La richiesta per incrementare a 30 milioni di euro il supporto economico destinato alle aziende zootecniche della regione colpite dalla diffusione della dermatite nodulare contagiosa (Lumpy Skin Disease – LSD) presentata con una proposta di legge dal consigliere Francesco Mula (FdI), della commissione Governo del territorio e Ambiente, e sostenuta da alcuni altri consiglieri di opposizione, ha trovato condivisione anche dai gruppi di maggioranza.
A riguardo, il presidente del Consiglio regionale, Piero Comandini (PD), ha promosso un incontro tra tutti i capigruppo e i rappresentanti degli allevatori di Cia, Coldiretti, Copagari e Confagricoltura che hanno insieme, partendo dalle proposte di legge già depositate, lavorato ad un testo condiviso per dare risposte efficaci e più rapidi possibili agli allevatori gravemente danneggiati dalla dermatite bovina contagiosa, il quale è stato approvato all’unanimità nell’ultima seduta d’Aula dell’11 agosto 2025.
Il provvedimento è stato redatto in modo da poter essere aperto a modifiche sulle somme impegnate, visto che ancora non è possibile conoscere l’evoluzione della malattia, così come richiesto dai rappresentanti di categoria. Grazie a serrate trattative sono stati approvati complessivamente 30 milioni di euro: 18 milioni previsti attraverso la legge ad hoc ed altri 12 milioni stanziati nella manovra di assestamento di bilancio anch’essa approvata.
“La norma – ha commentato con soddisfazione Comandini a Quotidiano Sanità – prevede un aumento degli stanziamenti che sono stati previsti per fronteggiare l’epidemia della dermatite dei bovini, sino a un totale di 30 milioni di euro. Una cifra che permetterà al settore di far fronte alle emergenze causate da questa patologia. Davanti alle emergenze, grazie al lavoro compatto dei consiglieri di maggioranza e opposizione che hanno lavorato insieme per trovare una soluzione condivisa, ancora una volta la risposta del Consiglio regionale è stata unitaria”.
“Ci sono momenti – aggiunge Giuseppe Frau (Uniti per Alessandra Todde), Vice Presidente del Consiglio Regionale – in cui la politica deve trovare la forza dell’unità e avere la capacità di andare oltre le logiche di schieramento e sterile contrapposizione, che spesso lasciano i problemi aperti e irrisolti. Abbiamo scritto tutti assieme, per far fronte a questa preoccupante emergenza che ha colpito numerosi territori della nostra isola, una bella pagina delle Istituzioni autonomistiche”.
“Dal Consiglio Regionale, in modo unitario – prosegue Frau -, è arrivato un forte segnale di sostegno ad allevatori e aziende zootecniche pesantemente colpite dalla diffusione della dermatite nodulare bovina. Ben 30 milioni di euro previsti, fondi che serviranno ad alleviare le drammatiche conseguenze di questo virus che ha portato all’adozione di misure urgenti e straordinarie di contenimento, tra cui vaccinazione, blocco della movimentazione e abbattimento dei capi infetti. È ora assolutamente opportuno velocizzare da una parte la copertura vaccinale per sbloccare la movimentazione, e dall’altra l’erogazione dei ristori, che deve avvenire velocemente, per compensare le pesanti ricadute economiche e gestionali per tante aziende e tante famiglie sarde”.
“Non deve mai mancare la capacità di dialogo e di ascolto, che da subito abbiamo intrapreso. Non c’è una contrapposizione tra un noi e voi. Siamo tutti dalla stessa parte a sostegno degli allevatori e delle aziende colpite. Un pensiero, inoltre, va a tutti coloro che sono sul campo per debellare il virus, ai veterinari che svolgono un compito difficile, pure a loro va un Grazie per il loro grande impegno e professionalità. Sono convinto che con la responsabilità di tutti, assieme potremo vincere anche questa battaglia, riprendere ad allevare i nostri bovini nelle zone colpite, commercializzare la nostra carne di qualità, e rilanciare uno dei settori trainanti della nostra economia” – conclude il consigliere.
A concludere il consigliere Franco Mula, che lieto dell’accordo raggiunto commenta al nostro giornale: “Voglio ringraziare tutti i colleghi che unanimi hanno condiviso un più consistente sostegno definito con l’aumento dei fondi per gli aiuti economici finalizzati ad andare maggiormente incontro alle sofferenze ed esigenze di tutti gli allevatori che stanno affrontando questo difficile momento. Io sono residente nel territorio nuorese, tra le sedi purtroppo più colpite dall’emergenza, e realizzo da vicino l’immensa disperazione dei nostri allevatori del territorio. Persone che da un giorno all’altro si sono trovate improvvisamente senza più sapere cosa possono fare, se quella loro attività può avere ancora una speranza, se possono contare su un aiuto per rincominciare a portare sostegno alla propria famiglia”.
“Ecco perché è nata l’iniziativa di lavorare insieme al nostro capogruppo Paolo Truzzu e gli altri colleghi per chiedere di innalzare l’ammontare degli aiuti economici considerata l’estensione dell’epidemia di dermatite bovina tra gli allevamenti e gli importanti danni dal virus causati. I trenta milioni che contiamo oggi nel totale di più provvedimenti in essere, è chiaro rappresentano solo un punto di partenza, perché pensiamo che la rendicontazione dei danni che ci perverrà dagli allevatori, sin tanto che l’epidemia non verrà debellata del tutto, avrà necessità di nuove risposte di integrazione di finanziamenti. Sono convinto che in fase di finanziaria ci dovremo assolutamente poi tornare. Per ora grazie”.
Elisabetta Caredda