Liste d’attesa. FMT: “In Lombardia si percorre la strada della demagogia” 

Liste d’attesa. FMT: “In Lombardia si percorre la strada della demagogia” 

Liste d’attesa. FMT: “In Lombardia si percorre la strada della demagogia” 
Il sindacato contesta la decisione di affidare ai Nas il monitoraggio sulle liste d’attesa: “Una scorciatoia inutile. Invece di risolvere i problemi della sanità regionale, si cerca il capro espiatore nei medici con il controllo improprio per le prescrizioni. Un modello da non seguire”.

Federazioni Medici Territoriali (Fmt) si schiera contro il protocollo tra Regione, Carabinieri e ATS provinciali “per organizzare controlli sia negli ospedali per le liste di attesa sia sul numero di prescrizioni fatte dai medici di medicina generale. Un modello che altri vorrebbero replicare in altre realtà, mentre intanto Governo e Regioni si ‘rimpallano’ le responsabilità dei disservizi che colpiscono migliaia di pazienti”, dice il sindacato in una nota.

“In Lombardia – argomenta Francesco Esposito segretario nazionale di FMT – si è scelta la strada della demagogia, una scorciatoia autoritaria per indicare all’opinione pubblica un capro espiatorio su cui scaricare le colpe di anni di politiche scellerate della Regione sulla sanità pubblica. Ora altri vorranno emulare questo modello” che però, per FMT, non è da copiare.

“Lunga la lista degli errori (discorso valido anche per altre regioni): tagli di risorse, esternalizzazione dei servizi, privatizzazione, demedicalizzazione del 118, riduzione di posti letti, aumento dei pazienti assistiti dai medici di famiglia, precarizzazione del lavoro medico. Ed ora puntano sul controllo militare degli ambulatori, per ingannare l’opinione pubblica, invece di ammettere le loro responsabilità politiche. Sia chiaro questo protocollo oltre ad essere inutile è pericoloso, perché scarica sui professionisti un controllo inappropriato della loro attività, con chiari rischi di un aumento del contenzioso giudiziario”, sottolinea Esposito.

“Già nei giorni successivi – conclude Esposito – si sono registrate le proteste delle istituzioni ordinistiche mediche e anche delle organizzazioni sindacali, tra le altre anche quella del segretario di Unione dei Medici Italiani-Umi, Francesco Falsetti, sigla costituente della Federazione Italiana dei Medici Territoriali-FMT, ma la Regione prosegue su questa strada dimostrando l’incapacità di trovare risposte e di avanzare proposte, mentre i problemi veri: poche risorse, mancata programmazione e riorganizzazione dei servizi, rimangono irrisolti”.

26 Maggio 2025

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