“L’assessore regionale della Salute, Giovanna Volo, ha rassegnato le sue dimissioni dall’incarico per motivi personali. Il presidente della Regione, Renato Schifani, durante un incontro a Palazzo d’Orléans, l’ha ringraziata per il lavoro svolto e l’abnegazione dimostrata in questi primi due anni di legislatura. Al suo posto, il presidente ha nominato l’attuale direttore generale dell’Asp di Palermo, Daniela Faraoni”. È il contenuto della breve nota diramata ieri dalla Regione Siciliana per annunciare le dimissioni di Volo e la sua sostituzione con Faraoni, professionista con una lunga carriera alle spalle nella sanità siciliana, dove è stata anche direttore amministrativo delle Asp di Catania e Caltanissetta, e dell’Ao Villa Sofia Cervello
L’avvicendamento, tuttavia, non rasserena l’Opposizione, neanche il Pd che pure, negli scorsi giorni, per voce del segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo, aveva auspicato la rimozione di Giovanna Volo, ma anche quella del dirigente del dipartimento per la pianificazione strategica, Salvatore Iacolino, rilevando come “il sistema sanitario pubblico è stato abbandonato a se stesso da parte di chi ha il compito e il dovere di pianificare, programmare e gestire la macchina sanità nel suo complesso, ma che di fronte alle dimissioni di Volo commenta su Facebook: “Bene, ma non benissimo. Perché di fronte alle infinite liste d’attesa e ai tanti disservizi riscontrati anche dal Pd durante le nostre visite negli ospedali siciliani, nonostante l’abnegazione di medici, infermieri e oss, riteniamo che l’assenza di pianificazione, organizzazione e visione sia attribuibile anche al vero assessore ombra dell’assessorato alla sanità, ovvero il dirigente della pianificazione strategica, Salvatore Iacolino. Che inamovibile adesso darà il benvenuto alla neo assessora, Daniela Faraoni, scelta come vittima sacrificale da Renato Schifani”.
Dal Movimento 5 Stelle, il capogruppo all’Ars Antonio De Luca, commenta: “Non potendo cambiare tutta la squadra (manager), come nel calcio a farne le spese è l’allenatore per colpe non sono solo sue e che coinvolgono anche il precedente governo. Qualcosa – prosegue De Luca – Schifani doveva pur fare di fronte allo sfascio totale della sanità, ormai sotto gli occhi di tutti. Ecco, allora, che non potendo licenziare tutti i manager, a farne le spese è l’assessore Volo, fortemente voluta dal presidente della Regione e che ora paga per tutti, complice forse un atteggiamo troppo blando di fronte a una sanità gestita già dai tempi di Musumeci da persone poco capaci. Una cosa comunque è certa, questo cambio di guardia ai vertici dell’assessorato non assolve certamente il governo Schifani che sarà ancora di più nostro sorvegliato speciale, assieme ai manager con i quali i partiti hanno lottizzato la sanità sulla pelle dei siciliani. Finché la politica non uscirà dalla sanità, purtroppo, non potremo attenderci nulla di buono. E non basterà certamente un passo indietro, volontario o meno, dell’assessore di turno a rimettere sulla giusta rotta una barca alla chiaramente alla deriva”, conclude De Luca.