. centri diurni, comunità alloggio, salute mentale), limitatamente agli operatori.

Inoltre, per quanto concerne gli ambulatori medici di MMG/PLS, ribadito che le modalità di applicazione sono soggette alla responsabilità degli stessi, la circolare sottolinea che “si ritiene importante raccomandarne l’utilizzo per pazienti, accompagnatori ed operatori”.

02 Maggio 2023

© Riproduzione riservata

Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva
Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva

Dal programma sangue 2025 al finanziamento alle Regioni per la realizzazione dell’infrastruttura per la Piattaforma liste d’attesa, fino ai criteri per definire le Regioni benchmark per la definizione dei fabbisogni...

Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”
Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”

Il nuovo piano sanitario nazionale? Che sia “sempre più integrato: un’integrazione vera tra sanitario e socio-sanitario” per l’assessore al diritto alla salute e alle politiche sociali della Toscana, Monia Monni....

Salute al femminile. Al Policlinico Abano confermato il “bollino rosa” per il biennio 2026-2028
Salute al femminile. Al Policlinico Abano confermato il “bollino rosa” per il biennio 2026-2028

Al Policlinico Abano di Abano Terme (PD) è stato confermato un Bollino Rosa per l’offerta di attività dedicate alla salute femminile. Stamattina, a Roma, Fondazione Onda ETS, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e...

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”
Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Arrivano le osservazioni delle Regioni sul ddl Delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale". E non mancano le critiche e preoccupazioni su alcuni...