Riunito, negli scorsi giorni a Palermo, presso l’Assessorato alla Salute, il Tavolo Tecnico Regionale di Medicina Generale, per il rinnovo dell’Accordo Integrativo Regionale (AIR) del Ruolo unico Assistenza Primaria. L’Intersindacale Smi, Snami, Fmt hanno rivisto e modificato la bozza trasmessa dall’Assessorato alle Sigle Sindacali lo scorso 24 luglio e si sono presentati al tavolo delle trattative con una unica bozza “condivisa, seppure ancora incompleta”. La Fimmg si sarebbe riservata di presentare una propria bozza successivamente.
“Diversi sono i punti di forza che si auspica verranno accolti nel testo definitivo, ma che sono stati già accolti positivamente dalla parte pubblica a partire dalle tutele per le colleghe in gravidanza, per i colleghi non idonei, previa verifica della Commissione periferica del Ministro dell’Economia e della Finanza, per i colleghi con accertata invalidità civile. I colleghi, con le problematiche succitate, potranno essere esonerati dalle ore notturne”. A riferirlo, in una nota, Tiziana Alescio, segretario regionale Sicilia SMI.
Al Tavolo Tecnico, spiega Alescio, “lo Smi, insieme alle altre sigle dell’Intersindacali, è riuscito a definire correttamente l’art.32 comma 8 dell’ACN vigente, ribadendo che l’apertura dello studio medico, nell’ambito territoriale dell’AFT, avviene solo se c’è carenza in termini di scelta. Si è così scongiurata l’errata interpretazione che avrebbe determinato conflitto fra colleghi, determinando progressivamente una diminuzione delle scelte in carico”.
Si è inoltre stabilito, che, nella fase di transizione, gli assistiti rimangono in carico al medico scelto, anche se per residenza apparterrebbero ad altra AFT. “Tutto ciò può facilmente verificarsi in ambito cittadino”.
Si è inoltre discusso, al fine di garantire i LEA, di valutare in modo diverso il rapporto ottimale (attualmente 1/5000), per le zone disagiate e disagiatissime (come le isole minori e le comunità montane), prevedendo anche una diversa organizzazione.
“Altro punto cruciale, discusso, è quello che non può essere obbligato alcun medico dell’AFT a coprire carenze assistenziali, su ordine di servizio”, sottolinea Alescio.
La copertura dei turni vacanti, riferisce ancora lo Smi, deve seguire l’art. 9 (carenza assistenziale oraria e incarichi a tempo determinato) e art. 10 (sostituzioni attività oraria) dell’ACN vigente. Infine, è stato proposto e discusso ampiamente con parte pubblica il massimale di scelta e orario dei medici già titolari sia del ruolo unico a ciclo di scelta, che a rapporto orario, con l’applicazione dei seguenti limiti:
a) 24 ore, fino a 1000 assistiti ai sensi dell’art. 3 comma 5-ter del D.L. 10 maggio 2023 n.51.
b) 12 ore, da 1000 a 1120 assistiti.
“È stato proposto, inoltre – spiega Alescio – che, su istanza del Medico del Ruolo Unico di assistenza primaria già titolare di incarico ad attività oraria(24 ore settimanali) e/o a ciclo di scelta, il massimale orario di 24 ore settimanali possa essere incrementato di 6 ore settimanali fino al raggiungimento di 650 assistiti. Nei prossimi incontri verranno discussi gli altri punti dell’AIR”.