Antibiotico resistenza. Urologi lanciano progetto e chiamano a raccolta le Società scientifiche. Gemmato: “Da Governo impegno concreto”

Antibiotico resistenza. Urologi lanciano progetto e chiamano a raccolta le Società scientifiche. Gemmato: “Da Governo impegno concreto”

Antibiotico resistenza. Urologi lanciano progetto e chiamano a raccolta le Società scientifiche. Gemmato: “Da Governo impegno concreto”
Con il progetto “MAGA” la SIU vuole riportare al centro il corretto impiego degli antibiotici nella gestione delle infezioni urinarie sviluppando, tra le altre cose, linee di indirizzo. Carrieri: “Auspichiamo progetti anche da altre società scientifiche”. Il sottosegretario: “Attenzione del Governo sempre stata alta. Quest’anno stanziati anche 100 milioni di euro per gli antibiotici reserve”. Anelli (Fnomceo) e Migliore (Fiaso) confermano impegno di medici e aziende sanitarie e ospedaliere.

“Dobbiamo intervenire subito: preservare l’efficacia delle terapie antibiotiche e promuovere una cultura di stewardship è oggi un dovere etico e clinico. L’urologia può e deve essere protagonista della battaglia contro l’antibiotico resistenza, che oggi è causa di migliaia di vittime in Italia”. L’appello è stato lanciato da Giuseppe Carrieri, presidente Siu, la Società italiana di urologia che oggi ha raccolto rappresentanti delle istituzioni, del mondo medico e sanitario, e giornalisti, per presentare il nuovo progetto “MAGA” con cui la Siu intende lanciare una nuova offensiva contro l’antibiotico resistenza. Con lui il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato; il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli; il presidente della Fiaso, Giovanni Migliore.

Per Carrieri, “la giornata di oggi è la manifestazione della collaborazione tra istituzioni e mondo delle società scientifiche. Il sottosegretario Gemmato lanciò un appello in occasione del G7 a Bari chiedendo alle Società scientifiche il coinvolgimento attivo per contrastare il fenomeno antibiotico resistenza. Abbiamo raccolto l’appello e la giornata di oggi testimonia il nostro impegno. Una giornata importante dalla quale speriamo parte una onda di attività da parte di altre Società Scientifiche”, ha aggiunto il presidente Siu.

Il sottosegretario Marcello Gemmato ha espresso apprezzamento per l’iniziativa: “L’impegno del Governo sul fronte dell’antibiotico-resistenza è già concreto, l’attenzione è sempre stata alta e continua ad esserlo. Quest’anno sono stati stanziati 100 milioni di euro per i cosiddetti antibiotici ‘reserve’, i nuovi antibiotici indispensabili per combattere le infezioni resistenti” e il Piano Nazionale di Contrasto all’Antibiotico-Resistenza (Pncar) con 40 milioni di euro annui”.

“Durante il G7 della Salute – ha ricordato Gemmato – il ministro Giorgetti ha annunciato l’investimento di 21 milioni di euro nel meccanismo ‘push and pull’ per stimolare investimenti per la ricerca di nuove armi contro l’antibiotico resistenza”. Un tema sul quale, ha sottolineato Gemmato, “l’Italia sta dimostrando di essere proattiva” con un impegno che “non è solo economico, ma anche scientifico”, ha concluso il sottosegretario,

In prima linea i medici, con Filippo Anelli, presidente della Fnomceo, che ha assicurato l’impegno della Federazione per contrastare il fenomeno che “l’Organizzazione Mondiale della Sanità – ha ricordato – indica come una delle principali cause di morte del futuro. È un tema essenziale e un allarme vero, che deve essere affrontato con determinazione per ridurre l’utilizzo degli antibiotici e salvaguardare la salute delle persone”. Anelli ha ricordato come “il problema non riguarda soltanto i medici, ma anche il mondo veterinario e alimentare, dove gli antibiotici vengono impiegati negli allevamenti. È dunque una sfida complessa, che coinvolge sanità, agricoltura e alimentazione”. Anelli ha poi richiamato la necessità di una maggiore consapevolezza da parte dei cittadini: “È fondamentale sensibilizzare la popolazione a utilizzare questi farmaci solo dietro prescrizione medica e rendere tutti gli attori del sistema – medici, farmacisti e pazienti – responsabili di un uso corretto e consapevole”.

Anche Giovanni Migliore, presidente Fiaso, ha garantito che le aziende sanitarie e ospedaliere continueranno a mantenere alta l’attenzione contro l’antibiotico resistenza: “E’ un tema che deve diventare fondamentale per i cittadini prima ancora che per le aziende sanitari e i medici, perché è un problema di salute quando non sia ha una alternativa terapeutica. Quindi occorre anzitutto prevenire l’insorgenza di infezioni, anche in ambito ospedaliero, e poi garantire un uso corretto degli antibiotici. È una questione che riguarda la salute, l’utilizzo delle risorse ospedaliere ma anche la sostenibilità del Ssn”.

Durante la conferenza sono stati illustrati i dati più recenti relativi alle infezioni urinarie causate da batteri multi-resistenti (MDR), come Escherichia coli, Klebsiella pneumoniae e Pseudomonas aeruginosa. In particolare, si è sottolineato come fino al 50% dei ceppi di E. coli sia ormai resistente a TMP-SMX; le resistenze ai fluorochinoloni interessino circa il 30% degli isolati; si registri una crescita significativa di ceppi ESBL-positivi e resistenti ai carbapenemi. Il fenomeno, strettamente legato all’uso inappropriato degli antibiotici e alla gestione delle infezioni ricorrenti, impone un cambio di paradigma nella pratica clinica.

“Si stanno cioè sviluppando dei batteri resistenti a qualsiasi tipo di terapia antibiotica – ha spiegato Giuseppe Carrieri – e questo lega le mani ai medici – a noi urologi in particolare, in questo caso – per il trattamento di patologie comunissime: le cistiti nelle donne, le prostatiti negli uomini, tante infezioni che oggi non riusciamo più a combattere, a contrastare, perché gli antibiotici sono diventati inefficaci nella cura di queste patologie”. Lo sono diventati, ha specificato il presidente della Siu, “fondamentalmente perché gli antibiotici sono stati usati troppo e male. Il nostro impegno, ora, mira a focalizzare l’attenzione sull’evidenza e la necessità di cure mirate, decise sulla base di antibiogramma, ma anche considerando che non tutte le infezioni vanno necessariamente curate e comunque non tutte vanno curate con gli antibiotici. Insomma, bisogna curare in base alle evidenze scientifiche. L’uso di antibiotici non può essere lasciato al caso o all’autogestione dei pazienti, come purtroppo oggi accade”.

Con il progetto “MAGA one – Make Antibiotics Great Again” si avvia, dunque, un programma strategico con cui Siu che intende riportare al centro il corretto impiego degli antibiotici nella gestione delle infezioni urinarie. L’iniziativa si propone di: sviluppare linee di indirizzo clinico-terapeutiche a rapida consultazione per i professionisti sanitari; creare un osservatorio nazionale multidisciplinare sull’uso dell’antibioticoterapia e dell’antibioticoprofilassi in urologia; avviare la certificazione di centri di riferimento per la gestione delle infezioni urinarie e la prevenzione delle recidive; promuovere campagne di informazione al pubblico per scoraggiare l’autoprescrizione e sensibilizzare sull’importanza dell’uso corretto degli antibiotici.

16 Ottobre 2025

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