Numero chiuso. Dopo la Campania, anche l’Ars della Sicilia approva Ddl per abolirlo

Numero chiuso. Dopo la Campania, anche l’Ars della Sicilia approva Ddl per abolirlo

Numero chiuso. Dopo la Campania, anche l’Ars della Sicilia approva Ddl per abolirlo
Mentre si discute ancora del voto campano e delle dichiarazioni del presidente della Regione contro il test a medicina, arriva il via libera dell’Assemblea regionale siciliana (38 voti a favore e nessun contrario) allo Schema di progetto di legge da proporre al Parlamento in materia di abolizione del numero chiuso o programmato per l'accesso ai corsi di laurea in Medicina.

Con 38 voti a favore e nessun contrario arriva anche dall’Assemblea regionale siciliana la richiesta al Parlamento di abolire il numero chiuso. L’Aula riunita ieri ha infatti approvato all’unanimità il ddl Schema di progetto di legge da proporre al Parlamento della Repubblica ai sensi dell’articolo 18 dello Statuto della Regione per l’abolizione del numero chiuso o programmato per l’accesso ai corsi di laurea in Medicina.

Si tratta, secondo il consigliere siciliano del Ps Michele Catanzaro, di “un primo importante passo che dona speranza a migliaia i giovani e soprattutto può consentire al sistema sanitario di uscire dalla grave carenza di personale”.

“È innegabile – argomenta Catanzaro – che la Sicilia stia affrontando una grave crisi in ambito sanitario e assistenziale: la carenza di medici è ormai cronica. Il metodo attuale d’accesso alle professioni mediche non tiene conto né delle esigenze reali del nostro sistema sanitario né prevede un sistema di selezione legittimo e meritocratico. È giunto il momento di rivedere profondamente il sistema d’accesso alla formazione medica abolendo il numero chiuso e contestualmente destinare maggiori risorse per la formazione dei futuri medici, per il potenziamento dell’assistenza sanitari territoriale e della rete di emergenza urgenza”.

L’auspicio del consigliere democratico è che “il Parlamento nazionale accolga l’ottima iniziativa della regione siciliana e che intervenga con urgenza sull’argomento”.


05 Ottobre 2023

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