Le evidenze scientifiche mostrano che donne e uomini presentano differenze nello stato di salute e nel rischio di sviluppare malattie.
In questa prospettiva, dopo l’istituzione nel 2015 della Giornata nazionale della salute della donna, che ricorre il 22 aprile, il Ministero della Salute promuove la seconda edizione della Giornata nazionale per la salute dell’uomo, che si celebra l’11 novembre.
La salute maschile merita attenzione costante a partire da gesti quotidiani: mangiare in modo sano ed equilibrato, non fumare e limitare il consumo di alcol, praticare regolarmente attività fisica, evitare la sedentarietà e mantenere un peso corporeo adeguato sono scelte semplici che possono migliorare la qualità e la durata della vita.
Anche i controlli periodici fanno la differenza. È importante parlare con il proprio medico per valutare i fattori di rischio individuali e definire il percorso di salute più adatto. Per prevenire infarto, ictus e altre malattie cardio-cerebrovascolari, oltre ad adottare uno stile di vita sano e attivo, è importante controllare periodicamente la pressione arteriosa, la frequenza e il ritmo del battito cardiaco, nonché effettuare alcuni esami del sangue, quali glicemia, colesterolemia e trigliceridemia. In base all’età e alla presenza di eventuali fattori di rischio, il medico di base può consigliare anche una visita cardiologica di approfondimento, utile per valutare lo stato di salute del cuore e individuare precocemente eventuali alterazioni.
Il Servizio sanitario nazionale offre gratuitamente strumenti efficaci di prevenzione, che consentono di individuare molte malattie nelle fasi iniziali, aumentando così le possibilità di cura e guarigione.
Un’importante misura di prevenzione è la vaccinazione contro l’HPV (Papilloma Virus umano), raccomandata e offerta gratuitamente dal SSN a ragazze e ragazzi a partire dagli 11 anni di età, prima dell’inizio dell’attività sessuale, per garantire la massima efficacia preventiva. Il vaccino protegge da diversi ceppi di HPV responsabili di numerosi tumori, tra cui quelli anali, orofaringei e genitali maschili, oltre al tumore del collo dell’utero nelle donne. Vaccinarsi significa quindi proteggere sé stessi e contribuire alla salute collettiva, riducendo la diffusione del virus nella popolazione.
Tra gli strumenti di prevenzione più importanti c’è anche lo screening per il tumore del colon-retto, offerto gratuitamente a uomini e donne di età compresa tra 50 e 69 anni (in alcune Regioni fino a 74). L’esame consiste in un test semplice e non invasivo per la ricerca del sangue occulto nelle feci da ripetere ogni due anni. Se il test risulta positivo, si viene invitati a effettuare un approfondimento diagnostico, generalmente una colonscopia. Individuare la malattia nelle sue fasi iniziali permette di trattarla con maggiore efficacia: nel 2024, il tumore del colon-retto è stato la terza neoplasia più comune negli uomini, con 27.473 nuovi casi su un totale di 48.706 diagnosi (Fonte: AIOM-AIRTUM 2024).
Infine, è utile ricordare l’importanza della visita urologica per controllare lo stato di salute della prostata e dell’apparato genito-urinario e valutare l’opportunità di ulteriori esami, soprattutto dopo i 50 anni o in presenza di casi familiari di tumore prostatico.
Prendersi cura della propria salute significa scegliere ogni giorno la prevenzione
Per maggiori informazioni sulle iniziative e sui servizi offerti, è possibile contattare la propria ASL di riferimento o consultare il portale del Ministero della Salute: www.salute.gov.it.