Il processo di trasformazione epidemiologica e sociale in atto nel Paese sta evidenziando le problematiche e le carenze strutturali del Sistema Sanitario, che pur essendo fra i migliori al mondo, universalistico ed equo, è gravato dal “fardello dell’età”. È necessario quindi sviluppare anche in Piemonte modelli organizzativi innovativi che favoriscano la multidisciplinarietà e la multiprofessionalità per la presa in carico della cronicità. Questo il tema al centro del VI Convegno Regionale SIFoP dal titolo “La specialistica convenzionata interna: nuovi modelli organizzativi territoriali e nuove opportunità terapeutiche per la salute globale della Comunità”, tenuto lo 26 settembre scorso a Torino.
Dopo il saluto di Federico Riboldi, Assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Guido Giustetto Presidente dell’Ordine dei Medici di Torino, Antonio Magi Segretario Generale del SUMAI Assoprof e Presidente dell’Ordine dei Medici di Roma, Ivana Garione Consigliera Comunale di Torino, Stefania Orecchia Direttrice del Dipartimento Cure Primarie ASL Città di Torino, Federica Riccio Direttrice Medicina Territoriale Azienda Zero, Luigi Fontana Direttivo SiFop nazionale, la giornata di lavori si è sviluppata attraverso tre sessioni.
Durante la prima sessione sono state evidenziate le attuali criticità documentate attraverso la progressiva riduzione dell’offerta di assistenza medica specialistica ambulatoriale interna nel periodo 2017-2023 in un contesto di progressivo aumento delle liste di attesa, della spesa privata out of pocket e della rinuncia ai servizi sanitari da parte dei cittadini.
Sono stati altresì presi in esame i nuovi strumenti normativi come il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e il Decreto Ministeriale n. 77/2022 che dovranno garantire cure più accessibili, integrate e sostenibili puntando sulla centralità del territorio attraverso le nuove strutture, le Case di Comunità, gli Ospedali di Comunità e l’attivazione delle Centrali Operative Territoriali.
Del nuovo assetto organizzativo territoriale fanno parte le AFT (Aggregazioni Funzionali Territoriali) degli specialisti ambulatoriali interni (SAI), finalizzate alla presa in carico dei pazienti attraverso percorsi integrati e multidisciplinari. L’adozione di un approccio di cura per percorsi assistenziali rappresenterà la sfida vincente per garantire la continuità dell’assistenza.
La seconda sessione ha preso in esame l’importanza dei nuovi approcci farmacologici nella cogestione plurispecialistica del paziente cronico.
Nella terza sessione sono stati presentati esempi di declinazione concreta del concetto di Aggregazione Funzionale Territoriale presentando diverse esperienze – in varie fasi di realizzazione – di gestione multidisciplinare e multiprofessionale di patologie croniche.
Il Convegno ha visto la partecipazione numerosa degli specialisti ambulatoriali e degli altri attori dell’assistenza territoriale, Direttori di distretto, dirigenti aziendali, MMG, PLS, infermieri. Ha fornito interessanti spunti di riflessione circa il rinnovato ruolo dello Specialista Ambulatoriale che mette al servizio del cittadino il bagaglio di conoscenze e competenze cliniche, scientifiche, manageriali ed organizzative per la salute globale della Comunità.