Peste Suina Africana. Regione Sardegna riorganizza l’Unità di progetto

Peste Suina Africana. Regione Sardegna riorganizza l’Unità di progetto

Peste Suina Africana. Regione Sardegna riorganizza l’Unità di progetto
Bartolazzi: “L’auspicio è rispondere al meglio alle raccomandazioni della commissione europea che continua a sostenere gli Stati membri affinché restino vigili e applichino la legislazione europea pertinente, proseguendo il percorso che ha portato importanti risultati in Sardegna. L‘Unità di progetto rappresenta la struttura idonea per assumere le decisioni più appropriate per la tutela della salute animale e dell'ambiente”. DELIBERA

La Regione punta a preservare l’importante risultato conseguito in ordine all’eradicazione della PSA ed a valorizzare l’esperienza maturata in questo specifico ambito. A riguardo, gli Assessori coinvolti sulla suddetta attività d’intesa con la Governatrice hanno ritenuto fondamentale procedere alla riorganizzazione dell’Unità di progetto della malattia con la ridefinizione anche delle competenze.

“Tenuto conto delle normative ed anche di quanto previsto per il restante territorio nazionale – spiega l’assessore Armando Bartolazzi -, al fine di continuare ad assicurare in Sardegna una adeguata sorveglianza e prevenzione della malattia, è necessario che i provvedimenti dell’Unità di progetto assumano carattere di urgenza anche in materia di biosicurezza nel settore suinicolo. In proposito, il Piano Nazionale di sorveglianza ed eradicazione della peste suina africana recentemente varato e che ha validità per il periodo 2025-2027, prevede che la regione Sardegna, che lo scorso settembre 2024 ha raggiunto lo status di indenne da PSA, conduca dal 2025 le attività di sorveglianza e di gestione della malattia come da suddetto Piano e non più con attività separate e differenziate dal restante territorio nazionale. A tale riguardo, è bene evidenziare quanto sia importante il ruolo dell’Unità di progetto anche con riferimento alle interlocuzioni con gli Enti interessati e il Ministero della salute al fine di verificare e valutare le relative modalità di attuazione e di raccordo con tutte le misure adottate in ambito nazionale”.

“L’UdP quindi – prosegue l’esponente di Giunta -, proprio in virtù delle competenze ormai acquisite nel corso degli anni, rappresenta la struttura idonea per valutare ed assumere le decisioni più appropriate per la tutela della salute animale e dell’ambiente favorendo, al contempo, lo sviluppo economico in un settore fondamentale per l’isola. In proposito, ricordo che dallo scorso novembre è stata nominata, quale Responsabile dell’UdP, la dott.ssa Ornella Cauli, già dirigente dell’amministrazione regionale”.

“In condivisione con i colleghi di Giunta quindi, oltre alla dott.ssa Cauli, si è disposto che l’organismo in questione sia composto dal Responsabile scientifico, dal Responsabile del coordinamento dell’attività sulla PSA dei servizi veterinari, dal Direttore generale della Presidenza, dal Comandante del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, dal Direttore generale dell’Agenzia forestale regionale per lo sviluppo del territorio e l’ambiente della Sardegna (FoReSTAS), dal Direttore generale della Sanità, dal Direttore generale dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente; ancora, dal Direttore generale dell’Assessorato dell’Agricoltura e Riforma Agro-Pastorale, dal Direttore generale dell’Assessorato dei Trasporti e dal Direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna”.

“Per quanto riguarda le competenze, mi accingo ad approfondire che in seno all’UdP il Responsabile scientifico svolgerà funzioni consultive e dovrà possedere comprovata competenza nelle materie della stessa UdP. Entro 2 mesi dall’adozione della deliberazione che abbiamo approvato, il responsabile dell’Unità di progetto dovrà curare la predisposizione di un Piano d’azione per la sorveglianza, la prevenzione ed il contrasto della PSA in Sardegna, basato su quello nazionale, da sottoporre, previo parere del responsabile scientifico, all’approvazione della Giunta regionale, che individui le priorità e le strategie d’azione, compresi i termini temporali e le risorse necessarie per realizzarlo. In proposito, in attuazione del suddetto Piano d’azione, l’Unità di progetto dovrà adottare gli atti conseguenti valutandone l’efficacia e, con cadenza almeno annuale, dovrà sottoporre alla Presidenza della Regione un rendiconto dettagliato dell’attività svolta e delle azioni intraprese”.

“Non è tutto: il responsabile dell’UdP dovrà convocare i componenti della stessa con regolarità e comunque con una frequenza almeno bimestrale per comunicare lo stato delle attività, per l’approfondimento di specifici temi, per acquisire eventuali proposte e riferire in merito alle interlocuzioni con il Ministero della salute, del Centro nazionale di referenza per le pesti suine presso l’Istituto zooprofilattico dell’Umbria e delle Marche, del Ministero degli interni e delle prefetture della Regione, nonché del Comando dei Carabinieri per la tutela della salute e delle altre forze di polizia e degli enti locali. Inoltre, con successiva deliberazione, sarà individuato il responsabile scientifico dell’UdP ed il responsabile del coordinamento dell’attività sulla PSA dei servizi veterinari; abbiamo poi dato mandato alla direzione generale del Personale e Riforma della Regione di assegnare all’UdP un istruttore amministrativo categoria C e un funzionario amministrativo categoria D, attraverso procedure di mobilità”.

“Nelle more della conclusione delle suddette procedure, per garantire la funzionalità dell’UdP, la direzione generale della Presidenza si impegnerà a rendere disponibile il personale assegnato alla stessa direzione previo accordo con la responsabile dell’UdP ed il Direttore generale stesso della Presidenza è stato delegato all’esercizio dei compiti di indirizzo e controllo sull’Unità di progetto, di cui è titolare la Presidente, mediante l’adozione di direttive, indirizzi e atti di controllo al responsabile dell’UdP”.

“Il nostro auspicio è poter rispondere al meglio alle raccomandazioni della commissione europea che continua a sostenere gli Stati membri affinché restino vigili e applichino la legislazione europea pertinente per combattere la peste suina africana, proseguendo il percorso intrapreso per il contrasto alla malattia con risultati importanti per la regione Sardegna” – conclude Bartolazzi.

Elisabetta Caredda

Elisabetta Caredda 

28 Marzo 2025

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