Un 73enne originario di Maddaloni (Caserta) e con patologie pregresse è la quarta vittima da virus West Nile in Campania e la terza nel Casertano. L’uomo è deceduto all’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta. Era ricoverato in rianimazione. Da inizio anno salgono a 8 le vittime dell’infezione in Italia: 1 in Piemonte, 3 nel Lazio e 4 in Campania.
Un uomo di 72 anni è ricoverato in condizioni critiche a Oristano: è il primo contagio umano accertato di West Nile quest’anno in Sardegna. Il paziente, con patologie pregresse, presentava i sintomi del virus e gli esami del Laboratorio analisi dell’Aou di Cagliari hanno accertato l’infezione. Le condizioni del 72enne sono critiche da ieri e oggi la situazione è invariata.
“Sono due i pazienti infetti da West Nile in Lombardia. Si tratta di due donne, una 38enne a Milano e una 66enne a Pavia, ma soltanto per quest’ultima è stato ritenuto opportuno procedere al ricovero”. Lo riferisce la Regione in una nota.
In Lombardia sul fronte West Nile “la situazione è assolutamente sotto controllo e i cittadini possono stare tranquilli”, rassicura il direttore generale Welfare della Regione, Mario Melazzini. L’infezione, per cui in Lombardia si registrano al momento due casi (una donna di 38 anni a Milano e una 66enne ricoverata a Pavia), è “una malattia praticamente endemica – ricorda Melazzini – che ormai dal decennio scorso si manifesta anche in Lombardia. Nella quasi totalità dei casi non è necessario il ricovero e si guarisce da soli”, sottolinea il Dg Welfare.
“Regione Lombardia – rimarca – ha attivato, come di consueto accade ogni anno, tutti i protocolli previsti per il monitoraggio e la sorveglianza non solo dei casi che si sviluppano nell’uomo, ma anche della diffusione del virus tramite le zanzare e negli animali. Al momento non esiste alcuna criticità”.
Oggi dodici persone hanno contratto il Virus West Nile nel Lazio, 11 delle quali hanno sintomi con febbre e sono monitorati a domicilio, mentre un’altra ha riscontrato la sindrome neurologica.
A certificarlo le analisi effettuate dal laboratorio di Virologia dell’Istituto nazionale per le malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” – Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico.
I 12 nuovi casi sono stati registrati in provincia di Latina, in particolare a Latina, Cisterna di Latina, Pontinia, Priverno, Sabaudia e Santi Cosma e Damiano.
Con questi ultimi accertamenti, nel 2025 le conferme diagnostiche di positività di infezione da West Nile Virus salgono a 58. Nel dettaglio:
- 54 casi monitorati dalla Asl di Latina;
- due casi monitorati dalla Asl Roma 6;
- un caso monitorato dalla Asl di Frosinone;
un caso registrato fuori regione, con probabile esposizione nella provincia di Caserta.
Di seguito, la suddivisione dei 58 casi di Virus West Nile:
16 pazienti sono ricoverati in reparti ordinari;
6 persone sono state dimesse;
30 pazienti sono in cura presso il proprio domicilio;
3 pazienti sono ricoverati in terapia intensiva;
3 decessi.
“L’aumento del numero di casi di febbre da West Nile Virus, segnalati al sistema di sorveglianza e inviati per diagnosi al laboratorio di riferimento regionale dello Spallanzani, evidenzia l’efficacia della rete di sorveglianza regionale e dell’azione di sensibilizzazione dei medici, in particolare dei medici di medicina generale. Il rafforzamento del sistema garantisce di monitorare con attenzione i pazienti che potrebbero progredire verso forme neurologiche e di valutare l’estensione della circolazione con conseguenti interventi di controllo del vettore”, ha dichiarato Francesco Vairo, direttore del Servizio regionale per Epidemiologia, Sorveglianza e controllo delle malattie infettive (Seresmi) – Spallanzani.