I primi dati relativi alla partecipazione allo sciopero nazionale del 6 novembre dei dipendenti di farmacia privata, rilevati da Federfarma – e sempre verificabili nell’ambito del confronto con le Organizzazioni sindacali – sulla base delle comunicazioni finora pervenute da 7.000 farmacie (quelle che hanno registrato una maggiore adesione allo sciopero da parte dei dipendenti) mostrano un tasso di adesione inferiore al 15% del personale in servizio il 6 novembre. Risulta rispettata al 95% circa la quota minima – pari a un terzo – del personale presente in farmacia durante l’astensione lavorativa.
Federfarma si riserva di aggiornare il dato di adesione, in costante calo secondo le ultime proiezioni, anche considerando il fatto che sono in arrivo le comunicazioni da parte delle farmacie che non hanno registrato alcuna partecipazione allo sciopero. Va considerato, inoltre, che il dato di adesione si riferisce al personale di turno il 6 novembre e quindi se rapportato al totale del personale operante in farmacia diventa significativamente più basso.
Federfarma sta raccogliendo i dati relativi al mancato rispetto dei requisiti minimi di servizio indicati dalla Commissione di Garanzia sugli scioperi per le conseguenti segnalazioni alle Autorità competenti, nel pieno rispetto delle norme a tutela della privacy dei dipendenti.
Tralasciando qualsiasi considerazione riguardo all’entità dei numeri dell’adesione, a parere di Federfarma, dai dati emergono il solido rapporto di natura professionale tra titolari e collaboratori, nonché le buone condizioni che caratterizzano il lavoro in farmacia.
Federfarma ringrazia tutti i colleghi che, con grande senso di responsabilità, hanno contribuito a garantire il normale svolgimento del servizio farmaceutico, evitando disagi ai cittadini, nel rispetto delle indicazioni fornite dalla Commissione di Garanzia sugli scioperi.
Per questo, Federfarma – consapevole del particolare valore che i collaboratori rivestono per la farmacia – fermo restando il riconoscimento dell’incremento salariale già proposto in sede di contrattazione nella misura di 180,00 euro mensili, è altresì disponibile a discutere l’attribuzione di ulteriori incentivi, premialità e misure di welfare – utilizzando anche i benefici fiscali connessi – nell’ottica di migliorare ulteriormente il reddito effettivo e la qualità di vita dei collaboratori.
L’analisi dei dati testimonia il senso di responsabilità dei lavoratori e rende Federfarma ancor più convinta della necessità di pervenire in tempi brevi al rinnovo del Ccnl. In tal senso Federfarma è disponibile a confrontarsi in maniera costruttiva con tutte le Organizzazioni sindacali disposte al dialogo sulla piattaforma sindacale proposta, assicurando altresì la libertà di rappresentanza sindacale costituzionalmente garantita, al fine di giungere quanto prima alla firma di un contratto equo e sostenibile per entrambe le parti.