Cancro al colon: rivoluzione diagnostica in arrivo

Cancro al colon: rivoluzione diagnostica in arrivo

Cancro al colon: rivoluzione diagnostica in arrivo
Un nuovo test molecolare, frutto di una partnership pubblico-privato, promette maggiore efficacia del test del sangue occulto nelle feci per individuare precocemente i tumori.

Potrebbe essere vicina al traguardo una rivoluzione nel campo della diagnosi precoce del cancro del colon retto.
Un nuovo test molecolare (Fluorescente Long DNA – FL-DNA), frutto della collaborazione tra l’Istituto scientifico romagnolo per lo studio e la cura dei tumori (IRST) e Diatech Pharmacogenentics, è infatti in studio presso l’IRST.
Il nuovo esame si candida a sostituire il test del sangue occulto nelle feci (FOBT), che ha dimostrato una grande efficacia (è in grado di ridurre la mortalità del 13 – 33%) ma non manca di difetti: la specificità e sensibilità del test però lascia infatti molti spazi di indeterminatezza nell’individuazione del carcinoma del colon, soprattutto delle forme più precoci, per le quali si ricorre ancora troppo di frequente a indagini diagnostiche invasive come la pancolonscopia.
Il nuovo test molecolare che valuta la quantità e l’integrità del DNA fecale, può vantare rispetto al FOBT una maggiore accuratezza diagnostica e un valore predittivo particolarmente elevato. L’FL-DNA test, che analizza il DNA delle cellule di esfoliazione della mucosa del colon presenti nelle feci, che avviene in modo continuo, non è soggetto alle variazioni di risultato dipendenti dalla intermittenza del sanguinamento delle lesioni tumorali.
Secondo i risultati preliminari recentemente pubblicati, il nuovo test farmacogenetico, proprio per la sua peculiarità di non risentire né dell’intermittenza del sanguinamento del tumore né del mancato sanguinamento nelle sue fasi più precoci, può essere in grado, meglio del FOBT, di identificare le forme più precoci della malattia e di ridurre i falsi negativi.
“Si avvicina la prospettiva di utilizzare questo test molecolare, che per le caratteristiche descritte, consentirà di individuare con maggior accuratezza diagnostica i soggetti a rischio di presenza del tumore, riducendo così la quota di indagini invasive inappropriate”, ha commentato Dino Amadori, direttore dell’Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori di Meldola-Forlì. “L'applicazione routinaria del test molecolare, che attualmente è preclusa per il costo eccessivo dell'unico kit commerciale disponibile, il PreGene Plus, appare invece possibile considerato che il nostro gruppo ha conseguito a livello europeo il brevetto di un kit che è in corso di sviluppo commerciale e che sarà in grado di abbattere di circa 7 volte il costo del kit americano», ha aggiunto.
La riduzione del costo è infatti uno dei valori aggiunti del nuovo test: “Il progresso può considerarsi tale solo se a disposizione di tutti”, ha commentato Fabio Biondi, presidente Diatech Pharmacogenetics. “L'ingegnerizzazione del test diagnostico ne ottimizzerà i costi di produzione consentendone l'utilizzo routinario. Inoltre, data la risposta altamente predittiva del test, sul Sistema Sanitario Nazionale si rifletteranno notevoli vantaggi economici in termini di prevenzione. Si pensa che il test potrà costare anche molto meno una volta immesso sul mercato”.
“Una volta terminata la validazione su un vasto campione di persone, che si sottopongono annualmente al FOBT in Romagna – ha concluso Biondi – si procederà con la marcatura CE IVD e con la relativa messa in commercio su tutto il territorio nazionale.” 

21 Ottobre 2010

© Riproduzione riservata

Crescono i casi di epatite A, sia per trasmissione sessuale che per alimenti contaminati
Crescono i casi di epatite A, sia per trasmissione sessuale che per alimenti contaminati

Crescono in Italia, analogamente a quanto avviene nel resto d’Europa, le segnalazioni di casi di epatite A, legati sia alla trasmissione sessuale che al consumo di prodotti contaminati. Lo segnala...

Alzheimer e demenze: in Italia 1 milione di pazienti, previsto raddoppio entro il 2050. Serve fare rete
Alzheimer e demenze: in Italia 1 milione di pazienti, previsto raddoppio entro il 2050. Serve fare rete

In un paese come l’Italia, in cui il 23% della popolazione ha più di 65 anni con una speranza di vita sempre in aumento, l’Alzheimer rappresenta più che mai una...

AIFA approva faricimab in siringa preriempita: un passo avanti per contrastare le principali patologie della retina
AIFA approva faricimab in siringa preriempita: un passo avanti per contrastare le principali patologie della retina

L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha approvato la rimborsabilità a carico del SSN per la nuova formulazione di faricimab in siringa preriempita (PFS), da utilizzare nel trattamento della degenerazione maculare...

Hiv. Simit: “In Italia i nuovi casi restano stabili, allontanandoci dagli obiettivi Unaids 2030”
Hiv. Simit: “In Italia i nuovi casi restano stabili, allontanandoci dagli obiettivi Unaids 2030”

Alla vigilia della Giornata Mondiale contro l’Aids del 1° dicembre, sotto i riflettori l’ultimo bollettino del Centro Operativo Aids dell’Istituto Superiore di Sanità, che nel 2024 registra 2.379 nuove diagnosi...