Sardegna. Il Consiglio dei Ministri impugna la legge regionale sul riordino della sanità  

Sardegna. Il Consiglio dei Ministri impugna la legge regionale sul riordino della sanità  

Sardegna. Il Consiglio dei Ministri impugna la legge regionale sul riordino della sanità  
Todde: “Norma è legittima, difenderemo le prerogative della Regione in tutte le sedi opportune”. Licheri (M5S): “Per Chigi l’autonomia differenziata è una buona cosa, ma solo se la esercitano le Regioni governate dalla destra”. Bartolazzi: “Non siamo sorpresi, nostri uffici già al lavoro per opporsi ad una impugnazione che appare ispirata da motivazioni politiche molto più che tecniche”. Critiche dall’opposizione, Meloni (FdI): “Con l’impugnazione, commissari azzoppati”.

Tre giorni dopo la nomina dei Commissari delle aziende sanitarie sarde, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, nell’esaminare ben 13 leggi delle Regioni e delle Province Autonome, ha deliberato di impugnare la legge Regione Sardegna n. 8 del 11/03/2025 sul riordino della sanità. Secondo il CdM, talune disposizioni della suddetta norma, “eccedendo dalle competenze statutarie e ponendosi in contrasto con la normativa statale in materia di tutela della salute, violano gli articoli 3, 97, 98, primo comma, e 117, secondo comma, lettera l) e terzo comma, della Costituzione”.

Il caso alimenta la tensione tra Stato e Regione in una fase delicata di ridefinizione delle competenze e quindi di ripartizione delle responsabilità tra i due livelli istituzionali. La Sardegna, infatti, essendo a statuto speciale, in base alla legge n. 296/2006, gode di autonomia sanitaria finanziando interamente il proprio servizio sanitario regionale senza contributi dallo Stato. La Regione ha dunque la piena responsabilità di gestire e organizzare il proprio sistema sanitario, includendo la gestione del fondo sanitario regionale.

Non si fa attendere la risposta della governatrice Alessandra Todde che tuona: “Il Governo impugna una legge regionale pienamente vigente, già in fase di attuazione. La sanità sarda ha bisogno di un cambio di passo e noi andremo convintamente avanti in questa direzione”.

“L’impugnazione da parte del Governo – afferma la presidente –, che noi consideriamo totalmente ingiusta, si basa su due pareri completamente discordanti: il primo di carattere tecnico, in cui si inseriscono commenti favorevoli e il riconoscimento esplicito che il commissariamento è legittimo, e il secondo, arrivato successivamente e di carattere politico, in cui si annuncia una contrarietà al provvedimento. Come sempre abbiamo fatto in questi mesi di governo della Sardegna, continueremo a difendere le prerogative della Regione e della nostra autonomia in tutte le sedi opportune”.

Per il senatore e coordinatore regionale del M5S Ettore Licheri (M5S): “Apprendiamo che il governo ha deciso di impugnare la legge regionale sarda sulla sanità. Quindi per Chigi l’autonomia differenziata è una buona cosa ma solo se la esercitano le Regioni governate dalla destra. Le altre stiamo buone e zitte. Strano concetto di autonomia che quando fa saltare i sistemi padronali della sanità diventa incostituzionale. Come sempre abbiamo fatto in questi mesi, continueremo a difendere le prerogative della Regione e della nostra autonomia in tutte le sedi opportune”.

“Andiamo avanti con serenità e fermezza – dichiara l’assessore Armando Bartolazzi -. L’impugnazione della legge 8 sulla Sanità da parte del Governo non ci spaventa e non ci sorprende. Il provvedimento del Consiglio dei Ministri era stato a più riprese annunciato da esponenti regionali del centro destra, evidentemente in grado di preconizzare contro ogni evidenza gli orientamenti del Ministero. Ricordo infatti che la nota iniziale inviata dagli uffici ministeriali in data 1° aprile aveva ribadito nero su bianco che il commissariamento è legittimo in quanto finalizzato alla riorganizzazione del sistema sanitario sardo. Solo in seguito il Ministero, con una serie di passaggi irrituali, arrivava ad emettere una seconda nota, di segno diametralmente opposto e finalmente coincidente con gli auspici del centro destra sardo. I nostri uffici sono già al lavoro per opporsi ad un’impugnazione che appare spirata da motivazioni politiche molto più che tecniche. Dimostreremo l’inattaccabilità dei nostri argomenti e la bontà sul riordino della sanità”.

Non mancano, pungenti, le critiche dall’opposizione. “Siamo stati facili profeti, annunciando che la pseudo-riforma della sanità, voluta dalla presidente Todde a costo di ritardare la Finanziaria, sarebbe stata impugnata davanti alla Corte Costituzionale. Neanche la fretta dimostrata con la convocazione di una Giunta domenicale, nonostante l’assenza ‘politica’ degli assessori del Pd, per nominare i commissari ha dissolto la confusione che regna in sanità dall’avvento del duo Todde-Bartolazzi”. Così Corrado Meloni, consigliere regionale di Fratelli d’Italia e componente della commissione Salute, ha commentato la notizia che il Governo nazionale ha impugnato la legge sarda sul riordino della sanità, approvata dal Consiglio regionale a marzo.

“L’avventura semestrale dei nominati comincia nel peggiore dei modi – ha aggiunto Meloni -. Saranno commissari azzoppati di fatto e sui loro atti peseranno seri dubbi di legittimità, costringendoli ad una scarsa operatività nella risoluzione dei problemi del sistema sanitario. Oggetto dell’impugnazione è proprio la sostituzione dei direttori generali in carica, cioè l’unico vero motivo della frettolosa e lacunosa legge approvata dal centrosinistra, che ha causato, nonostante i sorrisi di facciata, anche una pesante frattura all’interno della coalizione. La firma dei contratti, stante l’impugnazione, potrebbe causare un danno erariale, non solo a carico di Presidente e Assessori presenti, ma anche dei vertici amministrativi di Regione e Assessorato. Intanto, pazienti e operatori del mondo sanitario, dopo un anno di legislatura, oltre i miracolosi proclami aspettano ancora i fatti”, ha concluso l’esponente di FdI.

Elisabetta Caredda

Elisabetta Caredda

05 Maggio 2025

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