Oms e Unione Europea hanno rinnovato la loro collaborazione per il raggiungimento della copertura sanitaria universale (Universal Health Coverage – UHC), con il lancio della Fase V (2025-2028) della UHC Partnership, annunciata a margine dell’80a Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York dal Commissario europeo per i Partenariati internazionali, Jozef Síkela e dal Direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus.
La piattaforma più estesa dell’Oms dedicata al rafforzamento dei sistemi sanitari, con l’obiettivo di garantire che tutte le persone possano accedere a servizi di salute di qualità senza dover affrontare difficoltà economiche.
Risorse e obiettivi Per questa nuova fase l’Unione Europea ha stanziato 40 milioni di euro, ai quali si aggiungerà un ulteriore contributo nel 2027. Le risorse saranno destinate a sostenere la costruzione di sistemi sanitari resilienti, equi e incentrati sulle persone, elementi fondamentali per il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile in materia di salute. La partnership si focalizzerà in particolare sui paesi che presentano le maggiori criticità, con l’obiettivo di colmare le lacune strutturali e organizzative dei sistemi sanitari, promuovendo anche la mobilitazione di risorse interne.
Dalla sua istituzione, nel 2011, la UHC Partnership ha supportato oltre 115 paesi nell’attuazione di riforme inclusive, contribuendo a rafforzare governance, finanziamento, erogazione dei servizi sanitari e risposta alle emergenze. Secondo le stime, sono state raggiunte oltre 3 miliardi di persone a livello globale con miglioramenti tangibili nella copertura dei servizi e nelle prestazioni complessive dei sistemi sanitari.
“Sistemi sanitari solidi sono la pietra angolare dello sviluppo sostenibile, della resilienza e della stabilità globale – ha dichiarato Jozef Síkela –. Investire nel loro rafforzamento è un pilastro centrale della strategia Global Gateway dell’UE. Collaborando con l’Oms per conseguire la copertura sanitaria universale e sostenendo produzione, quadri normativi e competenze locali, affermiamo l’impegno dell’UE a garantire che tutte le persone possano accedere a servizi sanitari di qualità, quando e dove ne hanno bisogno, senza difficoltà finanziarie”.
Per Tedros Adhanom Ghebreyesus, la rinnovata intesa rappresenta un passaggio cruciale: “Raggiungere la salute per tutti richiede una partnership tra tutti, e la rinnovata collaborazione tra l’Unione Europea e l’Oms per promuovere la copertura sanitaria universale aiuterà milioni di persone in tutto il mondo ad accedere ai servizi sanitari di qualità di cui hanno bisogno. Insieme, stiamo traducendo gli impegni sanitari globali per sistemi sanitari forti e una copertura sanitaria universale in azioni nazionali, garantendo che nessuno sia lasciato indietro”.
Le priorità della Fase V La nuova fase della partnership si colloca in un momento critico, caratterizzato da instabilità economica, riduzione dell’assistenza allo sviluppo e impatti crescenti del cambiamento climatico. Proprio per questo, gli interventi si concentreranno su quattro direttrici principali:
– Rafforzamento del finanziamento sanitario e della governance, con promozione delle riforme e del dialogo politico per rendere i sistemi autosufficienti.
– Pianificazione strategica e valutazione basata su dati concreti, per orientare meglio le priorità e migliorare le performance dei sistemi sanitari.
– Erogazione di servizi integrati, accessibili e di qualità, compresi quelli legati alla salute sessuale e riproduttiva e alla gestione delle malattie non trasmissibili, in un’ottica di primary health care.
– Promozione di equità, uguaglianza di genere e resilienza climatica, riconoscendo l’impatto trasversale di questi elementi sulla salute delle popolazioni.