Lazio. Liste d’attesa un problema per 7 cittadini su 10, ma per il 20% il Ssr è migliorato. L’indagine Cisl

Lazio. Liste d’attesa un problema per 7 cittadini su 10, ma per il 20% il Ssr è migliorato. L’indagine Cisl

Lazio. Liste d’attesa un problema per 7 cittadini su 10, ma per il 20% il Ssr è migliorato. L’indagine Cisl
Il 40% dei cittadini è “molto difficile” ottenere una visita nei tempi giusti, per il 32% è “un po' difficile”. Tuttavia il 32% delle persone è molto soddisfatto della presa in carico nelle strutture sanitarie, il 79% dei cittadini reputa “gentile” il personale sanitario e un 8% lo considera “molto gentile. A Viterbo il picco di maggiore soddisfazione dei cittadini nei confronti dei servizi sanitari (5%) ma anche record di persone “abbastanza insoddisfatte” (29%). L’INDAGINE

Le liste d’attesa restano una criticità importante, ma i cittadini del Lazio trovano anche molti aspetti positivi nei servizi sanitari, che per alcuni sono anche migliorati negli ultimi anni. È quanto emerge dal Report “La sanità del Lazio oltre l’emergenza: al centro le persone ed il lavoro”, realizzato dalla Cisl del Lazio su un campione di 2mila tra utenti e operatori.

“Dalla nostra ricerca emerge che il primo problema per 7 cittadini del Lazio su 10 è quello delle liste di attesa. Un’emergenza vera e reale. Va fatto un potente investimento sulle persone, dove c’è ancora una grandissima carenza. La sanità possiamo farla solo attraverso infermieri, medici e tutto il personale del comparto”, commenta in una nota il segretario generale della CISL del Lazio, Enrico Coppotelli. “Roma ha fortunatamente delle eccellenze rilevanti e quindi è chiaro che ci sono dicotomie tra la Capitale e gli altri territori del Lazio – aggiunge – Dobbiamo continuare ad agire, e il presidente Rocca lo sa, per alzare il livello della sanità delle altre province laziali”.

Al campione individuato è stato chiesto a chi si rivolge quando si trova in uno stato di malattia e il Medico di Medicina Generale (MMG), il cosiddetto medico di famiglia, è per l’85% delle persone la prima scelta. Al secondo posto il medico privato (9%), seguito dal pronto soccorso (6%). Il Medico di Medicina Generale è inoltre indicato, per il 68%, come il professionista a cui vengono indirizzate le persone dal personale medico e dal personale sanitario in generale.

I tempi d’attesa lunghi si dimostrano la criticità più importante rilevata dal campione, che riscontra numeri decisamente negativi. Per il 40% delle persone è “molto difficile” fissare un appuntamento in tempi consoni alle necessità, e per il 32% degli utenti è “un po’ difficile”. I lavoratori del SSR hanno risposto per un 42% con “un po’ difficile” e per il 31% con “né facile, né difficile”.

Altra criticità evidenziata è il passaggio dalla sanità pubblica alla sanità privata. Circa l’80% delle persone dichiara di essersi dovuta rivolgere negli ultimi anni alla sanità privata, così come il 59% dei lavoratori SSR ha dichiarato di aver dovuto mandare un proprio paziente nel privato. I tempi lunghi sono indicati dal 70% degli utenti come ragione di questa scelta e dal 51% dei lavoratori del SSR; mentre la migliore qualità è considerata dal 13% degli utenti e dal 14% dei lavoratori.

Tuttavia i cittadini percepiscono anche molti aspetti positivi nella sanità regionale. Alla domanda su come viene percepita la presa in carico nelle strutture sanitarie, il giudizio degli utenti è per il 32% molto positivo, con valori di “buona”; mentre 40% la reputa “sufficiente” e solo il 7% la giudica “scarsa”. Anche i lavoratori del SSR danno (al 45%) un valore positivo di sufficienza, con un 24% di persone che la giudica invece “non sufficiente”. La sanità, per gli utenti, risulta “affidabile” (al 12%), “efficace” (al 38%) e “poco efficace” (al 33%). I lavoratori del SSR danno un giudizio leggermente differente con un valore di “efficace” al 30% e di “poco efficace” al 40%, mentre il 13% la valuta “di scarsa qualità”.

Nelle cinque province della regione (Frosinone, Latina, Rieti, Roma, Viterbo) i giudizi a livello generale sono di soddisfazione, con un 30% “abbastanza soddisfatto” e un 40% che si dichiara neutrale, e solo il 5% che dice di essere “molto insoddisfatto”. A Viterbo il picco, relativamente parlando, di maggiore soddisfazione con il 5% di persone “molto soddisfatte” ma anche record di persone “abbastanza insoddisfatte” (29%). A Latina il valore minimo dell’1% di persone “molto insoddisfatte”.

È positiva la valutazione delle relazioni tra gli utenti e i lavoratori del SSR incontrati. Il 79% delle persone reputa “gentile” il personale sanitario e un 8% lo considera addirittura “molto gentile”. Dall’altro lato, i lavoratori del SSR pensano che gli utenti siano decisamente collaborativi. Inoltre, gli interventi del personale sanitario (medici e addetti alle professioni sanitarie) sono considerati per il 28% degli utenti “di alta qualità” e per il 60% “di media qualità”. Il 47% degli utenti è soddisfatto della sua ultima visita medica, mentre il 55% dei lavoratori lo è del proprio lavoro.

In generale, gli utenti (per il 39%) pensano che negli ultimi anni i servizi sanitari della città in cui vivono siano rimasti invariati (i lavoratori del SSR pensano questo nella misura del 36% del campione), laddove un 20% li vede invece migliorati.

15 Marzo 2024

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