In Italia spesa sanitaria pro capite inferiore di 803 dollari rispetto alla media Ocse. Si conferma grave carenza infermieri. Pochi i posti letto ospedalieri. Ma l’Italia è il quinto Paese più longevo al mondo. Ecco il Rapporto Health at a Glance 2025

In Italia spesa sanitaria pro capite inferiore di 803 dollari rispetto alla media Ocse. Si conferma grave carenza infermieri. Pochi i posti letto ospedalieri. Ma l’Italia è il quinto Paese più longevo al mondo. Ecco il Rapporto Health at a Glance 2025

In Italia spesa sanitaria pro capite inferiore di 803 dollari rispetto alla media Ocse. Si conferma grave carenza infermieri. Pochi i posti letto ospedalieri. Ma l’Italia è il quinto Paese più longevo al mondo. Ecco il Rapporto Health at a Glance 2025
Nonostante una delle aspettative di vita più alte al mondo, l’Italia spende meno della media Ocse: 8,4% del Pil contro il 9,3%. A parità di potere d'acquisto spendiamo 5.164 dollari per abitante, a fronte dei 5.967 dollari medi nell’area Ocse. Il numero di medici è alto, ma mancano infermieri e operatori per le cure a lungo termine. Solo 3 posti letto per mille abitanti, contro i 4,2 medi. Cresce la spesa per la prevenzione, ma fumo e sedentarietà restano i grandi nemici della salute. IL RAPPORTO

L’Italia continua a distinguersi per l’elevata aspettativa di vita e per la solidità complessiva del sistema sanitario, ma spende meno della media Ocse e sconta carenze strutturali nel personale. È quanto emerge dal rapporto “Health at a Glance: Europe 2025” dell’Ocse, che analizza i sistemi sanitari di 38 Paesi industrializzati.

Nel 2024 la spesa sanitaria italiana è stata pari all’8,4% del Pil, contro il 9,3% della media Ocse e valori superiori in Germania (12,7%), Francia (10,8%) e Regno Unito (9,3%).

Non va meglio se prendiamo in esame i livelli di spesa pro capite a parità di potere d’acquisto: l’Italia destina 5.164 dollari pro capite a parità di potere d’acquisto alla sanità. Una cifra sensibilmente più bassa rispetto alla media Ocse, pari a 5.967 dollari, e lontanissima dai livelli dei grandi Paesi europei: 7.367 dollari in Francia e 9.365 in Germania. In altri termini, l’Italia spende circa il 13% in meno della media dei Paesi industrializzati, quasi un terzo in meno rispetto alla Francia e oltre il 40% in meno della Germania.

Le tendenze nella crescita della spesa sanitaria hanno registrato notevoli divergenze tra i vari paesi nel periodo 2019-2024, sia per l’impatto della
pandemia di Covid sia per l’aumento dei costi legati all’energia. In Giappone e Danimarca, ad esempio, il livello reale della spesa sanitaria pro capite ha subito una stagnazione se si confrontano il 2019 e il 2024. Sebbene entrambi i paesi abbiano registrato un’elevata crescita della spesa nel 2021 (8%), questa è stata seguita da un calo di entità simile negli anni successivi, con un tasso di crescita composto pari a zero. D’altra parte, la Turchia e la Polonia hanno registrato aumenti particolarmente elevati della spesa sanitaria tra il 2019 e il 2024, con una crescita reale media annua dell’8-10%.

Al contrario, molti paesi dell’Europa occidentale e settentrionale, come Francia, Italia, Spagna, Belgio e Svezia, hanno registrato solo una modesta crescita della spesa annuale, pari in media all’1% circa, simile o inferiore alla crescita del periodo pre-pandemia.

A fronte di una spesa contenuta, il Paese ottiene risultati di salute di prim’ordine. L’aspettativa di vita alla nascita è di 83,5 anni, ben 2,4 anni in più della media OCSE (81,1). Siamo il quinto Paese al mondo dopo Svizzera, Giappone, Spagna e Israele. Anche la mortalità evitabile è più bassa: 93 decessi prevenibili ogni 100.000 abitanti contro 145 nella media Ocse.

Ma il quadro cambia se si guarda al personale sanitario, dove si confermano già noti squilibri e segnali di allarme. L’Italia dispone di 5,4 medici ogni mille abitanti, un dato superiore alla media Ocse (3,9) e fra i più alti in Europa.

Si conferma la grave carenza di infermieri, con 6,9 professionisti ogni mille abitanti contro una media Ocse di 9,2 e livelli ben più elevati in Germania (13) e Francia (11). Si tratta di un divario storico che incide direttamente sulla qualità dell’assistenza e sulla capacità dei reparti ospedalieri e dei servizi territoriali di rispondere alla domanda crescente di cura.

Anche il numero di posti letto ospedalieri presenti in Italia, 3 per mille abitanti, si conferma al di sotto della media Ocse di 4,2, e ancora più distante da paesi quali Francia (5,4) e Germania (7,7).

Il rapporto segnala anche la debolezza del settore delle cure a lungo termine, dove l’Italia conta appena 1,5 operatori ogni 100 persone over 65, rispetto ai 5 della media Ocse. Un dato che evidenzia la fragilità strutturale nella gestione della non autosufficienza e nell’assistenza domiciliare, aggravata dall’invecchiamento rapido della popolazione.

Un segnale positivo arriva invece dalla spesa per la prevenzione, che in Italia rappresenta il 4,6% della spesa sanitaria complessiva, contro una media Ocse del 3,4%. Tuttavia, restano preoccupanti i fattori di rischio: fuma quotidianamente il 19,5% degli italiani (media Ocse 14,8%), il 45% svolge poca attività fisica, mentre l’obesità riguarda il 12% della popolazione (meno della media del 19%, ma in crescita).

Forse a causa di alcune delle criticità elencate, solo il 44% degli italiani si è dichiarato soddisfatto della disponibilità di un’assistenza sanitaria di qualità contro una media Ocse del 64%.

Giovanni Rodriquez

G.R.

13 Novembre 2025

© Riproduzione riservata

Migliorano screening e territorio, ma tempi di attesa per interventi e Pronto soccorso restano critici. Ecco le performance di Asl e Ospedali
Migliorano screening e territorio, ma tempi di attesa per interventi e Pronto soccorso restano critici. Ecco le performance di Asl e Ospedali

Dalle Asl, che mostrano un significativo recupero soprattutto negli screening oncologici e nei servizi territoriali, alle Aziende ospedaliere, dove invece permangono criticità importanti sui tempi di attesa e nei Pronto...

Ssn. Il pubblico arretra, i privati occupano gli spazi vuoti. Spesa a carico delle famiglie oltre i 41 mld dal 2022 al 2024. Il rapporto Gimbe
Ssn. Il pubblico arretra, i privati occupano gli spazi vuoti. Spesa a carico delle famiglie oltre i 41 mld dal 2022 al 2024. Il rapporto Gimbe

"Non serve cercare un piano occulto di smantellamento del Servizio Sanitario Nazionale (Ssn): basta leggere i numeri per capire che la privatizzazione della sanità pubblica è già una triste realtà"....

Processo penale, ora il medico può chiamare in causa l’assicurazione
Processo penale, ora il medico può chiamare in causa l’assicurazione

L’assicurazione per responsabilità civile verso terzi della struttura sanitaria, sia pubblica che privata, deve godere dello stesso trattamento riservato alle altre assicurazioni obbligatorie. È quanto sancito dalla sentenza della Corte...

Violenza sulle donne: 19.518 accessi in PS nel 2024 (+15,2%). I dati Istat e le indicazioni del Ministero della Salute per chiedere aiuto
Violenza sulle donne: 19.518 accessi in PS nel 2024 (+15,2%). I dati Istat e le indicazioni del Ministero della Salute per chiedere aiuto

La violenza contro le donne non si ferma, anzi, i dati pubblicati oggi dall’Istat, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, mostrano un trend molto...